Archivio mensile:novembre 2018

°°[Guide] Vegan in New Zealand°°

La Nuova Zelanda è uno dei paesi a livello mondiale ad avere natura incontaminata e paesaggi bellissimi.

Se sognate l’idea di visitare un luogo dove colline verdeggianti si affacciano su un mare cristallino, a pochi passi da cascate, natura selvaggia e animali che non avete mai visto in vita vostra, questo angolo di Oceania è la meta perfetta. Se sognate la Nuova Zelanda e siete vegan come me, questo articolo (come altri pubblicati sul blog) si prefigge di essere uno spunto su viaggi antispecisti portati intrapresi da coloro che seguono un’alimentazione su base vegetale.

In questa guida che sto scrivendo durante la mia permanenza in Australia, vi mostrerò tutti i luoghi che ho visitato e tutti gli ottimi cibi che ho assaggiato nella Nuova Zelanda del nord.

Pronti? Buona lettura vegan kiwis!

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Prima di partire, assicuratevi di avere in valigia:

• Scarpe da trekking

• Ombrello

• Adattatore presa elettrica

• Impermeabile

• Asciugamano/Accappatoio in microfibra

• Cappello/Bandana

• Occhiali da sole

• Protezione solare (almeno 30)

• Accessori da nuoto/bagno

• Contenitore ermetico per alimenti/sigilla sacchetti/ mollette

• Borraccia/Termos

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Fra le principali cose da sapere se si viaggia in Nuova Zelanda è che questo paese basa la sua economia sull’allevamento, ancor prima del turismo. Ecco perché prima di avere il visto o poter entrare nella nazione vi verranno fatte domande sul cibo e sul vestiario che avete con voi: serve a scongiurare eventuale ingresso di virus/batteri che potrebbero mettere a repentaglio la vita di flora e fauna locale. Assolutamente vietata l’importazione di cibi di origine animale. Chi è vegan non ha problemi.

Riguardo alla zootecnia, ovunque guarderete troverete vacche, pecore, cavalli e capre al pascolo. Sicuramente le condizioni degli animali sono nettamente migliori a quelle degli sventurati allevati intensivamente in Europa, ma la meta è la stessa: il mattatoio. Anche l’apicoltura è molto praticata. Il settore lattiero-caseario è molto attivo e personalmente ho visto coi miei occhi una centrale immensa del latte, oltre a colline intere di vitellini cuccioli lontani dalle loro madri, riunite in disparte per essere munte. Non credo sia un caso se vi siano così tanti intolleranti al lattosio fra i cittadini. Ecco perché si può leggere sui menù “Dairy Free” o “Lactose Free” quasi in tutti i locali. Ms prestate bene attenzione: senza lattosio non vuol dire per forza bevanda vegetale.

Il latte e suoi derivati sono un po’ ovunque in Nuova Zelanda, anche nel pane. Ecco perché è bene fare sempre attenzione e leggere le etichette.

Supermercati

Se vi capita di fare spesa, passate da Countdown oppure Pack ‘n Save. Il primo è un po’ più caro rispetto al secondo, ma ha opzioni diverse. Fare spesa nei market vi porterà a trovare svariate opzioni vegane. Non sono così tante come ne abbiamo in Italia o in altri stati europei. Il veganismo sta piano piano aumentando anche qui ma il per il momento non esistono, da quanto ho visto, reparti vegani. I prodotti dovrete cercarli da soli controllando il packaging.

Nelle due catene di supermercati comunque ho trovato frutta, verdura, ortaggi, pane, piadine, burgers, biscotti, patatine, dolci e cereali senza latte/uova/miele.

I prezzi sono simili a quelli nostrani. La moneta neozelandese è il NZD (dollaro) che vale 1.58 euro (novembre 2018).

Questi sono alcuni dei pasti che ho preparato facendo spesa.

Da Countdown troverete un settore nel banco frigo con tanti formaggi vegetali a marchio Angel Food. Ho assaggiato il vegan cheddar e l’ho trovato davvero buono. Altro marchio è Veesey ed ha formaggi veg affettati.

Da Pack ‘n Save invece ho trovato questi burgers. Ogni confezione ne contiene 4. Io ho acquistato quelli masala. La prima esperienza non è stata positiva, da cotti al forno. Successivamente provandoli in padella con olio di canola sono risultati appetibili. Ad ogni modo, chi ama le spezie li troverà ottimi.

