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°° [Torino] Corteo Nazionale Contro la Sperimentazione Animale – Foto °°

Sabato 9 Aprile 2016 si è tenuta nella città di Torino una manifestazione contro la sperimentazione animale (SA).
Il corteo, organizzato da Riscatto Animale e regolarmente autorizzato, ha visto la partecipazione di un migliaio di animalisti attivisti provenienti da molte regioni d’Italia, indipendenti o appartenenti ad altri movimenti/associazioni ( M.E.T.A, Leal, Lav ecc).

All’evento ho partecipato anch’io grazie al pullman con partenza alle 9.00 da Firenze, organizzato proprio da Riscatto Animale sezione Toscana con a capo Claudia Corsini.
Dopo circa cinque ore di viaggio siamo arrivati nella città piemontese.
Ad aspettarci, radunati in una piazza, c’erano già centinaia di attivisti con cartelli, striscioni e slogan contro la sperimentazione sugli animali.
Giovani, meno giovani fuori ma giovani dentro, adulti, bambini, ma anche cani salvati dai laboratori.. tutti uniti per un solo obiettivo: mostrare le atrocità nascoste dai vivisettori e dalle case farmaceutiche e spiegare quanto esse siano inutili e controproducenti per l’uomo stesso.

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Ph: Bruno Stivicevic

Il corteo, guidato dagli attivisti tra i quali Alessandro Vettorato e Alessandra Di Lenge, ha iniziato a muoversi tra le strade della città alle 15.30 circa ed è durato fino alle 18.00 .

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Ph: Bruno Stivicevic

Il passaggio degli attivisti, li presenti per rivendicare il diritto degli animali di vivere senza subire torture, ha destato la curiosità e l’interesse dei passanti che sono corsi ai margini delle strade interrompendo quello che stavano facendo per guardare, ascoltare e fare foto con gli smartphone.
Attraverso megafoni e altoparlanti gli attivisti che guidavano il corteo hanno urlato alla città a quali sofferenze vengono sottoposti cani, gatti, scimmie, ratti, conigli e topi.
Esperimenti inutili e costosissimi come quelli elencati dalla Di Lenge: cani con un arto cucito nell’addome per studiarne gli effetti e le reazioni, gatti con le orbite oculari vuote con dentro ferri, scimmie fatte impazzire dal dolore per provare la loro resistenza.
Davanti a loro alcuni attivisti travestiti da vivisettori e da vivisezionati hanno mostrato con prove fotografiche cosa accade nei laboratori, realtà atroci tenute lontano dai nostri occhi e fatte passare come qualcosa di indispensabile per la sicurezza della nostra salute. Coloro che rappresentavano le vittime della sperimentazione avevano riproduzioni di elettrodi alla testa, siringhe negli occhi ed altri strumenti di sofferenza.

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Ph: Franca Balsamo

Ad immortalare i momenti della manifestazione sono intervenuti molti giornalisti che hanno scattato foto e girato video durante i cori ( << Animali Liberi >>, << Sangue Sulle Vostre Mani >>, << Giù Le Mani dagli Animali >>), già da ieri diffusi nel web.
Altre bellissime foto sono state invece fatte dai partecipanti stessi.

Al termine del corteo, dopo aver attraversato le strade più importanti di Torino, i manifestanti e i passanti si sono fermati ad ascoltare le dichiarazioni degli attivisti e di alcuni ospiti, tra i quali una ex-vivisettrice che ha vissuto coi propri occhi e con le proprie mani cosa significa torturare un animale.
<< La sperimentazione animale sta peggiorando, sia in termini di crudeltà che per numero di vittime mietute >> ha detto la donna alle centinaia di persone sedute a terra.
<< adesso nei laboratori si stanno andando a toccare i genomi sia di piante che di animali. Ho sentito di alcuni ricercatori fieri del voler ricreare nuove specie umane con altre caratteristiche >> ha aggiunto.

