°° vivere vegetariano °°

Perchè vegetariani

Essere vegetariani significa non nutrirsi di alimenti derivanti dalla morte di esseri viventi.

I vegetariani si pongono innanzitutto un obbiettivo etico : evitare che la nostra vita sia dovuta alla morte altrui.

Nell’alimentazione vegetariana sono quindi ammessi tutti i cibi prodotti dagli animali come latte, formaggio, uova, ecc. evitando quelli provenienti da allevamenti intensivi che prevedono uno sfruttamento dell’animale anzichè una convivenza simbiontica.

La scelta di vivere senza uccidere non è religiosa, politica, o superstiziosa ma deriva dalla semplice constatazione che è possibile vivere benissimo senza nutrirsi di cadaveri e procurare dolore ad altri esseri viventi: è quindi una scelta etica di persone libere da pregiudizi.

Come disse il famoso vegetariano Leonardo da Vinci : "verrà un giorno in cui gli uomini considereranno l’uccisione degli animali come ora consideriamo quella degli uomini"

Inoltre per produrre 1 gr. di proteine di carne devono essere impiegati 7gr. di proteine vegetali.Quindi se si utilizzassero i vegetali per l’alimentazione umana anzichè trasformarli in carne tramite allevamenti intensivi si renderebbero disponibili enormi quantità di cibo per affrontare il problema della fame nel mondo.

Il vegetarismo (detto anche vegetarianismo o vegetarianesimo) è una forma di alimentazione che esclude il consumo di alcuni o tutti gli alimenti di origine animale, in genere sulla base di considerazioni etiche, ambientali, salutistiche o religiose.

Esistono diverse filosofie di vita vegetariane, che generalmente escludono dall’alimentazione la carne animale di ogni specie (mammiferi, pesci, insetti o altre) ed altri prodotti derivanti all’allevamento; fra le più diffuse, la dieta lacto-ovo-vegetariana, a cui si fa normalmente riferimento col termine di dieta vegetariana, esclude dal consumo la sola carne, mentre la dieta vegetaliana esclude qualsiasi alimento di origine animale (ad esempio anche il miele).

Il termine italiano "vegetariano" è un neologismo del diciannovesimo secolo che sostituì il termine "pitagorico". Prende la sua radice non direttamente dal termine latino vegetus, traducibile come "forte, sano, attivo, vigoroso", bensì, attraverso il termine latino vegetare (rinforzare, far crescere) dalla derivazione vegetabile, che significa "atto a vegetare" o da vegetale, cioè "spettante a ciò che vegeta", termini che avevano ormai acquisito un legame con il mondo delle piante. Quindi, a rigor di logica e di etimo, vegetariano significa propriamente colui che si nutre di soli vegetali (intesi come quegli organismi che vegetano).

Il termine italiano "vegetaliano" deriva dal termine vegetale.

Il termine italiano "vegano" deriva dall’inglese vegan, contrazione di vegetarian. È un neologismo creato da Donald Watson, della Vegan Society di Londra, negli anni quaranta.

Il termine italiano "crudista" deriva dall’aggettivo crudo, indicante l’assunzione di soli alimenti vegetali non sottoposti a trattamenti termici, dato che la cottura è, per i crudisti, un procedimento che rende difficoltosa la digestione dei cibi rendendoli dannosi per la salute umana.

Il termine italiano "fruttariano" o "frugista" deriva dal sostantivo frutta, indicante l’assunzione di soli frutti da semi.

Si può seguire una dieta vegetariana per ragioni etiche, ambientali, salutistiche, politiche o religiose. Solitamente, chi è vegetariano lo è per una combinazione di queste ragioni. Uno dei fondamenti etici di questa scelta è la filosofia antispecista e non violenta (esemplificata ad esempio nella posizione di filosofi come Helmut Friedrich Kaplan) della quale la dieta vegana rappresenta solo un aspetto, e che ha importanti riflessi in campo sociale, politico ed economico.

