°° Denuncia Shock: “Abbiamo Trovato Un Capriolo Investito, Nessuno Vuole Aiutarci a Salvarlo” °°

Questa è la triste storia di una ragazza e di un capriolo che lotta per sopravvivere, nella completa indifferenza di tutti.

A.T, sono queste le iniziali della ragazza di San Marino che ha voluto denunciare il fatto attraverso il mio blog, è stata protagonista pochi giorni fa del ritrovamento di un capriolo investito.

<< Lo ha trovato mio padre giovedì 17 Marzo a Vecciano (Emilia Romagna).Il capriolo si trascinava sulle zampe anteriori lungo la strada. Era circa mezzanotte.
Mio padre lo ha portato a casa e la mattina dopo abbia o chiamato l’APAS di San Marino, che ci ha indirizzati verso il veterinario di Stato. >>

Insieme al padre che lo ha soccorso, la ragazza ha portato l’animale dal veterinario di Stato suggerito dall’APAS, ma purtroppo la richiesta di aiuto allo staff veterinario si è ben presto trasformata in una speranza spezzata: si sono sentiti dire che non avrebbe superato la notte e che la soluzione migliore rimaneva quella dell’abbattimento.

Non volendo accettare di far uccidere un essere vivente appeso al filo della vita si sono rivolti ad altri veterinari, ma niente da fare.
La risposta-sentenza è stata sempre la solita: l’animale va abbattuto, perchè l’operazione alla zampa frantumata sarebbe troppo pericolosa e delicata.
La ragazza ha deciso così di portarlo a casa sua sperando che la morte naturale fosse meno dolorosa possibile.

Ma le cose non sono andate proprio come i veterinari avevano predetto.

Sono passati 5 giorni infatti e il capriolo non solo è sopravvissuto alla prima notte, ma è tutt’ora in vita. Dentro ai suoi occhi si legge quanto voglia vivere e il suo corpo debole evidenzia quanto stia cercando con tutte le forze di resistere.

capriolo

<< Ci sono state date delle siringhe di cortisone e anche dell’antibiotico che abbiamo provveduto noi a somministrare al capriolo.
Lo abbiamo adagiato nella stalla aspettando la morte, coprendolo con un plaid di pile, e credevamo fosse morto ieri sera e invece è sempre li, che si fa accarezzare senza nemmeno più tentare di scappare >> ha aggiunto la ragazza.

Nel frattempo sia lei che il padre non si danno per vinti e continuano a cercare qualcuno che possa aiutare questa povera vita a sopravvivere.

<< Non ci siamo persi d’animo. Dal momento che è sempre vivo abbiamo iniziato le mille chiamate.
Abbiamo provato con un paio di veterinari in Italia visto che quelli di San Marino ci hanno proposto entrambi di sopprimerlo, ma quelli italiani ci hanno risposto che non erano autorizzati ad intervenire sugli animali selvatici e che dovevamo rivolgerci alle associazioni apposite.
Abbiamo provato a contattare le associazioni a Rimini ma alcune non erano più attive, per altre invece ci avevano dato di numeri non attivi.
Alla fine siamo riusciti a contattare un’associazione nelle Marche ma i volontari ci hanno risposto che non potevano farci nulla perché non potevano uscire e operare fuori dalla provincia.
Sembra che gli unici che possano intervenire siano i vigili e la Polizia Statale, ma come possono aiutarlo? >>

E pensare che soccorrere portandolo a casa e voler salvare un animale selvatico investito da qualche persona incivile, agli occhi dello Stato Italiano sarebbe un presunto furto di proprietà privata.
Già, perchè gli animali selvatici secondo la Legge sono “proprietà indisponibile dello Stato”.
Una delle tante cose vergognose da cambiare in questo Paese dove basta poco per avere il permesso per spararli e si trovano invece ostacoli su ostacoli se si vuole salvarli.

<< Sono sicura che se si fosse trattato di un animale più “particolare” o di un essere umano si sarebbero mobilitati in tanti, ma siccome si tratta di un “banale capriolo” la cosa finisce qui.
Del resto sono considerati “cibo” da molti, figuriamoci se vale la pensa salvarlo…>>
aggiunge amareggiata A.T.
Come darle torto?