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Ph: Carmen V Luciano – sbarellababyanimals.com

Niente di positivo dunque e tanti campanelli d’allarme di cui dovremmo tenere tutti conto, perchè messi da parte gli animali allevati, sfruttati nei laboratori e poi abbattuti le “cavie” del business economico delle case farmaceutiche rimaniamo noi.

Sono stata felice di aver preso parte al corteo nonostante le 11 ore di viaggio, nonostante il poco tempo a disposizione che ho oltre al lavoro.
E’ stato bellissimo vedere così tante persone unite dagli ideali fare tanta strada per rivendicare insieme i diritti di chi ogni giorno è rinchiuso nei laboratori di ricerca.
Se parte dell’umanità si comporta così male nei confronti delle altre specie, siamo tutti responsabili. E’ un nostro dovere fare in modo che chi agisce guidato dalla crudeltà per interessi economici smetta subito di torturare e far morire esseri senzienti. Perchè non è vero che se si tortura un topo e lo si uccide in nome della scienza, si salva un bambino.
Ogni manifestazione alla quale prendo parte mi lascia un’energia positiva addosso: circondarsi di persone che lottano per il diritto di esistere di tutti, ritrovare vecchi amici o farne di nuovi e realizzare che stiamo mettendo le basi ad una umanità migliore da tantissima carica per andare avanti. Perchè quella intrapresa è la giusta direzione!

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Ph: Silvia Sara Ghiano

 

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Raggiungere la felicità, il benessere e l’equilibrio attivando i << super geni >>: sono queste alcune delle informazioni contenute nel nuovo libro Super Geni
( 337 pagine, Sperling & Kupfer )
scritto da Deepak Chopra ( leader nella medicina olistica) e Rudolph Tanzi (genetista di fama internazionale).
Per leggere un estratto del libro cliccare QUI .

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°° Il Caso Green Hill e la Vergognosa Condanna degli Animalisti °°

Pochi giorni fa si è tenuto presso il Tribunale di Brescia il processo ai 13 attivisti animalisti imputati a vario titolo per furto, rapina, lesioni e resistenza al pubblico ufficiale per aver salvato decine di cani beagle dall’allevamento per la vivisezione Green Hill a Montichiari (Brescia)  il 28 aprile 2012.
L’allevamento è stato poi posto successivamente sotto sequestro per il delitto di maltrattamento ed uccisione di animali il 17 luglio 2012.

Solo uno assolto.
Dodici di loro sono stati condannati
, con condanne che vanno dagli 8 ai 10 mesi per aver portato via 69 cani che sarebbero diventati presto vittime della vivisezione.
Si parla anche di un risarcimento danni e spese processuali di circa 10 mila euro.

Tutto questo è veramente vergognoso.
E’ vergognoso che ancora oggi si continui ad utilizzare animali nei laboratori di ricerca per testare medicinali e cosmetici o per “trovare” cure a malattie, ed è ancora più vergognoso realizzare che parte dell’umanità non sia ancora in grado di capire che essi sono esseri viventi e non merce a nostra disposizione.

I beagle allevati dentro il lager Green Hill erano tutti destinati alla vendita, acquistabili dalle più grandi case farmaceutiche per essere impiegati in testi di laboratorio.
Curiosi di scoprire gli acquirenti killer? Trovate la lista completa cliccando QUI .

La vita di questi cani sarebbe stata dolorosa e soprattutto breve, dal momento che i test si concludono con il decesso.

Sembra che questa crudele realtà non interessi minimamente allo Stato Italiano, al governo, a chi dirige e ai giudici, ovviamente.
Forse perchè non sono loro, tutti insieme, a finire i loro giorni dentro ai laboratori.

Troppo facile decidere della vita e della morte, quando non si parla della propria!