Riguardo le ragioni di natura prettamente etica e morale, il termine vegetarismo si configura come una sineddoche per varie forme di abitudine alimentare (veganismo, crudismo, fruttarismo ecc.) motivate da scelte etico-filosofiche spesso ispirate alla nonviolenza, al pacifismo e all’animalismo o al rispetto dei diritti degli animali. Si parla in questo caso di vegetarismo etico.

La prima delle ragioni specifiche del vegetarismo etico è la coerenza tra il sentirsi individui nonviolenti e la rinuncia a un cibo per la produzione del quale si è ricorsi a violenza. Il vegetariano animalista è prevedibilmente contrario all’idea di nutrirsi a spese di forme di vita la cui incolumità non andrebbe violata.

Le ragioni etiche del vegetarismo scaturiscono dalla presa di coscienza che gli animali siano, similmente all’uomo, esseri senzienti, capaci cioè di provare emozioni quali gioia o dolore; secondo i vegetariani, ciò implica che agli animali dovrebbero essere riconosciuti i medesimi diritti alla vita, alla libertà e a non essere torturati che la società riconosce agli esseri umani. Viene talvolta criticata l’illogicità e la presunzione di una visione della vita ritenuta antropocentrica e di conseguenza si considera immorale uccidere gli animali o sfruttarli per ricavarne cibo, come negli allevamenti e nei macelli perché si ritiene inaccettabile la sofferenza e la morte inflitte agli stessi.

Per ragioni etiche si rifiutano alcuni o tutti i prodotti derivati dallo sfruttamento degli animali:

  • Medicinali: medicinali, vaccini e qualsiasi altro prodotto medicamentoso che sia stato testato su animali o che contenga sostanze animali.
  • Mangimi per animali domestici: mangimi a base di carne e pesce o di altre sotanze derivanti dallo sfruttamento e dall’uccisione di animali. Sono reperibili, nei negozi specializzati e tramite la vendita on-line, mangimi completi per animali domestici a base esclusivamente vegetale.

Vengono boicottate inoltre alcune attività come caccia, pesca, circhi che utilizzano animali, rodei, giardini zoologici, corse e lotte che utilizzano animali (come la corrida) e qualsiasi altra attività che contribuisca allo sfruttamento degli animali.

Solo una minoranza di persone segue una dieta vegetariana per motivi salutistici; tuttavia, negli ultimi anni è stato riaffermato dall’American Dietetic Association e dai Dietitians of Canada che le diete vegetariane e vegane ben bilanciate sono salutari, adatte ad ogni ciclo vitale e apportano numerosi benefici rispetto ad una dieta carnivora, aiutando a prevenire l’avanzata di molti tipi di patologie, tra cui tumori e malattie cardiovascolari.

Vegetariani famosi.

L’idea di una vita in armonia con gli altri esseri viventi e con il mondo è antica quanto l’uomo.

Per raggiungere questo scopo la scelta vegetariana è un passaggio obbligato.

Ecco alcuni personaggi da tutti conosciuti che ci hanno già dato il buon esempio nel passato.

Esiodo (VIII sec. A.C.)

Zarathustra (VI sec.A.C.)

Socrate (470-399 A.C.)

Diogene (412-323 A.C.)

Epicuro (341-270 A.C.)

Seneca (5 A.C. -65 D.C.)

Plotino (205-270 D.C.)

San Francesco da Assisi (1181-1226)

Leonardo da Vinci (1452-1519)

Martin Lutero (1483-1546)

Michel Eyquem de Montaigne (1533-1592)

Voltaire (1649-1778)

Jean-Jacques Rousseau (1712-1778)

George Bernard Shaw (1856-1950)

Mohandas Karamchand Gandhi (1869-1948)

Franz Kafka (1883-1924)

Albert Schweitzer (1875-1965)

Albert Einstein (1897-1955)

(altri vegetariani li trovate nell’elenco a sinistra!)

 

http://web.tiscali.it/vitaverde/

www.wikipedia.it

vivi sano..

diventa vegetariano!

 

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Pubblicato il 6 febbraio 2008 su ° altro.. °. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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