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°° Il Caso Green Hill e la Vergognosa Condanna degli Animalisti °°

Pochi giorni fa si è tenuto presso il Tribunale di Brescia il processo ai 13 attivisti animalisti imputati a vario titolo per furto, rapina, lesioni e resistenza al pubblico ufficiale per aver salvato decine di cani beagle dall’allevamento per la vivisezione Green Hill a Montichiari (Brescia)  il 28 aprile 2012.
L’allevamento è stato poi posto successivamente sotto sequestro per il delitto di maltrattamento ed uccisione di animali il 17 luglio 2012.

Solo uno assolto.
Dodici di loro sono stati condannati
, con condanne che vanno dagli 8 ai 10 mesi per aver portato via 69 cani che sarebbero diventati presto vittime della vivisezione.
Si parla anche di un risarcimento danni e spese processuali di circa 10 mila euro.

Tutto questo è veramente vergognoso.
E’ vergognoso che ancora oggi si continui ad utilizzare animali nei laboratori di ricerca per testare medicinali e cosmetici o per “trovare” cure a malattie, ed è ancora più vergognoso realizzare che parte dell’umanità non sia ancora in grado di capire che essi sono esseri viventi e non merce a nostra disposizione.

I beagle allevati dentro il lager Green Hill erano tutti destinati alla vendita, acquistabili dalle più grandi case farmaceutiche per essere impiegati in testi di laboratorio.
Curiosi di scoprire gli acquirenti killer? Trovate la lista completa cliccando QUI .

La vita di questi cani sarebbe stata dolorosa e soprattutto breve, dal momento che i test si concludono con il decesso.

Sembra che questa crudele realtà non interessi minimamente allo Stato Italiano, al governo, a chi dirige e ai giudici, ovviamente.
Forse perchè non sono loro, tutti insieme, a finire i loro giorni dentro ai laboratori.

Troppo facile decidere della vita e della morte, quando non si parla della propria!

La liberazione dei cani da Green Hill è stato un duro colpo all’industria dell’allevamento di schiavi per la sperimentazione, e la sua  notizia è giunta in tutta Europa e in tutto il mondo dando coraggio agli attivisti di altri Paesi.
Attivisti di associazioni animaliste estere che, al momento, sono rimasti davvero scioccati per questo finale spiacevole. Ma c’era da spettarselo.
Il bene non trionfa mai così facilmente, quando il male dilaga.

Dal punto di vista legislativo infatti il 28 Aprile 2012 a Montichiari si è compiuto un “reato” enorme.
Reato che è andato a colpire interessi economici di qualche potente ( e prepotente ).
La condanna di pochi giorni fa, a mio avviso, è stato un tentativo per scoraggiare il mondo animalista per i futuri obbiettivi prefissati.

Ma non cederemo né con le minacce, né con le punizioni.
Sappiamo bene tutti che torturare e uccidere animali E’ IMMORALE. Lo sappiamo tutti che nessuno al mondo è felice di morire.
Lo sanno bene anche quelli che si nascondono dietro le Leggi italiane per continuare a far del male agli altri.
Questo Stato sembra esser in grado di difendere solo gli oppressori, e mai gli oppressi.
Se le leggi non hanno etica, dovranno essere presto cambiate. Ed è nostro DOVERE MORALE ribellarci.
Non ci sono più scuse, non ci sono motivazioni valide per tenere in piedi questo sporco business economico che miete vittime. I soldi di qualcuno non valgono più della vita di innocenti.

Gli attivisti quel giorno non hanno RUBATO qualcosa di proprietà. La vita altrui non è un bene di cui poter disporre.
Quel giorno hanno RIDATO agli animali la libertà che gli era stata RUBATA dai proprietari Green Hill.
Liberare qualcuno non è un reato. 
Gli attivisti non sono criminali, sono solo persone che si sono ribellate a qualcosa di ingiusto.
E che lo avrebbero fatto a prescindere dalla specie, dalla razza o dal sesso dei soggetti reclusi nel lager.
Di loro tutti conosco di persona solo Fabio Serrozzi, e vi assicuro che non esiste al mondo persona più buona di lui.
L’ho conosciuto proprio quell’anno durante un mio evento vegan di raccolta fondi per la Lav di Pontedera (PI).
Nonostante la mia ” giovane” età, non ha mai sminuito i miei impegni nel mondo animalista, ma anzi, li ha sempre sostenuti dandomi anche motivazioni per andare avanti.
E’ stato grazie a Fabio se ho partecipato a manifestazioni nazionali animaliste.
E’ stato merito suo se sono arrivata a comprendere il vero significato della parola “antispecismo“.
E’ grazie a lui se tante persone si sono avvicinate alla filosofia di vita vegan dove tutti siamo importanti e nessuno merita di essere oppresso.

In questo scatto Fabio è raffigurato mentre porta via un cucciolo di beagle lontano dal luogo di sofferenza dove era recluso insieme ai compagni di sventura.
Consapevole della delicatissima salute dei cuccioli, ha alzato la sua maglietta nera per coprirlo in un abbraccio protettivo.
” Tranquillo, ci sono qui io, andrà tutto bene “.

Se quel cucciolo è diventato un adulto, se vive in un clima di amore e non di privazione e violenza, è merito di Fabio.
E’ merito suo e degli altri attivisti che quel giorno hanno rotto le barriere dell’omertà per dare giustizia agli animali.

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LE LEGGI UMANE VALGONO ZERO davanti a quelle della natura.
Nasciamo LIBERI, e dobbiamo esserlo per tutta la vita.
Gli umani non sono superiori a nessuno.
Siamo una specie che deve ancora imparare ad esistere senza ledere alle altre presenti sul Pianeta.

Non importa quanto ci vorrà.
Impiegheremo anche tutta la nostra vita a ricordarvelo.