La liberazione dei cani da Green Hill è stato un duro colpo all’industria dell’allevamento di schiavi per la sperimentazione, e la sua  notizia è giunta in tutta Europa e in tutto il mondo dando coraggio agli attivisti di altri Paesi.
Attivisti di associazioni animaliste estere che, al momento, sono rimasti davvero scioccati per questo finale spiacevole. Ma c’era da spettarselo.
Il bene non trionfa mai così facilmente, quando il male dilaga.

Dal punto di vista legislativo infatti il 28 Aprile 2012 a Montichiari si è compiuto un “reato” enorme.
Reato che è andato a colpire interessi economici di qualche potente ( e prepotente ).
La condanna di pochi giorni fa, a mio avviso, è stato un tentativo per scoraggiare il mondo animalista per i futuri obbiettivi prefissati.

Ma non cederemo né con le minacce, né con le punizioni.
Sappiamo bene tutti che torturare e uccidere animali E’ IMMORALE. Lo sappiamo tutti che nessuno al mondo è felice di morire.
Lo sanno bene anche quelli che si nascondono dietro le Leggi italiane per continuare a far del male agli altri.
Questo Stato sembra esser in grado di difendere solo gli oppressori, e mai gli oppressi.
Se le leggi non hanno etica, dovranno essere presto cambiate. Ed è nostro DOVERE MORALE ribellarci.
Non ci sono più scuse, non ci sono motivazioni valide per tenere in piedi questo sporco business economico che miete vittime. I soldi di qualcuno non valgono più della vita di innocenti.

Gli attivisti quel giorno non hanno RUBATO qualcosa di proprietà. La vita altrui non è un bene di cui poter disporre.
Quel giorno hanno RIDATO agli animali la libertà che gli era stata RUBATA dai proprietari Green Hill.
Liberare qualcuno non è un reato. 
Gli attivisti non sono criminali, sono solo persone che si sono ribellate a qualcosa di ingiusto.
E che lo avrebbero fatto a prescindere dalla specie, dalla razza o dal sesso dei soggetti reclusi nel lager.
Di loro tutti conosco di persona solo Fabio Serrozzi, e vi assicuro che non esiste al mondo persona più buona di lui.
L’ho conosciuto proprio quell’anno durante un mio evento vegan di raccolta fondi per la Lav di Pontedera (PI).
Nonostante la mia ” giovane” età, non ha mai sminuito i miei impegni nel mondo animalista, ma anzi, li ha sempre sostenuti dandomi anche motivazioni per andare avanti.
E’ stato grazie a Fabio se ho partecipato a manifestazioni nazionali animaliste.
E’ stato merito suo se sono arrivata a comprendere il vero significato della parola “antispecismo“.
E’ grazie a lui se tante persone si sono avvicinate alla filosofia di vita vegan dove tutti siamo importanti e nessuno merita di essere oppresso.

In questo scatto Fabio è raffigurato mentre porta via un cucciolo di beagle lontano dal luogo di sofferenza dove era recluso insieme ai compagni di sventura.
Consapevole della delicatissima salute dei cuccioli, ha alzato la sua maglietta nera per coprirlo in un abbraccio protettivo.
” Tranquillo, ci sono qui io, andrà tutto bene “.

Se quel cucciolo è diventato un adulto, se vive in un clima di amore e non di privazione e violenza, è merito di Fabio.
E’ merito suo e degli altri attivisti che quel giorno hanno rotto le barriere dell’omertà per dare giustizia agli animali.

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LE LEGGI UMANE VALGONO ZERO davanti a quelle della natura.
Nasciamo LIBERI, e dobbiamo esserlo per tutta la vita.
Gli umani non sono superiori a nessuno.
Siamo una specie che deve ancora imparare ad esistere senza ledere alle altre presenti sul Pianeta.

Non importa quanto ci vorrà.
Impiegheremo anche tutta la nostra vita a ricordarvelo.

