°° Horrority Fair: Quando moda & sensibilità vanno al macello °°
Ogni tanto capita che sulle riviste di moda vengano pubblicati servizi fotografici trash ambientati in luoghi poco glamour e con abiti poco chic che possono aiutare nell’evacuazione delle feci mentre li sfogliamo seduti sul wc..
Ma a volte capita di trovarne alcuni che l’unico sostantivo in grado di definirli chiaramente è la parola Merda.
Come il servizio fotografico del settimanale Vanity Fair, ribattezzato da noi Horrority Fair, che ha visto protagonista una “modella” coperta da vestiti e accessori del tutto discutibili in una location decisamente orrida: una macelleria!
La ragazza in una foto è intenta a pesare alla bilancia un pezzo di carne (forse di vitello), mentre nell’altra tiene nel pugno un coltello poggiato tra le costole di una gallina morta in stile “adesso-la-apro”.
Mi chiedo con curiosità chi sia la mente di così tanto schifo..
E se la modella in questione sia stata pagata abbastanza per cadere così tanto nel ridicolo.
Il messaggio tra le righe che manda questa merdata di servizio è del tutto specista.
Come spesso accade, ci ritroviamo a vederci spiattellare in faccia immagini che mostrano umani che abusano e ridicolizzano la morte di altri esseri viventi che popolano il Pianeta che ci ospita.
Quale diritto abbiamo al riguardo?
Qualcuno non ha ancora ben compreso che l’uomo è un animale come gli altri che deve portare rispetto alle altre specie.
Tra i minorati della sensibilità spicca dunque lo staff di Vanity Fair.
Che sia una trovata mediatica per attirare attenzioni?
Si sa che i movimenti animalisti, nel bene o nel male, portano publicità..
In questo caso però hanno proprio mandato al macello la loro grazia.
Pubblicato il 22 aprile 2013, in ° altro.. ° con tag vanity fair servizio fotografico in macelleria. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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