°°news coccinella°°

Coccinella Pepata 
Eccoci di nuovo qui, con tantissimi appelli e cagnetti in cerca di casa. Prima di lasciarvi alle segnalazioni, chiedo nuovamente il vostro aiuto.

  • So che i miei futuri colleghi se ne avranno a male ma ho bisogno che qualcuno, in pvt s’intende, mi indichi un veterinario che faccia prezzi di favore per persone economicamente in difficoltà. Sarebbe preferibile nella zona di Bologna – Ferrara – Mantova ma anche altri posti vanno bene. Scusate, so che non è molto bello ma è una situazione particolare. Grazie..
  • Allora nessuna tartarughina? Proprio nessuna??
  • Per favore, non dimentichiamoci di Greta..

 
 
Firmate clikkando la parola petizione evidenziata in rosa..  Hostato su Megaportal.it
Ebay, in Cina animali venduti nelle aste e seviziati
Tra le attività commerciali più floride presenti in Rete vi è senza dubbio quella legata alla vendita di animali: un business costituito per la maggiore da vendite di pesci e rettili, ma che in alcune zone del mondo, dove le normative sono più soft ed i controlli particolarmente accomodanti, permette a chiunque di avere a portata di mouse anche cani e gatti. Riportiamo di seguito una vicenda che dell’e-commerce rappresenta il lato più cinico e spregiudicato, che viene denunciata in Rete da ormai diversi mesi ed è da tempo
sfociata in una
petizione mondiale per indurre eBay a rivedere le proprie regole sulle vendite all’asta in Cina. Una situazione che vede schierati da un lato, il sito d’aste americano e il suo partner cinese Tom Online, e dall’altro, la nota associazione mondiale animalista PETA.org (People for the Ethical Treatment of Animals) e un certo numero di ebayers uniti nell’intento di ostacolare le vendite all’asta di cani e gatti. Sì, ostacolare, perchè se è pur vero che la vendita di animali in Cina è permessa dal regolamento di eBay, va anche detto -secondo quanto denuncia il PETA- che chi compra queste povere bestie non sono solo amanti degli amici a 4 zampe, ma anche ristoratori, conciatori di pelli e soggetti la cui attività si basa sulla loro uccisione per rivenderne carni e pelli, o sulla loro sofferenza per trarne un lucro indiretto (si pensi ad es. ai combattimenti). Sono tantissime le foto di cuccioli e cucciolate reperibili in rete e acquisite dal portale cinese di eBay, immagini che accompagnano le aste e che, per come raffigurano le condizioni fisiche e di allevamento in cui sono tenuti gli animali, fanno effettivamente dubitare sui destinatari reali di questo tipo di affare (a seguire una breve carrellata): La stessa PETA, oltre alla petizione mondiale e ad una serie di manifestazioni sta promuovendo tra gli azionisti di eBay un’iniziativa parallela sempre finalizzata a far cessare ogni tipo di vendita di animali in Cina, nella speranza di riuscire a far
leva sui vertici della società. Daphna Nachminovitch, portavoce del PETA invita gli ebayers a desistere dal vendere o acquistare animali in Rete, precisando che non sono oggetti da acquistare on line e che la vendita a mezzo asta di cani e gatti, non permettendo di verificare chi si cela realmente dietro l’account di un venditore o di un acquirente, condanna le bestie il più delle volte a una vita di sofferenze e a morti lente e dolorose.

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Sono profondamente contraria al fenomeno nato negli Stati Uniti di proporre cani in affitto per poche ore o un week end a persone che non possono occuparsi di un animale d’affezione quotidianamente. Ritengo tale BUSINESS, perchè di business si tratta, estremamente nocivo per l’animale, obbligato a passare da una famiglia all’altra come un pacco postale, ed estremamente diseducativo per le persone, che rischiano di identificare i pets con i normali beni di consumo ‘usa e getta’. http://www.firmiamo.it/noaicaniinaffitto
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Abbiamo bisogno di nuove e forti braccia e di Cuore rosso enormi che ci aiutino nella pulizia delle gabbie la domenica mattina.. non siate timidiImbarazzato.. fatevi sotto!! Nessuno dice che sia un lavoro leggeroLinguaccia (io ne sono un esempio.. lo ammetto ho dovuto abbandonare la pulizia della domenica x problemi di schiena che mi porterò appresso per sempre, ma appena sto meglio mi impasticco e cerco di dare una manina..) ma nostri piccoli amici vi sapranno ricompensare: se voi farete una coccola a loro.. loro ve ne renderanno un vagone.. ovviamente accedendo ad ogni gabbia c’è da un ‘diritto di passaggio’ da versare: gli Euro non sono ammessi, tassativamente BISCOTTI BISCOTTI (senza esagerare) e COCCOLE (senza limiti)!!! Vi potete rivolgere direttamente a noi quando venite in canile.
Grazie di Cuore rossoa tutti!! RagazzoRagazza
0331.466665  (operatore o segreteria telefonica)