°° Vivisezione: Quando al posto degli animali c’erano gli umani.. °°

05. Huong Xuan bei Hue

Ormai la parola “vivisezione” è sulle bocche di tutti.
Tutti a parlare della ragazza pseudo malata che ha il tempo di fotografarsi col suo cane tenendo in mano un foglio sul quale ha scritto “#io sto con la ricerca”, mentre magari a qualche km da casa sua ci sono cani aperti vivi nei laboratori di sperimentazione, che però non sono suoi, quindi chi se ne frega..
Tutti a parlare degli animalisti, categoria alla quale appartengo, che sembrano diventati una minaccia per tutti quelli che non si vogliono svegliare dal torpido sonno indotto da chi ci vuole assopiti, non svegli e poco reattivi.
Tutti a dire che la ricerca su animali è giusta e che non va assolutamente toccata perché “salva le vite”.

Peccato che questi mostri di empatia non tengano presente un piccolo dettaglio: la memoria storica.
Per “animale” si può intendere tutti gli animali, dunque anche l’uomo.
Basta leggere un semplicissimo libro di scienze delle elementari per scoprire, per chi ancora non lo sapesse, che nel Regno Animale presenzia pure la specie umana.

Bene.

E’ proprio di questo che voglio parlare.
Della sperimentazione umana, ovvero della vivisezione effettuata su umani che assolutamente non hanno mai dato il loro consenso ad esser torturati dai loro carnefici/sperimentatori. Un po’ come oggi avviene ai topi, ai cani, ai gatti e a tanti altri animali che finiscono nelle sadiche mani degli sperimentatori.

Le torture che oggi vengono imposte agli animali, in modo simile, hanno visto come protagonisti persone umane già a partire dall’antichità.
Persone che rientravano nella categoria di schiavi, reputati dunque non meritevoli del diritto di vivere poiché inferiori, al pari degli animali oggi.
Questo accadeva anche in epoca tolemaica, e la sperimentazione è continuata fino ai giorni nostri.
La vivisezione è stata dunque praticata a lungo sugli esseri umani. Herophilos, il “padre della anatomia” e fondatore della prima scuola medica di Alessandria, effettuò, secondo Tertulliano almeno 600 vivisezioni su prigionieri.
Nel Medioevo per esempio era prassi comune sperimentare su umani per la chirurgia, negli studi di fisiologia e nei test farmacologici.
Nell’Epoca moderna si ebbero veri e propri esperimenti sulle persone per quanto riguarda i vaccini.
Persone ignare di cosa stesse accadendo al proprio organismo.
I militari, per esempio quelli britannici coinvolti nello studio sulla sifilide di Tuskegee , furono spesso le “cavie” preferite.
Ma fu con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale che si arrivò all’apice dell’abominio.
Noti infatti sono gli esperimenti che  furono effettuati sugli ebrei ad opera del dott. Josef MengeleShiro Ishii fondatore della Unità 731 dell’esercito giapponese e del Dr Fukujiro Ishiyama, presso la Kyushu Imperial University Hospital.
Uomini, donne, bambini, anziani..
All’interno di alcuni campi di concentramento vi erano veri e propri laboratori dove centinaia di persone ritenute inferiori per il loro credo religioso venivano sottoposte alle più assurde e crudeli torture fisiche.
Alcuni esempi?


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Esperimenti di decompressione per il salvataggio da grande altezza ad opera del Dott. Sigmund Rascher, medico maggiore della Luftwaffe sui deportati prigionieri del lager di Dachau.
L’esperimento consisteva nel rinchiudere le cavie umane in stanze dove veniva abbassata gradualmente la pressione atmosferica fino ad arrivare alla totale assenza di ossigeno.
Tale atto sarebbe dovuto servire a comprendere come salvare i paracadutisti con atterraggio da 13 km circa.
Alla fine del test i corpi dei deportati venivano sezionati ed esaminati.
Poteva succedere che nella fase di sezionamento alcuni di essi fossero ancora vivi.

