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°°The Vegetarian Chance: Resoconto del Festival°°

Si è appena conclusa la quinta edizione del festival di cucina e cultura vegetariana The Vegetarian Chance, tenutosi a La Fabbrica del Vapore a Milano.

È stato un piacere immenso prendervi parte per la prima volta in veste di blogger, grazie all’invito di Pompea Gualano a cui vanno i miei ringraziamenti.

Il festival, ideato da Pietro Leemann e Gabriele Eschenazi, si è svolto nelle giornate di Sabato 12 e Domenica 13 Maggio 2018.

Ospite d’onore di questa edizione è stato il dottor Neal Barnard, che nel primo giorno di festival ha tenuto un’interessantissima conferenza su come il cibo vegetale può giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie più diffuse ed in alcuni casi fungere da cura per esse. Ha inoltre introdotto il suo nuovo libro “Il Programma Kickstart” per ritrovare la forma fisica in soli 21 giorni.

Emozionante, memorabile l’incontro con lui. Una persona rivelatasi disponibile e aperta, che ci ha concesso foto e dediche sui suoi libri pubblicati in Italia da Sonda Edizioni, partner dell’evento.

Gli interventi del dottor Neal Barnard sono disponibili in versione video integrale sul mio profilo facebook personale.

La seconda giornata del festival è stata particolarmente intensa ed interessante per merito della gara di cucina. 8 chef provenienti da tutto il mondo infatto si sono sfidati ai fornelli preparando piatti degni di esser definiti opere d’arte. A giudicare la loro maestria sono stati Pietro Leemann, Neal Barnard, Cesare Battisti, Leonardo Caffo, Aimo Moroni e Mariella Tanzarella. Presente nell’area stampa in compagnia di altri giornalisti, ho potuto vedere ed assaggiare ogni creazione.

Pertanto, addentriamoci adesso nei dettagli!

Antonio Cuomo (Italia) chef del Ristorante Relais San Lorenzo di Bergamo ha proposto una pasta e fagioli con albicocche e basilico, e come secondo piatto uno creativo chiamato “a me che non piace il sushi”. Bellissimo con le sue “candele” di agar agar commestibili.

Antonio, appassionato di cucina grazie a suo padre, ha stupito la giuria e la stampa grazie alla bontà dei cibi proposti e alla presentazione.

Difatti, è stato proprio lui a vincere il primo premio della gara.

Yoshiko Hondo (Giappone) chef di Vegan Dining Almonde di Tokyo ha invece preparato “Meravigliosa Terra”, un Chirasashi Sushi vegetale, e il piatto creativo “Alchimia Zen”.

Yoshiko ha conquistato il secondo posto della competizione e anche i cuori di tutti.

“Quando cucino prego per il mondo, con le sue creature. Metto vivacità nei piatti, perché la natura è colore, è alchimia”. Ha lavorato dieci anni in America, ha cucinato per le persone terremotate nel suo paese, e si occupa di preparare pasti vegetali per le famiglie dei pazienti ricoverati in ospedale.

Matteo Carelli (Svizzera) chef presso il ristorante Etimo di Lugano ha vinto invece il premio Ricola. I suoi piatti sono stati uno gnocco con salsa di asparagi e “mangia la foglia”.

Walter Casiraghi (Russia) chef pluristellato (13 Stelle) presso il Ristorante Orion Hall di Mosca ha proposto il piatto Borsch della Quaresima e il Beetsteak.

“In Russia il vegetarismo è poco diffiso. Il vecchio regime purtroppo ha standardizzato la cucina eliminando piatti poveri della cucina locale dove prevalevano i vegetali. Vi è un alto consumo di carne che viene accompagnata alle verdure, viste come alimento per poveri. Ho chiamato uno dei piatti ‘della quaresima’ perché tale giornata in Russia prevede solo cibi vegetali” ha spiegato lo chef.

Barbara Ghizzoni (Italia) chef di Gea Eco Store di Cremona ha caratterizzato i piatti conferendogli dettagli scaturiti dalla sua formazione artistica e dalla sua passione per il mare. Ha così dato vita a “La mia Cremona” e “Ai Confini del blu”.

“Vengo da un paese dove la cultura alimentare si basa sul consumo di animali e derivati. Col mio lavoro cerco di portare un messaggio positivo per le persone e gli animali. Ho realizzato un piatto che richiama Cremona in modo utopico. Mi sono ispirata a Dalì e a Pollock nel secondo piatto” ha detto la chef.

Manfredi Rondina (Italia) chef presso il ristorante Zaffo di Frascati ha portato invece un piatto tradizionale “fave e pecorino” in chiave vegetale e “del carciofo non si butta via niente”.

“Prima vedevo gli animali come un semplice ingrediente, come vuole la scuola alberghiera. Dopo aver letto un articolo sul sito disinformazione.it dove si raccontava degli animali come esseri viventi ho aperto per la prima volta gli occhi”.

Federica Scolta (Italia) chef presso il ristorante La Vimea di Naturno ha invece preparato un orzotto e una “zuppa dai mille colori” con erbe spontanee raccolte da lei in persona, vista la sua alta preparazione ottenuta atraverso un master in erbe aromatiche.

Willy Berton (Francia) chef del ristorante vegan Gorilla di Nizza ha proposto invece un piatto di ortaggi ripieni e uno di rigatoni di primavera.

“In Francia la cucina vegan sta andando molto. A breve apriremo anche una pasticceria vegetale” ha raccontato lo chef.

The Vegetarian Chance nel complesso è stato davvero un bellissimo evento che per il quinto anno consecutivo ha dimostrato come il mondo vegetale possa sposarsi bene con l’alta cucina, l’arte culinaria ed il gusto.

Mangiate anche voi la foglia, e salvate il pianeta! 🙂

~ Carmen

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