Archivi giornalieri: 23 gennaio 2025

[Cascina] Asinello Sofferente Tenuto Solo e Legato con una Corda

Care lettrici e cari lettori,

questo articolo per mettervi al corrente di una situazione a dir poco incresciosa che si sta manifestando nella cittadina di Cascina, nella provincia di Pisa, più precisamente nell’area dell’abbazia di San Savino.
In uno spazio verde del complesso di proprietà della chiesa vi è la presenza di un asino tenuto costantemente solo, legato con una corda, che versa in evidente stato di sofferenza. L’animale, chiamato dalle persone del posto “Paolino”, giace spesso sdraiato su un fianco per non stazionare sulle zampe per una probabile laminite (infiammazione degli arti) che lo limita nei movimenti.

La presenza del povero asinello legato mi è stata segnalata da una persona un mese fa, a dicembre, poco dopo il periodo natalizio. Essendovi nel giardinetto un presepe, in un primo momento la persona segnalante aveva creduto che fosse tenuto lì per fungere da decoro vivente per la rappresentazione della natività. Una briosa conversazione telefonica avuta con il parroco (già noto alla stampa per il suo amore francescano per le altre specie) e un primo sopralluogo a Cascina ci hanno portato a realizzare che l’animale non era di proprietà della chiesa, bensì di un privato cittadino che da tempo lo lascia stazionare lì legato quando non lo ripone nella stalla.

Comprendendo la gravità della situazione, ho allertato il presidente Sonny Richichi dell’associazione IHP Italian Horse Protection, che quotidianamente si attiva per contrastare maltrattamenti e abusi ai danni degli equidi. Con Sonny, una volontaria IHP e un veterinario ippiatra ci siamo recati all’abbazia di San Savino il 31 dicembre scorso. L’animale giaceva sdraiato a terra, in evidente stato di malessere.
Quando una donna si è avvicinata per portargli delle carote, la creatura si è alzata e facendo qualche passo a fatica ha iniziato a mangiare, non prima di aver tentato di sferrare un morso.

<<È qui da sempre. Ha circa 24 anni. Le persone arrivano e gli portano da mangiare. I nostri bambini sono cresciuti con lui e lui è felice quando li vede, raglia e fa le scorregge per la felicità. È felice anche quando vede i nostri cani>> queste sono alcune delle parole che ci sono state riferite da una persona sopraggiunta sul posto assieme ad altre (di cui una con fare minaccioso), allarmate per le attenzioni verso l’asinello.

foto: CarmenLuciano.com

Il veterinario ippiatra di IHP, presente durante il sopralluogo, già da un controllo visivo ha constatato che l’animale presentava dei problemi.
La mattina stessa del 31 dicembre, vista la necessità urgente di far visitare l’animale, è partita la chiamata verso i carabinieri forestali di San Giuliano Terme.
I controlli, come da classico copione italiano sui diritti animali, sono avvenuti solo attorno all’8 gennaio 2025. Per i veterinari USL? Tutto nella norma.