I biscotti Arrowroot li ho trovati strabuoni!! Ho finito tutto il pacchetto in una mattina. Ops!

Gli snack raw di Tom&Luke sono stati una bellissima scoperta. Deliziose palline di noci e frutta. Le mie preferite sono state quelle al caramello salato. Provatele!

Se adorate il cioccolato provate questo dark con arachidi! Buonissimo!

Locali

Dal momento che il settore lattiero-caseario è molto attivo, le opzioni vegane sono minori rispetto a quelle vegane, che però non mancano.

▪ Nei franchising BurgerFuel potrete gustare V8 Hardcore Herbivore, un panino vegan con burger di ceci e zucca con pomodoro, cipolla fresca, insalata, mayo, strato di barbabietola e fetta di vegan cheddar. Costo: 12.5 NZD, circa 7 euro.

Ho mangiato il V8 sia a Rotorua che a Taupo, ma ce ne sono molti altri in città vicine.

▪ Non lontano da Rotorua ho avuto il piacere di scoprire Okere Falls Store, un locale davvero unico. La filosofia è il zero waste, e il locale è suddiviso in negozio eco-friendly e ristoro con cucina classica, vegetariana e vegana. Ampia scelta di frullati/smoothies 100% veg.

Ho pranzato in questo luogo vicinissimo alle cascate scegliendo un involtino di pasta sfoglia con spinaci, funghi e riso nero che mi è giunto al tavolo accompagnato da insalata fresca. Ho poi scelto uno smoothie acai e una bellissima fetta di torta effetto marble al mirtillo e cioccolato bianco vegan.

Un pranzo incredibile. Davvero.

▪ Da Third Place a Rotorua, locale con vista lago accanto ad un villaggio Maori, mi sono arrangiata un pranzo chiedendo ciabatta, funghi e pomodoro. In questo ristorantino purtroppo non hanno opzioni vegane ma solo vegetariane. Lo staff è stato comuque molto gentile nel cambiarmi gratuitamente lo smoothie alla banana. Indicato come “dairy free” era semplicemente senza lattosio. Me ne sono accorta in tempo e ne ho scelto uno con bevanda di soia. Davvero buono.

▪ Sempre a Rotorua, accanto a Burgerfuel, accompagnando la mia amica neozelandese ho scoperto un piccolo bar con dolci vegani e bevande calde di soia/riso/mandorla.

Prezzi onesti (circa 2.50 euro) e ambiente tranquillo dove si può chiacchierare ai tavolini e magiare anche cibo da asporto.

▪ Da Eat Streat a Rotorua, piccolo quartiere di locali e ristoranti riuniti insieme, ho trovato svariate opzioni vegane sui menù esposti all’esterno dei punti ristoro. Una sera a cena ho ordinato una Tofu Salad: niente male, ma i datteri li ho decisamente scansati nel piatto 🙂 L’accostamento dolce/salato così non è proprio il mio preferito.

▪ Nei bar si possono trovare anche gelati 100% vegetali. Non sono indicati come vegan (talvolta per volontà dei produttori), ma alla luce degli ingredienti lo sono. Come questo che ho assaggiato seduta al tavolo di un centro Hot Pools di acqua termale.

Da sapere sui locali:

~ In Nuova Zelanda l’acqua a tavola non si paga (a meno che non sia in bottiglietta). Ciò è dato dal fatto che lq nazione ha sorgenti pure e quella di rubinetto è ottima.

~ Non esiste costo di coperto come accade invece in Italia.

~ La mancia è gradita ma non obbligatoria.

~ È usuale chiedere la “doggy bag” per portare via ciò che non si è finito di mangiare nel piatto.

~ A cena con tavolo da molte persone i locali offrono modalità di pagamento separato (ciascun commensale quanto ha ordinato) oppure conto unico. Niente delle tante storie che ho visto fare in Italia.

Posti da vedere

Ce ne sono davvero tantissimi! A partire da Auckland, città dove si giunge in aereo, fino ad arrivare alle località più a sud. Il mio consiglio è quello di prendere una guida da sfogliare e di iniziare un bell’itinerario.

Io ho visitato

~ Coromandel, bella località con cascate e percorsi fra gli alberi. E mare a pochi passi.

~ Rotorua, distretto termale con un bel parco dove poter ammirare l’acqua vulcanica che evapora e immergersi in piscine calde gratuite.