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Esperimenti di congelamento/raffreddamento prolungato sempre ad opera dello stesso  Sigmund Rascher.
I test consistevano nel capire come un militare si sarebbe potuto salvare nel precipitare dell’aereo che lo trasportava in acque gelide.
Pertanto i detenuti venivano gettati in vasche con acqua gelida ( temperatura di 4° circa) per ben 95 minuti.
Quando capitava raramente che i deportati non morissero congelati, essi venivano estratti dall’acqua ed esaminati.
Messi su un letto, venivano legati strettamente a una o due donne nomadi completamente nude, che facevano per ore (talvolta per giorni) da stufe umane per fare loro riprendere conoscenza. La percentuale di sopravvivenza era relativamente elevata ma i prigionieri soffrivano poi di disturbi cardiocircolatori ed altre patologie.

Non si aveva nemmeno pietà per i bambini,
e lo dimostrano le ricerche sui gemelli monozigotici.

I bambini venivano esaminati e misurati in ogni centimetro del loro corpo appurandone le differenze.
Venivano poi addormentati con una iniezione di Evipan sul braccio e poi uccisi con cloroformio iniettato direttamente nel cuore.
Questo tipo di esperimento fu condotto da  Josef Mengele ( in foto con il suo mentore) , ad Auschwitz e Birkenau.

Particolarmente invasivi erano anche gli esperimenti condotti a partire dal luglio 1944 nel campo di concentramento di Buchenwald dal medico SS danese Carl Peter Vaernet per ricercare una cura ormonale all’omosessualità.
Tali esperimenti consistevano nell’impianto di massicce dosi di testosterone su deportati omosessuali alla ricerca di una “cura” che avrebbe dovuto rendere eterosessuali i soggetti trattati.
Non sono mancate le sevizie anche agli anziani, a cui venivano spezzati gli arti per esaminare l’indice di dolore provato e la resistenza fisica prima di morire.
Stessa cosa accadde ad uomini impiegati durante gli esperimenti di espianto-impianto del cervello.
In pratica, si prendevano due deportati ai quali si apriva la scatola cranica (non è noto se con anestesia oppure no) per permettere lo scambio del cervello.
Al termine dell’esperimento, ovviamente, i tester umani se non erano già morti, venivano uccisi.

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Tutto quello che avete appena letto è successo davvero.
Sono azioni realmente messe in atto da tanti uomini nei confronti di altri loro simili che hanno avuto una tragica fine, senza motivo.
Tutti gli esperimenti condotti dimostrano solo un’enorme cattiveria da parte di chi li ha voluti e finanziati.
Senza alcun motivo valido sono stati torturati umani ritenuti inferiori.

Gli esperimenti su di noi purtroppo continuano ancora oggi.
Come spiega DOTTOR X nel libro ” Cavie Umane Nel Nuovo Millennio ”
attualmente sono condotti test farmacologici senza che nessuno ne chieda il consenso . I dottori infatti prescriverebbero medicinali ai pazienti senza avere la garanzia che tali farmaci siano oppure no stati testati, e quindi definibili “in fase di validazione“.
Pertanto, tutti i pazienti a cui vengono somministrati diventerebbero in automatico tester viventi per la casa farmaceutica che li produce e mette in vendita.
Esperimenti sicuramente meno invasivi di quelli fatti dai nazisti agli ebrei, ma che comunque fanno notare con preoccupazione la bassa importanza della nostra salute e della nostra vita secondo l’industria farmaceutica.

E se la nostra vita è poco importante davanti al Dio Denaro, figuriamoci invece quella degli animali, i quali test non vengono nemmeno tenuti nascosti bensì sbandierati come fosse qualcosa di cui vantarsi.

