°°[Segnalazioni] Mozzarella di Bufala dal Colore Anomalo”°°
Qualche giorno fa sulla mia pagina Facebook Think Green • Live Vegan • Love Animals ho ricevuto una segnalazione da parte di una ragazza, Martina T., che ha voluto segnalarmi un fatto alquanto strano.
La ragazza, da tempo vegana, a cena con il fidanzato ha assistito all’apertura di una confezione di mozzarella di bufala. L’alimento, raffigurato di colore bianco candido accanto a un pomodorino e del basilico sull’immagine rappresentativa, è risultato essere però di colore rossastro.

Martina mi ha spiegato che il ragazzo aveva deciso di consumare la mozzarella il giorno prima della scadenza riportata sull’involucro (indicata per l’11 giugno 2020). Di regola un alimento ben conservato il giorno prima della data di scadenza non dovrebbe avere inferiore qualità. Entrambi sono rimasti quindi sbalorditi dal vedere l’alimento di quel colore così strano.
“Cosa può essere?? Sai come posso agire? Non riesco a trovare un numero di telefono dell’azienda, chi posso contattare?” mi ha chiesto la ragazza, che intanto ha allegato al messaggio altre foto.


Questo fatto mi ha riportato alla mente un aneddoto simile successo svariati anni fa anche alla mia famiglia. Presso un caseificio in Campania (ah, la Campania! Terra dove i caseifici sorgono come funghi ma di vacche e bufale libere al pascolo nemmeno l’ombra) i miei genitori comprarono delle mozzarelle di bufala. Una volta aperta una confezione si scoprì che l’alimento era spugnoso. Sembravano spugna di mare piene di “bolle” all’interno. Così i miei tornarono al caseificio per farlo presente al titolare, che di corsa ritirò i prodotti per sostituirli con altri, elargendo anche qualche alimento in più con una certa preoccupazione. Avremmo potuto segnalare la cosa a chi di competenza, mandare dei controlli. Cosa si sarebbe scoperto?
Ancora oggi mi domandi cosa avviene veramente all’interno dei caseifici. Quale latte viene utilizzato? Vengono rispettate tutte le regole igienico sanitarie?
Come mai una mozzarella arriva ad essere spugnosa o addirittura a colorarsi di pigmento rosso?
Ciò che mi sento di dirvi è di non acquistare alimenti di origine animale, sia per la vostra salute, sia (soprattutto) per la salute e la vita degli animali costretti a produrre continuamente secrezioni corporee per far ingrassare il portafogli di chi le schiavizza. Femmine ridotte a macchinari a quattro zampe, obbligate a subire violenza fisica mediante inseminazione artificiale. Assoggettate e subordinate alla volontà di esseri umani (umani?) che ne arbitrano vita e morte come se l’altrui esistenza fosse di loro proprietà.
I formaggi sono alimenti innaturali (vengono preparati con secrezione mammaria di mammiferi di specie diversa dalla nostra) di cui non abbiamo bisogno.
Da circa 10 anni non consumo più latte né latticini e, come tantissime persone che hanno intrapreso il mio stesso percorso etico-alimentare, il mio organismo si è liberato di un alimento che non apportava benefici. Anzi.
Nel frattempo, se qualcuno esperto in alimenti volesse fornirci informazioni in merito può lasciare un commento a questo post.
Al prossimo articolo.
Carmen
Pubblicato il 12 giugno 2020, in ° altro.. ° con tag bonlà, derivati animali, mozzarella di bufala, mozzarella di bufala rossastra, segnalazioni, vacche. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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