~ Waitomo Glowworms cave, itinerario di tre grotte con stalagmiti e stalattiti davvero affascinante. Non perdetevi l’occasione di vedere da vicino i glow worms, vermi che emettono luce blu e che sembrano stelline alla parete delle caverne.

~ Hobbiton, un luogo incantato. Merita di essere visitato, che si sia fan del Signore degli Anelli o meno.

Ecco alcuni dei miei scatti ♡

Enjoy New Zealand ♡

Carmen

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°°[Review] Pizze Vegan @ Pizzeria da Lioniello ~ Caserta°°

Sabato 3 Novembre 2018 i ragazzi del gruppo attivista Vegan Project Napoli mi hanno fatto scoprire un locale che non conoscevo, dove mangiare dell’ottima pizza.

Si tratta della Pizzeria da Lioniello (via Murelle 1, Succivo ~ Caserta), che oltre ad essere davvero un nell’ambiente dal punto di vista estetico ha anche molte opzioni vegane fra le pizze.

Nel menu infatti compaiono diverse pizze interamente vegetali: dalla margherita con formaggio di riso a quelle con funghi, wurstel e ortaggi.

I prezzi vanno dai 5 ai 9 euro.

Abbiamo scelto tutte le versionu eccetto la margherita: mondiale (con melanzane e salsiccia di soia), zuccona (con crema di zucca, melanzane arrostite, formaggio fumé e salsiccia di soia), indiavolata (piccante) e futura (crema di noci, funghi e salsiccia di soia).

Le pizze sono arrivate dopo poco tempo di attesa, e di un bellissimo aspetto: bordi alti, morbidi e tanto condimento.

Tutte davvero buone. Quella che ho scelto e che ho preferito in assoluto è stata la pizza Futura: il connubio fra noci e funghi era perfetto.

Se passate da Caserta vi consiglio di provare questo ristorante 🙂

Ringrazio Roberto, Rosina, Fabiana e Luana di Vegan Project Napoli per questo pranzo insieme ♡

°°[Review] Dolci Vegan @ Il Dolce Sapore ~ Caserta°°

Il Dolce Sapore, pasticceria artigianale situata in via J. F. Kennedy 112 ad Aversa (Caserta) è una delle poche realtà vegan friendly della Campania.

Dopo averne sentito parlare molto bene, sabato 3 Novembre 2018 ho avuto il piacere di farvi visita insieme a Fabiana, Luana, Roberto e Rosina del gruppo attivista Vegan Project Napoli.

L’acquolina in bocca viene già guardando l’insegna che si affaccia sulla strada, a pochi passi da un parcheggio dove si può lasciare l’auto.

Entrata nel locale sono rimasta davvero colpita dalla quantità e dalla varietà di dolci vegani offerti dalla pasticceria. Vetrine piene di dolci freschi, torte, biscotti, croissant, sfoglie, ciambelle e torroni.

Un’apoteosi di granelle, panna vegetale e frutta.

Il titolare, una persona molto gentile e disponibile, ci ha indicato le caratteristiche di ogni singolo dolce di sua produzione.

“Presto arriveranno dei confetti colorati di cioccolato stile Smarties che ho ordinato dall’Olanda, così ci sarà la versione vegan di questi biscotti qui” ci ha spiegato indicando in vetrina dei cestini di pasta frolla con crema al cioccolato e pioggia di confetti.

“Siamo una delle poche attività in Campania con pasticceria di produzione propria vegan. Poco tempo fa abbiamo realizzato una torta per un matromonio vegan. Sono rimasti davvero contenti gli sposi e ci hanno dedicato un articolo di giornale” ci ha raccontato il titolare.

Ed anche noi, come gli altri clienti, siamo rimasti soddisfatti dei dolci.

Le nostre scelte sono ricadute su un dolce alle fragoline di bosco, uno al cocco, una “fetta al latte” versione vegan, biscotti e una ciambella, che ci sono arrivati al tavolino nella parte esterna del locale.

Tutto buonissimo.

I dolci di Il Dolce Pensiero sono davvero realizzati con professionalità e tanta passione, ecco perché se passate da Caserta il mio consiglio è quello di fermarvi per una colazione o una golosa merenda 100% vegetale.

~

Il Dolce Sapore

Via J.F Kennedy 112

Aversa (Ce)

Tel. 3392043410

www.polaccavegana.it

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