Archivio mensile:gennaio 2008
°°news coccinella°°
Coccinella Pepata
Eccoci di nuovo qui, con tantissimi appelli e cagnetti in cerca di casa. Prima di lasciarvi alle segnalazioni, chiedo nuovamente il vostro aiuto.
- So che i miei futuri colleghi se ne avranno a male ma ho bisogno che qualcuno, in pvt s’intende, mi indichi un veterinario che faccia prezzi di favore per persone economicamente in difficoltà. Sarebbe preferibile nella zona di Bologna – Ferrara – Mantova ma anche altri posti vanno bene. Scusate, so che non è molto bello ma è una situazione particolare. Grazie..
- Allora nessuna tartarughina? Proprio nessuna??
- Per favore, non dimentichiamoci di Greta..
Firmate clikkando la parola petizione evidenziata in rosa.. 
Ebay, in Cina animali venduti nelle aste e seviziati
Tra le attività commerciali più floride presenti in Rete vi è senza dubbio quella legata alla vendita di animali: un business costituito per la maggiore da vendite di pesci e rettili, ma che in alcune zone del mondo, dove le normative sono più soft ed i controlli particolarmente accomodanti, permette a chiunque di avere a portata di mouse anche cani e gatti. Riportiamo di seguito una vicenda che dell’e-commerce rappresenta il lato più cinico e spregiudicato, che viene denunciata in Rete da ormai diversi mesi ed è da tempo
sfociata in una petizione mondiale per indurre eBay a rivedere le proprie regole sulle vendite all’asta in Cina. Una situazione che vede schierati da un lato, il sito d’aste americano e il suo partner cinese Tom Online, e dall’altro, la nota associazione mondiale animalista PETA.org (People for the Ethical Treatment of Animals) e un certo numero di ebayers uniti nell’intento di ostacolare le vendite all’asta di cani e gatti. Sì, ostacolare, perchè se è pur vero che la vendita di animali in Cina è permessa dal regolamento di eBay, va anche detto -secondo quanto denuncia il PETA- che chi compra queste povere bestie non sono solo amanti degli amici a 4 zampe, ma anche ristoratori, conciatori di pelli e soggetti la cui attività si basa sulla loro uccisione per rivenderne carni e pelli, o sulla loro sofferenza per trarne un lucro indiretto (si pensi ad es. ai combattimenti). Sono tantissime le foto di cuccioli e cucciolate reperibili in rete e acquisite dal portale cinese di eBay, immagini che accompagnano le aste e che, per come raffigurano le condizioni fisiche e di allevamento in cui sono tenuti gli animali, fanno effettivamente dubitare sui destinatari reali di questo tipo di affare (a seguire una breve carrellata): La stessa PETA, oltre alla petizione mondiale e ad una serie di manifestazioni sta promuovendo tra gli azionisti di eBay un’iniziativa parallela sempre finalizzata a far cessare ogni tipo di vendita di animali in Cina, nella speranza di riuscire a far
leva sui vertici della società. Daphna Nachminovitch, portavoce del PETA invita gli ebayers a desistere dal vendere o acquistare animali in Rete, precisando che non sono oggetti da acquistare on line e che la vendita a mezzo asta di cani e gatti, non permettendo di verificare chi si cela realmente dietro l’account di un venditore o di un acquirente, condanna le bestie il più delle volte a una vita di sofferenze e a morti lente e dolorose.
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Sono profondamente contraria al fenomeno nato negli Stati Uniti di proporre cani in affitto per poche ore o un week end a persone che non possono occuparsi di un animale d’affezione quotidianamente. Ritengo tale BUSINESS, perchè di business si tratta, estremamente nocivo per l’animale, obbligato a passare da una famiglia all’altra come un pacco postale, ed estremamente diseducativo per le persone, che rischiano di identificare i pets con i normali beni di consumo ‘usa e getta’. http://www.firmiamo.it/noaicaniinaffitto
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Aspettiamo migliaia di email da tutti gli animalisti e gli amanti degli animali.
Per info http://www.aidaa.net – 3478883546 – 3926552051
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