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°°Coronavirus: Sold Out Le Mascherine in Seta FENDI°°

Telegiornali, quotidiani e notiziari stanno mostrando un’Italia dai supermercati presi d’assalto, con corsie dagli scaffali svuotati di prodotti.
Una reazione preoccupante definita da qualcuno, con ovvie ragioni, “psicosi di massa”.

Il panico scaturito dalla diffusione del Coronavirus ha generato un giro di affari non indifferente. Fra i beni più richiesti oltre ai generi alimentari troviamo igienizzanti e mascherine monouso.

E a proposito di quest’ultime, ormai difficili da reperire, qualcuno ha pensato di proporle in versione “deluxe“: stiamo parlando del marchio Fendi. La griffe ha infatti messo in vendita da tempo una mascherina con logo del brand alla modica cifra di 190 euro.
L’oggetto, visto l’allarmismo, è andato a ruba ed è attualmente è sold out.



E menomale che siamo in tempo di crisi.
Verrebbe quasi da ridere, alla faccia della povertà, se non fosse che la mascherina è realizzata in seta.

La seta è un materiale tessile ricavato da animali.
Per chi non ne fosse a conoscenza, esso si ottiene da un baco definito
“da seta”: ogni singolo insetto secerne un filamento che usa per creare un piccolo spazio dove proteggersi (chiamato bozzolo) dove avverrà la trasformazione, da baco a farfalla. Negli allevamenti da bachicoltura però nessun baco diverrà mai farfalla. I bozzoli vengono gettati in acqua bollente, e gli animali contenuti in essi muoiono. Quello che rimane è un filo di seta che insieme agli altri verrà usato per costituirne un tessuto.

La mascherina di Fendi quindi non solo costa quasi due centinaia di euro, ma chissà a quanti animali è costata la vita.

Inutile appellarsi all’azienda per ottenere un minimo di rispetto per le altre forme di vita: la griffe è nota per il suo ostinato proporre oggetti e accessori decorati con parti animali.

Dando voce a chi non può difendersi resta da appellarsi a chi determina l’andamento del mercato, ossia coloro che comprano.
Vi invito pertanto a non acquistare accessori (o abbigliamento, in generale) realizzato con materiali che hanno comportato la morte delle altre specie.
Non finanziate chi usa gli animali per fini commerciali.
Non fate arricchire chi lucra sulla loro pelle.

E soprattutto, se dovete fare un acquisto, valutate l’etica aziendale prima di aprire il portafogli.


Carmen.

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