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Lo zoo-lager, che a detta dei dirigenti dell’ospedale milanese sarebbe invece “un’oasi di natura terapeutica”, racchiude in spazi piccolissimi animali esotici ed autoctoni, oltre alle capre di montagna, ai cavalli e all’asino, costretti a vivere in spazi angusti, e ai pappagalli, ricoverati in una voliera troppo piccola rispetto al numero di volatili presenti. Nelle scorse settimane il presidente AIDAA Lorenzo Croce ha inviato una lettera all’ospedale chiedendo la chiusura di questo zoo-lager in quanto non solo crea problemi agli animali detenuti ma produce mosche ed odori che entrano nelle camere del reparto ospedaliero ubicato nelle vicinanze. La risposta ricevuta dall’ospedale, cordiale nei toni ma sprezzante nei contenuti, oltre a negare i rischi per la salute provocati da uno zoo presente nel cuore di un reparto ospedaliero (ma per questo vi è una denuncia inviata all’assessorato regionale alla sanità ed al tribunale del malato di Milano), mette in evidenza che questo zoo-lager è realizzato con tutte le autorizzazioni del caso e che “l’oasi” ha scopo terapeutico. Ora, da chi dirige una struttura dove vengono quotidianamente sottoposti a sevizie animali presenti negli stabulari in nome della ricerca, non ci aspettavamo una risposta molto diversa ma occorre seriamente metterci tutti insieme per chiedere la chiusura di questo zoo-lager, ultimo nel suo genere presente a Milano e per giunta in un ospedale. Il primo atto che vi chiediamo è quello di inviare più mail possibili all’indirizzo del direttore degli affari generali dell’ospedale san Raffaele e di metterle in copia all’indirizzo email appositamente realizzato dall’AIDAA in modo che si possa realizzare una prima grande campagna di sensibilizzazione verso il diritto alla vita di quegli animali. Successivamente realizzeremo una grande manifestazione nelle adiacenze della struttura per chiedere l’abolizione di quello zoo. Chiediamo inoltre a tutti coloro che possono, di entrare a visitare lo zoo e di fotografare lo stato penoso degli animali, inviandoci le foto in modo da poter imbastire una seria denuncia per maltrattamento di animali.
Invia ‘Chiudiamo lo zoo lager dell’ospedale San Raffaele’ (oppure un messaggio personalizzato)
nome e cognome, data e città
(A:) sammartino.piergiorgio@hsr.it
(Cc:) chiuderelozoo@gmail.com
Aspettiamo migliaia di email da tutti gli animalisti e gli amanti degli animali.
Per info http://www.aidaa.net – 3478883546 – 3926552051
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Avatar di Sconosciuto

Informazioni su Carmen Luciano

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Pubblicato il 15 gennaio 2008 su ° altro.. °. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 3 commenti.

  1. grazie mille tesoro
    e.. ben tornata
    buona serata,
    bacio

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  2. Ciaoo Sbarellababy, …ti volevo avvertire che la petizione dei cani all’asta la ho già postata anche sul mio blog e firmata ovviamente, …però magari copio e incollo nel mio blog l’annuncio dello ‘zoo lager’
     
    Ciao ciao….

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  3. grazie mille ara verde, per il contributo!
    Laura…per quanto riguarda i tuoi stupendi messaggi di coccinella pepata
    io ho cercato sempre di postarli come intervento facendo copia e incolla,
    ma il blog dopo non si visualizzava bene.
    per un breve periodo quindi non ho potuto pubblicali ..ma ora eccoci dinuovo!!!
    un bacio a  entrambe.

    "Mi piace"

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