°° marmotte in pericolo °°

L’Alto Adige abbatte i roditori: devastano gli alpeggi. Il Wwf: sono animali protetti, ricorreremo al Tar

ANNA SANDRI

L’amministrazione provinciale di Bolzano ha dato il via libera: nei prossimi giorni circa 4.000 cacciatori abbatteranno poco più di 2.000 marmotte. Inevitabili le polemiche e gli appelli di animalisti e villeggianti. «Le marmotte – spiega il presidente della Provincia (e cacciatore), Luis Durnwalder -, stanno minando i verdi prati degli alpeggi destinati al pascolo e le tane rischiano di rompere l’equilibrio della flora». Il censimento delle marmotte a Bolzano si è appena concluso. «In tutta la provincia – ha sottolineato Giorgio Carmagnola, responsabile dell’ufficio caccia – sono stati censiti 44.118 esemplari; di questi, 25.580 stanno provocando i maggiori danni ai pascoli. Da qui l’esigenza di dare il via alla caccia».

La stagione venatoria aprirà il 1° settembre. Da notare che nel resto d’Italia la marmotta è una specie protetta, come sancisce una legge del 1992. Bolzano è finita al centro di polemiche, recentemente, per l’abbattimento a colpi di pistola di un cervo, finito tra i turisti nel centro della città: l’ufficio caccia non aveva fucili in grado di sparare dardi con anestetico. Che tu sia stambecco o marmotta, quando ti svegli comincia a correre altrimenti a sera non ci arrivi. La saggezza della savana può funzionare in Alto Adige, dove la vita è dura per le specie protette: di anno in anno, di deroga in deroga alle leggi nazionali e sovranazionali, animali che altrove sarebbero guardati con rispetto e contati con scrupolo finiscono nel mirino dei cacciatori.

Quest’anno la voce degli animalisti si alza più forte perché è fresca la ferita del cervo abbattuto a colpi di fucile e di pistola in un garage del centro di Bolzano: era arrivato per sbaglio in città, impazzito di paura per le decine di pattuglie che lo inseguivano con tanto di sirene si era rifugiato nel sotterraneo e lì, siccome non si trovava un fucile da armare con anestetico, era finito in un bagno di sangue. Un caso clamoroso, per il quale si dice abbiano pagato anche gli albergatori della zona che si sarebbero visti arrivare non poche disdette di prenotazioni da parte di clienti disgustati.

Dopo il cervo, le marmotte e gli stambecchi.
Per le marmotte la stagione dei pallini si aprirà a giorni: sono troppe e la Provincia ha deciso di concedere la caccia in deroga a tutti quei Comuni che, in misura diversa, ne hanno fatto richiesta. I roditori sono sotto accusa perché devastano gli alpeggi e li sforacchiano con le loro tane. Una leggenda metropolitana dice che la loro aggressività sia dovuta anche al troppo ravvicinato contatto con l’uomo: nutrite a pezzi di pane e biscottini, le marmotte avrebbero smesso da tempo di fare il loro mestiere di roditori, e avrebbero di conseguenza incisivi lunghi e dannosi.

«Questo non è dimostrato – dice Roberto Maistri, responsabile del Wwf per la Provincia di Bolzano -, mentre è vero che tra qualche giorno sparare alle marmotte non sarà reato, il che fa dell’Alto Adige un posto davvero unico. È così da anni, le nostre proteste e i nostri ricorsi ci servono solo per la soddisfazione morale: quando il Tar ci dà ragione, le bestie sono già da mesi morte e imbalsamate, a fare da soprammobile nei salotti dei cacciatori».

Stessa sorte per gli stambecchi. In Alto Adige erano estinti, nei primi anni Ottanta si è deciso di ripopolare. Ancora Maistri: «Li hanno fatti arrivare da Valle d’Aosta e Piemonte. Oggi dovrebbero essere circa duemila ma sono solo 7-800, perché ogni anno c’è la deroga a una legge europea e ne fanno abbattere 70 o 80. Mica li mangiano: gli basta il trofeo«.
La caccia è una passione dilagante; il primo dei praticanti è Luis Durnwalder, presidente della Provincia e assessore alla Caccia, proprio lui che firma le deroghe. Poi, su 5 mila e 400 tesserati, ci sono le donne: sono 200, vestono completini di loden dei più tradizionali con tanto di cappello con la penna, e si dice amino posare in foto con le loro prede.

Eppure proprio su queste stesse montagne l’orso Bruno aveva salvato la pelle: spadroneggiava negli ovili e nessuno gli ha torto un pelo; appena ha passato il confine lo hanno buttato giù come una sagoma da luna park. «Verissimo – conferma Maistri -, ma la Provincia pagava agli allevatori i danni provocati da Bruno perché avevamo addosso gli occhi di tutta Italia, era una questione di immagine, non certo di attenzione per l’animale».
«Anche quest’anno sarà il solito teatrino – prevede Claudio Calissoni della Lav -. Le associazioni animaliste chiederanno alla Provincia e ai vari Comuni la lista delle deroghe. Loro ci manderanno una montagna di incartamenti, migliaia di carte. Noi dovremo esaminarle una a una fino a trovare quelle incriminate. A quel punto presenteremo ricorso al Tar che, come ha fatto l’anno scorso, annullerà il decreto provinciale di deroga, ma sarà troppo tardi. La sentenza nel 2007 è arrivata a maggio per la caccia dell’autunno precedente».
Gli ambientalisti vorrebbero una cosa: «Chi firma la deroga paghi di tasca propria gli avvocati per presentarsi al Tar. Che paghino i cittadini è davvero troppo».


permettetemi di dire una cosa…PICCOLO E BREVE COMMENTO…

Tutte le volte che c’è un surplus di animali (e Dio solo sa quanto siamo fortunati a questi eventi, dato che l’uomo semina morte ovunque) ecco che a qualche testa di cazzo viene in mente di "ridimensionare il numero di esemplari"… come se qui chi comanda fosse l’uomo… In questo caso, chi è sotto torchio ora sono le marmotte… e indoviniamo… sono COLPEVOLI DI DETURPARE IL PAESAGGIO CON I LORO BUCHI LASCIATI QUA E IN LA. Ma vi rendete conto??? noi, UOMINI, giudichiamo degli esserini che hanno come tana un buco nel suolo… proprio NOI..che le foreste le stiamo spazzando via quasi del tutto dalla faccia della terra… proprio noi CI SENTIAMO IN DIRITTO DI UCCIDERE QUESI ANIMALI SOLO PERCHE’ A DETTA DI QUALCUNO SONO DANNOSI… ma chi siamo noi??? non siamo nessuno!!!! io ridimensionerei proprio il numero di esseri umani, dato che ne siamo tanti e molti non sono utili a niente….

perchè un animale si deve uccidere se è di sovrannumero, e un uomo ha libertà di vivere???? che vergogna PER ME…essere umana.

 

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Pubblicato il 18 agosto 2008 su ° altro.. °. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 2 commenti.

  1. Anche i criminali sono in sovrannumero eppure li lasciano vivere, non li abbattono, comunque i cacciatori dovrebbero essere abbattuti. Non si può uccidere un animale giudicandolo per le cose che fà secondo la sua natura, bellissimo intervento ciaooo

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  2. Grazie Gioele…
    si si la penso come te!!!!!
    bisognerebbe inventare un nuovo "sport" : <<Caccia al cacciatore>>
    sai quanto sarebbe bello impallinare quegli stronzi di merda…
    farli morire agonizzanti nelle trappole arrugginite…
    Muahahaha…… si….. diventerebbe il mio hobby preferito.

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