E continua:  << Sta di fatto che è sempre in vita e sta soffrendo. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti ad aiutarlo, perchè vuole vivere! >>

capriolo1.jpg
Quindi, cari lettori, questo è un appello disperato che vi chiedo di diffondere il più possibile.
Cercasi associazioni animaliste o privati in grado di poter curare questo piccolo che sta morendo! Ogni ora potrebbe essere l’ultima.

Chiunque volesse offrire il proprio aiuto alla ragazza e al capriolo investito può scrivere i propri recapiti via mail all’indirizzo sbarellababy_animals@hotmail.it .
Sarà mia premura mettervi in contatto.

Grazie in anticipo a tutti coloro che condivideranno l’appello.
Spero con tutto il cuore che questo piccolo non muoia e che qualcuno lo salvi.


AGGIORNAMENTO :
Vi comunico con molto dispiacere che il capriolo non ce l’ha fatta.
E’ morto in data 22.03.2016 .
Sono davvero triste per la sorte che ha avuto questo piccolo, travolto da una bestia umana che lo ha lasciato sulla strada con una zampa completamente frantumata.
Sono amareggiata nel vedere sempre meno veterinari che sfidano la morte cercando fino all’ultimo di salvare gli animali, invece di agevolarne l’arrivo.
Sono delusa dallo Stato Italiano ( ma anche quello di San Marino ) dove le altre specie sembrano esser viste come un “contorno” quasi inutile della nostra esistenza.
Dovremmo esser grati alla natura per aver creato questa moltitudine di bellezze a quattro o due zampe, con le ali o con la coda, con la pelliccia o le squame.
E invece non è così, almeno non per tutti.

Quello che c’è di positivo in questa triste vicenda è il fatto che due persone, A.T e suo padre, abbiano avuto la sensibilità che dovrebbe essere propria a tutti di aiutare e soccorrere una vita in pericolo. Solo questo.
Il capriolo non è morto da solo, abbandonato su una strada. Non è morto sul banco di un veterinario. E’ morto coperto da un plaid in pile, adagiato sul fieno e circondato da persone che hanno sperato fino all’ultimo di trovare una soluzione e vederlo sopravvivere.

Ringrazio loro, tutti voi che avete condiviso questo appello e tutti coloro che hanno inviato una mail contenente indicazioni di centri di recupero in tutta Italia.
La morte di questo piccolo non sarà vana: a breve pubblicherò un articolo contenente tutti i consigli che mi sono giunti affinchè si possa intervenire tempestivamente qualora accadessero altre vicende simili.

Grazie ancora a tutti.

Carmen.

Informazioni su Carmen Luciano

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Pubblicato il 22 marzo 2016, in °°aiuta gli animali°° con tag , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 10 commenti.

  1. Condivido con tutti i miei contatti! Che tristezza, o Italia… 😦

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  2. centro il pettirosso nonantola, cras di recupero per la fauna selvatica. chiamali

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  3. Provate qui, a me hanno salvato una tartaruga Ingresso Oasi
    Località Ronchi
    54038 Marina di Massa (Ms)

    Telefono 360/234789
    E-mail: parcodidattico@virgilio.it

    Mi viene da piangere a pensare a questo piccolino, sto piangendo tutte le mie lacrime, teneteci informati e, per qualsiasi cosa, non esitate a contattarmi.

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  4. Triste, perché era un animalino delizioso.
    Però, se i due avessero seguito il consiglio dei veterinari, che forse qualcosa in più la sanno sulle possibilità di sopravvivenza di una bestiolina in quelle condizioni, gli avrebbero risparmiato una settimana di agonia e sofferenza…

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    • sbarellababyanimals

      Credo che sia troppo facile parlare quando in una situazione non ci si trova in prima persona.
      Ciascuno aiuta gli animali come può.
      Io sono a favore della vita, l’eutanasia la lascio agli umani che hanno il libero arbitrio di scegliere e la possibilità di comunicare le proprie volontà, e appoggio la scelta di queste due persone che sono intervenute quando sarebbe dovuto intervenire il reo dell’investimento.

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  1. Pingback: °° Elenco dei Centri di Recupero per Animali Esotici/Selvatici in Difficoltà °° | Think Green • Live Vegan • Love Animals

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