Archivi giornalieri: 21 novembre 2008

°° S.O.S rifugio di greta °°

°°rifugio di greta – massima diffusione°°

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Forse ho già raccontato questa storia ma, si sa, vale sempre la pena di ascoltare le favole di Natale..
C’era una volta Greta, una signora austriaca che decise, per trascorrere le sue vacanze, di recarsi in Puglia. Greta rimase tanto affascinata dai luoghi e allo stesso tempo tanto sconvolta dalla condizione dei cani raminghi per le strade che pensò di fermarsi in quei luoghi e fondare un’associazione, Nisida, insieme ad altre donne che, come lei, condividevano il suo stesso amore. Per anni, a proprie spese, si sono prese cura di chi non aveva voce, di quegli sguardi dimenticati ai bordi delle strade. In questi anni hanno, con enormi difficoltà, affrontato la difficile situazione del randagismo nel tarantino, con un canile sequestrato ed un popolazione non sempre troppo ben disposta alla collaborazione. Hanno curato, sterilizzato, trovato una casa a tanti piccoli. Poi, quasi un anno fa’, il mio telefono suona ed una voce di pianto mi dice che Greta non c’è più. Tuttavia, come dicevo, questa è una storia di Natale e le favole, si sa, hanno un lieto fine.
Ora sta a noi aiutare Anna a far vivere Nisida, la favola di Greta, la favola di tutti quei musetti che neppure sanno cosa sia una carezza.
Ora sta a noi scrivere quel lieto fine.
 
C’è bisogno di tanta pappa per cani e dei seguenti farmaci:
 
ALLOPURINOLO cpr 300 mg
STOMORGYL in tutti i suoi dosaggi
DELTACORTENE cpr da 5 e 25 mg
BASSADO cpr
ZIMOX e AUGMENTIN cpr 1 gr
ISOSPEN cpr
ZANTEL cpr
BACTRIM cpr

 
Per informazioni:
393/1140022
coccinelle.rondelette @ hotmail.it
 
Vi chiedo la massima diffusione (via blog, mail o come ritenete più opportuno) e un aiuto anche piccolo, nei limiti delle vostre singole possibilità. C’è un’emergenza cuccioli ed Anna da sola non può farcela..

°°news letter oipa °°

FERMIAMO LA MATTANZA DELLE BALENE IN DANIMARCA

In Danimarca, precisamente nelle isole Feroe, ogni anno avviene una vera e propria strage di cetacei circa 2.000 – 3500 esemplari vengono brutalmente uccisi. E’ una tradizione che va avanti dal 1709 anche se le prime testimonianze documentate risalgono alla fine del ‘500.
Le foto, che documentano la caccia durante una precedente festività, mostrano tutto l’orrore di questo evento. In quell’occasione non ci era stato possibile intervenire in quanto le foto erano state diffuse tempo dopo il verificarsi del fatto. Il nostro intento ora è impedire, che simili eventi possano ripetersi in occasione delle nuove festività e chiedere una protezione globale di questi animali.

L’uccisione di questi animali avviene in un territorio che si trova sotto la giurisdizione della Danimarca, ma queste isole di fatto godono di ampia autonomia in particolare per quanto riguarda le questioni legate all’ambiente e alla pesca.

Invia la lettera di protesta alla pagina http://www.oipaitalia.com/caccia/appelli/danimarca.html

 

CONTRO GLI INSERTI DI PELLICCIA NEI NEGOZI MAX MARA FASHION GROUP

Da Campagna AIP
Max Mara è tra i nomi più noti dello stile italiano, un marchio storico che da 55 anni è in continua crescita ed espansione in tutto il mondo, ma che non si è mai fatto scrupoli ad utilizzare pelliccia animale nelle sue collezioni. Negli anni questa azienda ha inoltre creato numerosi altri marchi, anche questi senza remore ad usare i cadaveri di animali scuoiati. Quello che  loro propongono come stile non è altro che una moda sanguinaria. Quel pelo che adorna i capi firmati Max Mara o Max&Co. era il manto di un animale, l’unico ad avere il diritto di indossarlo.

Invia la lettera di protesta alla pagina http://www.oipaitalia.com/pellicce/appelli/maxmara.html

 

CHIEDIAMO DI BANDIRE GLI ALLEVAMENTI DI ANIMALI DA PELLICCIA IN NORVEGIA

Durante l’estate 2008 attivisti del Network for Animal Freedom hanno girato il paese per documentare le condizioni di vita degli animali. Sono stati visitati oltre 100 allevamenti di animali da pelliccia, selezionati a caso, circa il 20% di quelli esistenti in Norvegia.

Le condizioni igieniche sono pessime in moltissimi allevamenti, gli animali vengono lasciati vivere tra gli escrementi, non c’è pulizia, gli animali morti vengono accatastati al di fuori degli stabilimenti.

Le ispezioni hanno mostrato il vero volto degli allevamenti di animali da pelliccia.

Invia la lettera di protesta http://www.oipaitalia.com/pellicce/appelli/norvegia.html

 

PETZIONE PER LA CHIUSURA DEGLI ALLEVAMENTI DI ANIMALI DA PELLICCIA IN ITALIA

Dopo il successo della manifestazione contro le pellicce a Roma

http://www.oipaitalia.com/pellicce/notizie/manifestazioneroma.html

abbiamo ricevute numerose mail di congratulazioni per la riuscita della manifestazione, in molti ci hanno chiesto la possibilità di firmare la petizione per chiedere la chiusura degli allevamenti di animali da pelliccia in Italia. La petizione è ancora disponibile on line, ma affrettatevi!

Info sulla petizione http://www.oipaitalia.com/pellicce/allevamenti.html

 

NORD AMERICA: INDUSTRIA DELLA PELLICCIA IN CRISI

Dopo anni di lunghe campagne, appelli, manifestazioni e di diffusione della macabra realtà che si nasconde dietro ogni capo che contiene anche solo un bordo in pelliccia, finalmente la verità, come già avevamo anticipato in un precedente aggiornamento, ha rotto il muro del silenzio e le nostre voci stanno rendendo giustizia a milioni di animali che soffrono nel silenzio.

Nei giorni scorsi, la rivista canadese “The Prince Albert Daily Herald”, ha dedicato un lungo articolo allo stato di crisi in cui giace il commercio delle pellicce in Nord America.
Il commercio delle pellicce è in ginocchio a causa sia dei cambiamenti delle tendenze della moda sia delle proteste delle associazioni protezioniste ed animaliste.

Nel frattempo in Europa, l’Austria festeggia 10 anni senza allevamenti di animali da pelliccia. Il divieto era stato approvato nel febbraio del 1998 ed il 30 novembre dello stesso anno era stato formalmente trasformato in legge. Questa legge aveva fatto dell’Austria il primo paese al mondo a vietare l’allevamento di animali “da pelliccia”.

Leggi la notizia alla pagina http://www.oipaitalia.com/pellicce/notizie/nordamerica.html

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