Archivi giornalieri: 24 febbraio 2011
°° Quanto costa essere vegetariani! °°

In termini di sacrificio personale essere vegetariani costa.. eccome!. Decidere di eliminare gli animali dall’alimentazione ha un vero e proprio costo nel sociale: quanti vegetariani hanno dovuto farci l’abitudine a sentirsi discriminati, al centro di un vortice di domande assurde, incompresi o addirittura offesi per la scelta intrapresa? Il primo ostacolo per i neo vegetariani è la famiglia. Spesso la conversione al veg avviene in età adolescenziale quando si è più sensibili e si è alla ricerca di un proprio stile di vita abbandonando il guscio protettivo familiare. La maggior parte dei genitori vieta alla prole il libero arbitrio nel decidere lo stile alimentare da seguire. Altri, ostacolano il percorso vegetariano dei figli interferendo sempre ad ogni pasto (“sicuro che non vuoi la ciccia?”). Solo in pochi accettano la decisione così anticonvenzionale del non mangiare più carne, ma rimangono comunque in pensiero per quel figlio che ha deciso di “alimentarsi contro natura”. Altri ostacoli provengono da amici e parenti. Soprattutto le persone anziane non riescono a concepire l’idea di vedere gli animali come esseri senzienti con pari diritto alla vita dell’uomo. Si nascondono dietro la banale scusa di aver visto guerre e bla bla bla pur di affermare che la carne va mangiata. Ad un vegetariano non sarà mai mancato un dialogo impossibile con chi (forse) finge di non capire e cerca di banalizzare l’alimentazione veg.
Altri bastoni tra le ruote? Nelle mense scolastiche. Essere vegetariani e frequentare le scuole elementari o medie (questo l’ho provato sulla mia pelle) è praticamente sinonimo di “fare passa” a tanti piatti. Quasi sempre il secondo è a base di carne, se non anche il primo piatto, e ciò significa altamente limitarsi nel mangiare poichè le mense sono sprovviste di un menù alternativo. Ma non solo. Per i vegetariani è difficoltoso anche mangiare nei ristoranti. I piatti senza ingredienti animali sono sempre troppo pochi.
Essere vegetariani purtroppo costa anche a livello economico. Basti pensare la differenza di prezzo tra ortaggi e carne. Un esempio?Le cotolette vegetali Valsoia costano 3.65 Euro a differeza di quelle di pollo Aia che costano 1.99 Euro. Possibile che la vita di un animale costi meno di un chilo di pomodori? Inoltre, al banco macelleria di molti supermercati ci sono sempre più offerte e ribassi che del reparto ortaggi! Se vogliamo poi alimenti biologici, il prezzo è costretto a salire vertiginosamente.
Insomma, che l’alimentazione vegetariana sia ostacolata ce ne siamo resi conto da un pò di tempo. Ma l’amore per gli animali non ha prezzo e va oltre ogni costo!
I rimedi per evitare problemi nel sociale esistono: dare poca importanza alle critiche non costruttive che pervengono da onnivori dall’apertura mentale acutissima. Andare avanti per la propria strada cercando di conoscere altre persone dagli stessi ideali.
Per evitare che il portafogli si svuoti irreparabilmente, comprate verdure e frutta da un contadino di conoscenza e confrontate i prezzi degli alimenti veg di supermercati ed erboristerie e scegliete quelli che danno risparmio.
°° Non sarà una preghiera a salvare la tua coscienza insanguinata °°
Puoi imparare a memoria tutte le preghiere che vuoi, dirle ad alta voce di fronte una statuetta o in chiesa con altri credenti come te. Puoi rivolgerti alla Madonna, a Gesù bambino, a Dio o al santo che ti sta più simpatico… ma nessuna confessione, nessuna preghiera, nessun rituale religioso o segno della croce che sia ti laverà dalla coscienza il gesto più ignobile che puoi commettere : uccidere.
Pasqua si avvicina. Purtroppo. E la sua data, oltre a ricordare la morte di qualcuno in cui credi, sarà anche la data di morte certa per milioni di esseri viventi: gli agnellini. Questi poveri animali finiranno nel piatto di molti credenti per celebrare la resurrezione di un certo Gesù avvenuta migliaia di anni fa. Possibile che le persone non abbiano ancora capito, dopo duemila anni, che la vita altrui NON SI TOCCA?
La tradizione non è una buona scusante per dissanguare e uccidere animali. Rircordati che anche loro sono stati creati come te, soffrono amano piangono come te. E soprattutto, il loro sangue è rosso come il tuo.
Se anche tu che hai più fame che sensibilità anche quest’anno porterai in tavola una vittima sacrificale in onore della tua religione, mi auguro ti rimanga di traverso in gola, così potrai ritornare presto tra le braccia del tuo Dio.