IHP ha denunciato la cosa sui propri canali social per mettere la cittadinanza al corrente di ciò che sta accadendo:
“Tra Natale e Capodanno ci siamo occupati di una segnalazione riguardante un asino di circa vent’anni, notato da molti cittadini in condizioni di disagio e sofferenza, spesso tenuto legato con una corda in un giardino limitrofo alla strada trafficata, che mostrava un’evidente zoppia e dolore agli arti anteriori che lo porta a stare sdraiato per molto tempo (condizione innaturale per un equide e quindi sintomo di sofferenza).
Siamo andati a parlare col proprietario il quale ci ha liquidato dicendo che l’asino in cura da parte di un veterinario. Siamo riusciti a rintracciare il veterinario in questione, il quale ci ha dichiarato di non essere competente per gli equidi, di aver visto l’asino solo occasionalmente e di non essere in grado di fare una visita approfondita e una diagnosi. Siamo quindi ritornati sul posto 31 dicembre chiedendo l’intervento dei carabinieri, forti anche del parere di un veterinario ippiatra che ci ha confermato che i sintomi sono riconducibili a una possibile laminite acuta. I carabinieri non sono intervenuti: ci hanno chiesto un esposto scritto, promettendo di attivarsi in tempi brevi. Ma invece sono passati ben 8 giorni prima del sopralluogo effettuato insieme all’USL. Con sconcerto abbiamo appreso che veterinari e carabinieri (e parliamo dei CC Forestale Reparto a cavallo di San Rossore!) si sono limitati a chiedere informazioni al proprietario, il quale ha raccontato che l’asino è in cura per un ascesso, esibendo un farmaco. Senza verificare che fosse stata fatta una visita accurata e una diagnosi, e senza quindi verificare da quali patologie sia veramente affetto l’animale, i funzionari (che, ricordiamo, sono chiamati a tutelare il benessere animale) hanno scritto nero su bianco di non aver trovato alcun riscontro al nostro esposto!
È un fatto gravissimo. Abbiamo già inviato una seconda denuncia, spiegando e motivando le lacune del loro intervento e chiedendo un nuovo intervento urgente di sequestro.
L’asino è di un privato ed è detenuto nelle adiacenze della “Badia San Savino”, la cui parrocchia però non c’entra con la gestione dell’animale. Siamo intenzionati ad andare fino in fondo, con tutte le azioni a nostra disposizione, perché non è possibile che in questo Paese la legge contro il maltrattamento degli animali venga svilita in questo modo. A brevissimo aggiorneremo sulla situazione”

In data odierna, 23 gennaio 2025, a quasi un mese dalla segnalazione pervenuta da un uomo stanco di vedere l’animale in quelle condizioni, la situazione all’abbazia di San Savino non è cambiata: l’asinello continua a stare accasciato su un fianco, tenuto da solo e legato in questo fazzoletto di terra di proprietà della chiesa. L’ennesimo sopralluogo effettuato dal presidente Richichi di IHP ha mostrato uno scenario sconcertante: una creatura in evidente bisogno di cure lasciata sola. Tutto questo con il benestare dei veterinari dell’USL che, come ripeterò sempre, godono della stessa stima che nutro nei confronti dei macellai.
QUI il video del sopralluogo di IHP.

Una situazione agghiacciante, al limite del verosimile, che non si può tollerare in una società che si crede superbamente ‘civile’ ma senza esserlo sul serio.

Chiedo dunque alle persone sensibili, quelle che aborrono l’idea che una creatura senziente sia lasciata da sola una vita intera senza poter godere della vitale compagnia di un proprio simile con cui interagire, e che versa in stato di sofferenza, di scrivere una mail al Comune di Cascina affinché si attivi per far cessare questa angosciosa vicenda.

Email tipo da inviare:

Gentile Sindaco di Cascina,
ho appreso che nell’area dell’abbazia di San Savino, nel vostro comune, è presente un asinello di circa 24 anni tenuto spesso legato con una corda, da solo. Diversi sopralluoghi effettuati dall’associazione IHP, Italian Horse Protection, anche assieme a un ippiatra esperto, hanno esplicitato che l’animale potrebbe soffrire di laminite acuta che lo porta a sofferenza fisica. L’associazione ha allertato i carabinieri forestali e vi è stato un intervento anche dell’ASL veterinaria, ma niente è stato risolto: l’animale continua a versare nelle stesse condizioni, bisognoso di cure e di compagnia.
Da primo cittadino le chiedo di intervenire prendendo pubblicamente le distanze da questa detenzione, ed attivandosi affinché la creatura finisca la sua esistenza in un centro di recupero animali dove non mancheranno mai le cure e le attenzioni che merita.
Distinti saluti.

Nome, cognome, città

Da inviare a: sindaco@comune.cascina.pi.it
con in CC/CCN: thinkgreen.livevegan.loveanimals@gmail.com


Con la speranza di darvi presto buone notizie, ringrazio anticipatamente chi vorrà unirsi in questa azione per salvare questa povera creatura.


Carmen Luciano
Blogger per i diritti animali




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