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°°Macelleria “I Piaceri della Carne”: Insulti Sessisti a Chi Non Mangia Animali°°
Oggi pomeriggio, 31 marzo 2020, è successo un fatto più che vergognoso.
Una macelleria di Milano, “I Piaceri della Carne“, ha fatto recapitare a diverse persone messaggi dal contenuto sessisti e pornografici sul social network Facebook. Ne hanno dato segnalazione due donne, Anna e Giovanna, che si sono ritrovate via messaggio privato le offese che riporto sotto forma di screenshot.

“Anche se sei un po’ cesso se vuoi ti permetto di leccarmi le palle mentre squarto l’agnello“.
Una frase volgare, nauseante, macabra inviata presumibilmente attraverso un copia/incolla alle donne sopra menzionate da un mittente che al momento non ha volto.
L’identità però sarebbe individuabile: l’eroe da tastiera, paladino della giustizia nonché rispettoso di ogni essere vivente sarebbe uno dei soci della macelleria milanese, risentito del ricevere messaggi di dissenso per la vendita di agnellini in prossimità di pasqua.
Perché, dovete sapere, anche se il mondo intero sta attraversando un periodo nefasto dove ogni giorno muoiono innumerevoli persone e altre rischiano la vita per salvarle, c’è chi con la vita e la morte altrui tira a camparci. E poco importa se le vittime del proprio business abbiano visto la luce del sole da poche settimane.
Ho contattato personalmente il numero di telefono fisso della macelleria per chiedere spiegazioni: mi ha risposto un uomo, che dopo aver ascoltato il mio leggere ad alta voce il messaggio di insulti da loro inviato, ha riagganciato senza tanti complimenti.
Ho chiamato nuovamente e stavolta, nel chiedere spiegazioni sul perché tanta volgarità, l’uomo ha risposto che l’idea era venuta al socio, che si scusava ma che lui non c’entrava con quella esternazione. La telefonata è durata meno di un minuto: il macellaio di innocenti ha tagliato corto dicendo che aveva da fare, e che noi potevamo fare ciò che ci piaceva.
Il post dove la macelleria pubblicizzava la vendita di agnellini ha ricevuto tantissime critiche, non più visibili. Esso infatti è stato rimosso in seguito alla valanga di commenti che ha collezionato.
Un messaggio comparso qualche ora dopo in risposta ad una recensione negativa sul locale ha permesso di rendere più nitide le cose.

Dopo aver già espresso il mio parere attraverso un video pubblicato sulla mia pagina, aggiungo un altro messaggio rivolto all’autore del commento, e dell’insulto:
Falsità, dire che chi è vegan impazzisce quando legge di agnellini mandati al macello. Chi è vegan sa che quasi tutti gli animali macellati sono dei cuccioli. L’industria dello smontaggio animale infatti miete vittime innocenti che spesso non hanno mai raggiunto l’età adulta.
Si inorridisce, piuttosto, nel vedere con quanta leggerezza si parla di corpi da macellare e vendere come se quei corpi non contenessero una vita.
Si inorridisce davanti all’assenza di sensibilità e di empatia.
Ogni anno si assiste ad una carneficina di piccoli, nati da poche settimane, e in una umanità intenta a risvegliarsi nella consapevolezza è comprensibile aspettarsi delle reazioni di dissenso.
Credo ci sia qualcosa di ben peggiore del ricevere come insulto un “assassino”. Se leggiamo la definizione di tale termine troviamo “omicida, criminale”. Per adesso il linguaggio comune vuole che esso sia attribuito a chi toglie la vita alle persone. Magari un giorno, quando il genere umano sarà più progredito, lo si intenderà anche per chi toglie la vita agli animali, che non sono inferiori alle persone, sebbene si vuol continuare a portare a vanti questo egoistico, antropocentrico stereotipo.
Non ci si lamenti troppo delle reazioni avverse: credo che gli animali, se potessero, preferirebbero essere appellati in modo spregevole a patto di vedersi lasciati stare. Invece perdono la vita.
Vengono fatti nascere, messi al mondo con una condanna a morte che grava già sulla loro testa.
Una condanna a morte in nome del vile denaro, fatto passare per “onesto lavoro” quando di onesto, nel negare il diritto all’esistenza, io non vedo proprio niente.
Detto ciò, ancora vergogna per il sessismo e la volgarità dimostrati.
Che queste parole rimangano impresse a tutti, clienti donne in primis.
Ma come ha detto qualcuno, <<non ci si può aspettare molto da chi per mestiere ammazza>>.
Che le persone aprano mente e cuore. Che finanzino le attività che la vita la rispettano per davvero. Che la mattanza di innocenti in nome di tradizioni, feste e altre umanate finisca presto.
Carmen
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