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°°Cinghialino Ucciso a Piano di Mommio: Denunciata Barbara del Rifugio Alma Libre°°
Pubblicato da Carmen Luciano
La notizia che sto per darvi è a dir poco sconcertante.
Barbara, attivista animalista che accudisce gli animali ospiti del Rifugio Alma Libre a Piano di Mommio (LU)
sarebbe stata denunciata per aver cercato di difendere il 2 dicembre 2022 un cinghialino su cui pendeva una condanna a morte. L’animale, ferito, era rimasto una notte intera al freddo in un fosso, e Barbara era intervenuta per tentare di salvarlo.
Oltre a lei, e purtroppo non con lo stesso intento, sul posto erano sopraggiunti anche la polizia municipale, quella provinciale e un’asl per uccidere la povera creatura indifesa e ferita.
Barbara, per aver implorato di non sparare quei vergognosi 4 colpi di fucile che poi hanno freddato e tolto la vita all’animale, sarebbe stata denunciata per:
– resistenza a pubblico ufficiale
– interruzione di pubblico servizio
– istigazione a delinquere
– diffamazione
– inosservanza dei provvedimenti delle autorità.
Questo è quanto è stato divulgato attraverso i canali social ufficiali del Rifugio Alma Libre.
Una notizia agghiacciante che, assieme a tutte le nuove regole introdotte sull’uccisione degli animali selvatici, fa provare ribrezzo a vivere in un paese come l’Italia e ancor di più a far parte di una specie che dimostra di non saper coesistere con le altre della Terra.

Se piangere e supplicare una persona di non sparare e di non uccidere una creatura è resistenza a pubblico ufficiale,
se cercare di salvare un’esistenza che aveva bisogno di aiuto dopo essersi proposti di occuparsene in prima persona è interruzione di pubblico servizio, siamo davvero alla deriva morale.
Barbara, da essere umano ancor prima di attivista animalista per i diritti animali, ha agito per pietà, per compassione, per empatia, per amore in difesa del cinghialino ferito.
Pietà, compassione, empatia e amore sono sentimenti inalienabili all’animo umano, che sarebbero affiorati a tutti e tutte noi che abbiamo seguito la drammatica vicenda ‘in diretta’ quel giorno, con la speranza che giungesse il lieto fine e non la morte.
Barbara ha vissuto momenti traumatici, ha avuto paura. Non potete negarci di essere sensibili!
In una società civile chi difende con tutto/a sé stesso/a la vita verrebbe PREMIATO e non denunciato!
Tutta la mia solidarietà a Barbara per quanto sta vivendo. Non sei sola!
La abbraccio e le ripeto che ogni periodo storico ha visto la presenza di persone che si sono distinte e che hanno cambiato le regole opponendosi alle ingiustizie col proprio coraggio, col proprio pensiero, col proprio corpo.
Anche il nostro oggi è fallibile e imperfetto, e noi siamo qui su questa terra a ricordare a chiunque (inclusa alla Legge) che gli altri esseri viventi devono avere il diritto di esistere, che non siamo NESSUNO per decidere quando debbano morire, e che la VIOLENZA non è mai la soluzione. Esattamente come i movimenti femministi quando il patriarcato era norma. Esattamente come i movimenti di uguaglianza fra razze quando era legale la schiavitù dei neri. Esattamente come i nostri avi si sono ribellati alla pena di morte, e a tante altre “legalità” immorali.
Barbara ha semplicemente difeso la vita.
Adesso aiutiamo lei a difendersi da queste istituzioni dal modus operandi anacronistico e specista.
Vi invito a farle arrivare un contributo economico per le spese legali che dovrà sostenere per difendersi.
IBAN IT66 F05034 24875 0000 0000 4231
PAY PAL rifugio.almalibre@gmail.com
Grazie infinite.

°°Processo ad Andrea Moscati di Vegano Stammi Lontano – Aggiornamenti°°
Pubblicato da Carmen Luciano
Con questo articolo intendo informarvi circa nuovi risvolti,
conseguenti allaprima udienza del processo del 5 marzo 2019.
Mi si chiede (direttamente dal legale dell’imputato) di rettificare che non è la pagina VEGANO STAMMI LONTANO ad essere stata rinviata a giudizio ma il suo cliente, nonché <<uno degli amministratori della pagina>>.
Penso che tutti abbiano ben compreso che è in corso un processo penale contro una persona fisica e non contro una pagina Facebook immateriale. Ma rettifico, preciso ed avverto più che volentieri.
Ho presentato denuncia querela contro Andrea Moscati, attualmente unico imputato, perché è l’amministratore della pagina VEGANO STAMMI LONTANO di cui sono riuscita a conoscere l’identità nel 2017. La mia denuncia querela, lo sottolineo, è stata sporta contro tutti gli amministratori della pagina e, se riuscissi a conoscere l’identità di altri, anche a loro verrebbe estesa. Differentemente da quanto scritto da qualche fan della suddetta pagina, la mia “denunziaquerelah” non è stata usata come carta igienica. Al contrario, ha determinato il rinvio a giudizio della persona indicata. E probabilmente ci sarebbero state più imputati in aula, lo scorso 5 marzo, se avessi indicato altri nomi.
Risalire all’identità dei numerosi admin non è semplicissimo, perché a differenza mia loro non ci mettono la faccia ma preferiscono agire da anonimi. Ma l’anonimato non dura per sempre.
Mi è stato inoltre chiesto di rimuovere il logo della pagina amministrata da Moscati, poiché registrata da quest’ultimo e sotto copyright dal marzo 2018. Lo rimuovo più che volentieri dai miei articoli: è ispirato ad una bruttissima foto che ironizza su un maialino morto, ed io non ho certamente alcun interesse per conferirgli ulteriore visibilità sul mio blog.
Ma passiamo ad altro.
Nei giorni scorsi l’avvocato di Moscati ha fatto pubblicare un comunicato sul sito internet di VEGANO STAMMI LONTANO. Ne sono venuta a conoscenza tramite la condivisione di esso avvenuta su diverse pagine Facebook a favore del veganismo. Dopo averne letto il contenuto mi preme spendere due parole in merito a due esternazioni. Nel comunicato si afferma che questo “non sarebbe uno scontro tra fazioni” ma uno di tipo personale, e che “RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO“. Esatto, questa frase è l’epilogo del comunicato scritto dal legale che assiste Moscati.
Per prima cosa, ritengo non veritiero quanto detto. Questo non è affatto uno scontro di tipo personale. Se non fosse stato per i miei ideali e per il mio impegno verso i diritti animali l’imputato ai quali i “vegani devono stare lontano” non si sarebbe mai imbattuto nella mia pagina né mi avrebbe conosciuta come persona ed attivista.
Sono stata attaccata per quanto porto avanti ogni giorno.
E non sono la sola.
In secondo luogo, con riferimento all’epilogo del comunicato, sono contenta di non essere difesa da un avvocato che utilizza il mio processo per farsi pubblicità a mie spese, e che arrivi a ritenere che in questo processo ci sia da ridere, o da ridere bene per ultimi.
Ribadisco ancora una volta che andrò avanti fino alla fine di questo processo, per il fortissimo ideale antispecista, circondata e supportata da tante persone che come me sono stanche di leggere e vedere squallida ironia su povere creature massacrata quotidianamente.
Carmen.

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