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°°LAV e il Tirocinio per Vegani: Finalmente un’Associazione Animalista Coerente°°

Da giorni in rete non si fa altro che parlare di una notizia che ha destato non poco scalpore, finendo su numerosissimi quotidiani online

LAV, Lega Antivivisezione, una delle più importanti e influenti associazioni animaliste italiane, sta cercando stagista per un tirocinio remunerato a Roma. Fra i requisiti richiesti: seguire l’alimentazione vegana.

È proprio questo il requisito che ha generato numerose critiche. Per qualcuno la scelta dell’associazione sarebbe discriminatoria nei confronti di chi non ha lo stesso modo di nutrirsi.

Ma è davvero discriminazione quella messa in atto dalla LAV? No, è semplicemente COERENZA.

Finalmente, e dico FINALMENTE, un’associazione animalista dimostra di essere coerente con la propria missione. Finalmente, fra tante realtà pseudoanimaliste, qualcuno fa la cosa giusta. Mi riempie di felicità sapere che la mia LAV (sono cresciuta con questa associazione!) non sia scesa a compromessi. 

Non pretendo che tutti capiscano (sarei utopica), ma un minimo di buon senso non guasta. Negli uffici dove si pratica la difesa di chi viene ancora negato della libertà di esistere non può esserci spazio per chi non abbraccia la stessa filosofia di rispetto universale per gli animali. Potremmo mai scegliere come assistente sociale un individuo che maltratta i suoi figli? Potremmo mai far lavorare in ambito di diritti delle donne un uomo colpevole di femminicidio? Affideremmo mai compiti sulla tutela dei minori a chi si è macchiato di pedofilia? 

Gli animali hanno bisogno di essere tutelati e difesi da chi mai si sognerebbe di portarli in tavola. Ecco perché la decisione della Lav, fermamente difesa dal Presidente Gianluca Felicetti, merita di essere rispettata. Ma non solo. Che sia d’esempio ad altre associazioni dove non esiste trasparenza né coerenza.

Personalmente qualche anno fa mi sono ritrovata a svolgere il ruolo di Guardia Zoofila com colleghi EX CACCIATORI. Come si può permettere ad una persona che per anni ha tormentato gli animali di finire dentro un ufficio che dovrebbe tutelarli? Come si può affidare indagini e compiti contro maltrattamenti ai danni di “animali da reddito” a chi torna a casa la sera e ne mangia i resti? Come si può tollerare che delle guardie in servizio pranzino o cenino con fondi economici dell’associazione banchettando e divorando chi dovrebbero difendere?

Spero che questa corruzione d’etica scompaia presto per lasciare spazio ai veri ideali. 

Complimenti a Lav e al suo presidente per essere stati d’esempio per tutti.

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