Archivi giornalieri: 18 agosto 2023

°°Palio di Siena Patrimonio Unesco? NO, Anacronistico Evento Specista del XXI Secolo°°

Care lettrici e cari lettori,
mercoledì 16 agosto 2023 si è tenuto nuovamente il Palio di Siena dedicato all’Assunta con le sue consuete corse con i cavalli, un evento specista sostenuto dalla Chiesa che solo una pandemia era riuscito a interrompere, e non per rispetto degli animali ma per antropocentrica ‘tutela della salute umana’.

Nonostante le proteste e gli insistenti inviti di associazioni animaliste, cittadine e cittadini a smettere di far correre gli animali coinvolti contro la loro volontà, riconvertendo la corsa in altra gara con soli umani consapevoli e consenzienti, nella Piazza del Campo la gara dei fantini sulla schiena dei poveri cavalli si è tenuta lo stesso.

Il cavallo assoggettato dalla Contrada della Giraffa, Abbasantesa, ha subito un infortunio gravissimo. Come spiega IHP Italian Horse Protection, l’animale si è spezzato l’anteriore destro.
Il momento in cui l’arto si rompe si vede perfettamente nelle immagini trasmesse in diretta televisiva, mentre non è visibile il momento in cui si è infortunato Antine Day, il cavallo dell’Istrice”, dice Sonny Richichi, presidente dell’associazione.

“Si tratta di un infortunio terribile e le stringate comunicazioni ufficiali del Comune di Siena ci lasciano perplessi. Il Comune si limita a dire che sono “perfettamente riusciti gli interventi di riduzione delle fratture”. Abbiamo guardato il video al rallentatore più volte e con il fermo immagine: si vede chiaramente il momento in cui l’arto si spezza. È un infortunio di estrema gravità. La missione statutaria di IHP è difendere gli equidi e il loro benessere. Riteniamo pertanto di avere titolo ad essere informati con trasparenza e nel dettaglio su entrambi gli infortuni che si sono registrati al Palio di ieri e sulle attuali condizioni di salute degli animali. Chiediamo quindi al sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, di adoperarsi perché la Clinica Veterinaria il Ceppo mostri i referti di entrambi gli interventi e fornisca informazioni sulla convalescenza. Sarebbe un importante segnale di trasparenza e di corretto dialogo istituzionale con chi, come noi, ha evidentemente posizioni diverse ma svolge un ruolo che interpreta attivamente il sentire di numerosi cittadini”, ha così concluso il presidente di IHP.

L’associazione ha condiviso anche il video che riprende il momento in cui il cavallo si spezza l’arto. Le immagini sono davvero forti, tolgono il respiro e mettono a dura prova la sensibilità di chi soffre al solo pensiero che questi animali siano utilizzati per un motivo così futile come una corsa medievalistica circondata da interessi economici.
Video QUI.

In un secondo comunicato, IHP ha spiegato:
“abbiamo chiesto alla sindaca di Siena Nicoletta Fabio di mostrare con trasparenza i referti della clinica sui cavalli Abbasantesa e Antine Day (quest’ultimo non appare nel video) che sono stati portati in clinica e operati dopo la corsa del 16 agosto. In particolare, Abbasantesa aveva subito la frattura completa di un anteriore, come si vede in questo video: vista la gravità dell’infortunio, non ci basta lo striminzito comunicato diffuso ieri da Comune. Oggi abbiamo scritto via PEC rinnovando la richiesta, visto che non ci è arrivata alcuna risposta.
Intanto vi invitiamo a scrivere al Comune e alla Regione cosa pensate a proposito della malsana idea di chiedere di fare diventare il palio “patrimonio UNESCO”.

Come se non bastasse la gravità del fatto che a Siena si continua a utilizzare in modo innaturale i cavalli (gli animali non esistono al mondo per far sollazzare gli esseri umani) infatti, ha dato il suo imbarazzante contributo il presidente della regione Toscana Eugenio Giani, dal quale non mi sento in nessun modo rappresentata, esternando che al Palio di Siena serve il riconoscimento come Patrimonio dell’Unesco.
Una vera vergogna pensare che un atto di mera subordinazione di meravigliosi animali a quella fetta di umanità specista a cui fanno parte istituzioni, organizzatori e folla acclamante possa essere un patrimonio educativo e da proteggere.

Foto: Ansa



L’invito dell’associazione IHP Italian Horse Protection, che sostengo attivamente attraverso questo articolo, è quello di controbattere a queste affermazioni con una mail di dissenso per far comprendere che non solo non desideriamo che il palio diventi patrimonio Unesco, ma che pretendiamo si smetta di utilizzare animali per la sua realizzazione.


Email da inviare a:
sindaco@comune.siena.it
eugenio.giani@regione.toscana.it

Testo:

Gentile Nicoletta Fabio,
Gentile Eugenio Giani,

ancora una volta nella Piazza del Campo a Siena delle povere creature si sono ferite a causa della condanna che pende sulla loro esistenza: correre per farvi divertire, e per tenere in piedi gli interessi del vostro palio.
Scrivo questa e-mail di dissenso promossa dal blog animalista Think Green • Live Vegan • Love Animals accogliendo l’invito dell’associazione IHP Italian Horse Protection a manifestarvi il mio pensiero in merito.
Il palio potrà anche essere un evento suggestivo con i suoi richiami storici a epoche passate, ma è a tutti gli effetti un chiaro esempio di specismo e di come l’essere umano si appropri del corpo degli animali per interesse personale, incluso quello ludico.
Il fatto che una pandemia abbia bloccato le corse e non l’empatia, dice molto sulla vostra etica.
Nonostante i 43 cavalli che hanno perso la vita nelle edizioni passate, nonostante le costanti proteste che giungono da ogni parte d’Italia, voi continuate imperterriti le vostre azioni che subordinano gli animali che sono coinvolti, e li incatenano alle vostre antropocentriche volontà.

Siamo stanchi e stanche di vedere cavalli scivolare, ferirsi, spezzarsi le ossa del collo, delle zampe mentre degli uomini li sovrastano con una frusta in mano. Frusta realizzata in pene di vitello essiccato, come indicato sul sito ilpalio.siena.it: una duplice vergogna.
Siamo inorriditi e inorridite ogni volta che ci giunge notizia di un nuovo infortunio, o di una nuova eutanasia perché “i cavalli sono animali delicati e se si feriscono a volte non sono recuperabili”.
Ed è inutile che cerchiate di edulcorare gli incidenti che avvengono in quella maledetta piazza con le cure che destinate a quelle creature domate che finiscono nelle vostre mani: è il minimo che possiate fare, curarle, ma potete far di meglio.
È necessario che SMETTIATE una volta per tutte di avvalervi del loro utilizzo per le vostre eticamente discutibili usanze e tradizioni. È necessario che realizziate in maniera definitiva che i cavalli non sono presenti al mondo per servirvi, farvi divertire e per intrattenere umani che mai vorrebbero prendere il loro posto.
Siamo qui a dirvelo da anni, e continueremo a oltranza finché questa gara che si gioca sulla schiena, sulla salute e sulla vita di questi meravigliosi animali non cesserà.

Patrimonio nell’Unesco?
NO, vergognoso esempio di assoggettamento, di violenta supremazia umana su una specie animale che nel XXI secolo non dovrebbe più esistere.

Saluti.

Nome, Cognome, Città



Ringrazio tutte le persone che vorranno prendere parte attiva a questa protesta,
inviando una mail col testo sopra indicato o scritta di proprio pugno.


Carmen.


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