La differenza tra i test su umani del passato e quelli su animali di oggi?
Nessuna.
Entrambi hanno in comune l’inutilità del gesto e la cattiveria iniziale che genera tale gesto.
Oggigiorno nei paesi che si reputano civili come Italia, Germania, Francia, Svizzera, Gran Bretagna ecc non vengono più sottoposte a sevizie le persone, ma in cambio le gabbie si sono fatte più piccole per ospitare vittime più piccole.

Così ci ritroviamo disseminati in tutta Europa, ma anche nel resto del Mondo, laboratori ben lontani dagli occhi di chi non deve vedere dove MILIONI DI ANIMALI MUOIONO FATTI A PEZZI, TORTURATI, SFIGURATI.
Privati del loro diritto di esistere.
Che sia per testare i danni del fumo, che sia per provare l’efficacia di un cosmetico, della tenuta di un rossetto o per cercare una cura al cancro,
I TEST SU ANIMALI ( gatti, cani, scimmie, topi, ratti, cavie,conigli ecc) SONO SPERIMENTAZIONE INUTILE E CRUDELE.
Negli anni hanno soltanto sottolineato quanto l’uomo sia disumano nei confronti delle altre creature che popolano il Pianeta. FORME DI VITA ASSOLUTAMENTE PIU’ INTELLIGENTI DELL’UOMO STESSO IN QUANTO NON CAPACI DI GENERARE SOFFERENZA FISICA VOLONTARIAMENTE.

Siamo nel 2014, e ancora ci si macchia la coscienza e il camice di sangue innocente.
Che senso abbia testare il tumore su un topolino per poi ucciderlo ed esaminarlo quando muoiono milioni di umani di tumore lo stesso me lo devono spiegare i signori dottori.

Non esiste il continuare a tutelare questo abominio!
Se la scienza si prefigge di TENTARE di salvare una vita trucidandone altre 100, si fa per dire, rende vano il suo intento.
Dobbiamo smetterla di riversare sugli animali tutta la nostra violenza, il nostro sfrenato egoismo. Loro non ci fanno questo, e non lo meritano.
Non sono oggetti, non nascono per soddisfare ogni nostra esigenza.
Chiunque continui a dormire nel sonno dell’ignoranza indotta da Media, Stato e Sistema, si dia una grossa svegliata.

Ostacolare la richiesta, anzi il DIRITTO, di trovare cure per malattie attraverso test alternativi è da disumani.
Non ci sono test alternativi validi?
Chi vi dice che quelli adottati adesso lo siano?
Le persone continuano a morire.
Gli animali continuano ad essere uccisi.

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E mi chiedo se sarebbero sempre pronti a difendere a spada tratta la sperimentazione animale se in quelle gabbie al freddo ci fossero loro, i sostenitori della “S.A” ( Sperimentazione Animale, perché scriverlo per esteso da noia a loro), se quelle mani assassine ricoperte da guanti di lattice afferrassero il loro corpo per legarli ad un tavolo e procedere con lo sporco lavoro.
Troppo facile sostenere moralmente la sperimentazione con il corpo degli altri.

Chiunque continui a difendere la sperimentazione animale REALIZZI nell’immediato che anche l’uomo è un animale, e che pertanto ben venga la sua stessa immolazione, se reputa la ricerca efficiente ed indiscutibile.

Agli animali, come agli ebrei in passato, non viene chiesto se siano d’accodo o meno di perdere la vita per trovare cure a patologie che l’uomo stesso va a cercarsi mediante un pessimo stile alimentare e attraverso l’inquinamento.

Mettetevi nei panni di chi non può urlare perché gli hanno cucito la bocca.
Mettetevi nei panni di chi non può vedere cosa gli succede intorno perchè gli hanno chiuso per sempre gli occhi.
Mettetevi nei panni di chi muore inutilmente e fatevi un esame di coscienza,
se ne siete dotati.

 

Non c’è cosa più squallida del dover combattere i propri simili per indurli capire che trattare male il prossimo è sbagliato.
Veramente assurdo.

vivisezione17

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