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°° Boom di vegani: tofu e seitan anche nelle macellerie °°

Che si possa vivere benissimo senza alimentarsi con i resti degli animali lo hanno ormai capito in molti.
In una società dove tutto ruota intorno al loro sfruttamento, le persone-esempio vegane in grado di affascinare ed incuriosire chi ancora non lo è sono sempre più numerose ed influenti. Io per prima, lo ammetto, in 14 anni di esperienza veg sono stata di aiuto a centinaia di persone intenzionate ad intraprendere uno stile di vita lontano da quello convenzionale, basato sul parassitismo nei confronti delle altre specie. Un esempio forte in grado di minare e di essere una minaccia per chi vede nelle altre specie qualcosa da cui trarre profitto.

Attraverso il passaparola e la continua diffusione del messaggio antispecista la società sta cambiando a ritmi sostenuti, quasi impressionanti.

Chi diceva che non ce l’avremmo fatta può iniziare a ricredersi… e ad adattarsi!.
Le cose stanno cambiando sul serio e tutto questo grazie solo e soltanto a chi si è fatto carico sulle proprie spalle del peso del cambiamento.
Un cambiamento non facile, se si pensa che è da apportare ad una forma mentis specista vergognosamente radicata da secoli nella collettività, ma nemmeno impossibile.

Il mercato della schiavitù e della macellazione animale sta subendo enormi colpi.
Giorno dopo giorno cala il numero di consumatori, quei consumatori che da ex ignari mangiatori di carcasse frollate hanno finalmente raggiunto un grado di consapevolezza tale da comprendere chi realmente portano in tavola.

Le domande si evolvono, diventano empatiche ed il rifiuto di acquistare corpi privati della loro vita nasce spontaneo.
Un numero ingente di realtà commerciali si sta adeguando alle richieste dei consumatori per evitare di chiudere. Rimangono in vita sul mercato solo coloro in grado di mutare facendo attenzione alle esigenze di chi compra.
Darwin direbbe che è la selezione naturale.

E così nel 2016 ci si può imbattere addirittura in macellerie che vendono alimenti preparati vegani o panini vegetariani.
Già, incredibile ma vero.
Botteghe-obitorio dove sono esposti animali sezionati e trasformati in “cibo” che offrono opzioni vegane!

Una dei tanti è sicuramente la macelleria Adriano a Genova Sturla.
I proprietari hanno pensato di apporre un cartello alla vetrina per informare i passanti ed i clienti della novità introdotta, ovvero preparati vegani: cous-cous, polpette di tofu con riso e spinaci, involtini ecc.

Foto scattate da Maria Cristina.

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Un altro esempio e la Macelleria Volpi: nonostante sullo sfondo del negozio vi siano zampe di maiale appese, sulla vetrina compaiono cartelli colorati che informano della presenza di panini per tutti.
Senza glutine, vegetariani, vegani.

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Foto: Tony Lamanna

C’è chi si inorridisce davanti a tali scelte, c’è chi grida all’incoerenza, c’è chi apprezza il gesto.

Personalmente, anche se non mi recherò mai ad acquistare alimenti vegetali da chi è coinvolto nell’uccisione degli animali, credo che questa novità sia qualcosa di positivo, una scintilla di cambiamento, un chiaro messaggio: non siamo lontani dalla totale abolizione della schiavitù animale.

 


 

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