Archivio mensile:luglio 2011

°° Sostieni ChiaraLaScura e vinci le sue magliette veg! °°

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Sulla Piattaforma Eppela.com ragazzi e ragazze possono mostrare agli utenti le proprie idee e progetti da realizzare. Quelli che riscuotono maggior successo possono essere finanziati economicamente, anche con piccole donazioni, per esser poi realizzati.

https://i0.wp.com/www.eppela.com/imgs/users/photos/c/h/chiaralascura/thumb-large.jpgChiaraLaScura è una simpatica ragazza animalista che disegna T-Shirts e accessori “veganizzandoli”. Io stessa ne ho comprata una alla Sagra Del Seitan! Cotone bio e personaggi buffissimi sono le caratteristiche delle sue creazioni.

Se vuoi vincere uno dei suoi oggetti, aiutala a rendere il suo progetto realtà: fai una piccola donazione. In base a quanto doni, più oggetti vinci!

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Per andare direttamente al sito clicca QUI =)

Aiutate Chiaralascura a crescere!

Chiaralascura è un’idea nata solo 9 mesi fa: è un progetto che mi ha salvata dalla crisi economica, da quella post laurea-master-stage e dalla voglia di fare qualcosa che mi piacesse davvero.

Ho deciso di fare qualcosa con tutti gli strani personaggi illustrati che popolavano i margini dei miei libri, i miei quaderni e i fogli svolazzanti della mia scrivania e di provare a farne un lavoro: quasi per gioco, un anno fa, ho iniziato a creare delle t-shirt e dei gadget, alcuni “militanti” (con messaggi vegan e animalisti) e altri puramente di fantasia e un po’ nonsense.

Accorgendomi di come questi oggetti spopolavano tra amici, colleghi e conoscenti ho deciso di buttarmi a capofitto in questo sogno facendomi conoscere tramite i social network e partecipando a mercati, fiere e festival: ormai sono tantissimi ad indossare con orgoglio le mie magliette, che sono tutte eco-sostenibili, stampate con colori a base d’acqua e privi di ftalati, certificate dalla FairWear foundation e, dove possibile, organiche.

Avendo iniziato da poco e senza nessun tipo di finanziamento non sono ovviamente riuscita a realizzare tutte le idee che avevo in mente, quindi mi sono rivolta a Eppela e a voi per cercare di far crescere il Chiaralascura.

Supportandomi mi aiuterete a produrre la mia nuova mini-collezione ad edizione limitata che comprenderà:

– la t-shirt job monster (il mostro del lavoro, uno spietato boss che mangia le anime dei suoi dipendenti) in quattro bellissimi colori;

– spille “Onigiri are people too” con tantissimi animaletti e personaggi in stile naif da collezionare;

– grembiuli da cucina con due diversi soggetti;

– t-shirt con il logo chiaralascura in vari colori.

Tutti i prodotti saranno organici, ecologici e fairtrade. I sostenitori avranno delle ricompense esclusive, dalle spille a edizione limitata fino all’intera collezione jobmonster o addirittura una maglietta pezzo unico solo per voi.

A questo indirizzo trovate le immagini di tutti i pezzi della mia futura collezione, che potrete avere in anteprima in cambio del vostro sostegno:

http://www.chiaralascura.it/content/6-eppela

Cosa aspettate? Aiutatemi a crescere e indossate anche voi Chiaralascura!

La mia pagina Facebook:
http://www.facebook.com/chiaralascura.it

Il mio profilo su Twitter:
http://twitter.com/#!/chiaralascura

Chi è Chiara???

  • chiaralascura

  • Mi chiamo Chiara, ho 30 anni e da circa un anno ho aperto un piccolo store di t-shirt in cotone organico, fairtrade ed ecologiche con messaggi vegan ma anche mostri e mostrilli . La mia idea è stata una via di fuga dalla crisi economica, da quella post laurea-master-stage e dai contratti a progetto. Mi sono detta: o ora o mai più, mi sono data da fare, ho utilizzato facebook, twitter, il blog e la mia personalità per sopperire alla mancanza di fondi e finanziamenti.
  • Sito:chiaralascura.blogspot.com
  • Invia una email

°° Passare dall’Alimentazione Vegetariana a quella Vegan °°

A Settembre (esattamente il 19) sono 9 anni dalla miscelta fatta a 12 anni di diventare vegetariana. Di tempo ne è passato. Sicuramente eliminare gli animali (quindi carne e pesce) dall’alimentazione è stato un passo in avanti nel progresso sia etico che fisico. Ho riscontrato molti benefici. Innanzitutto ho smesso di nutrirmi del corpo di quei poveri animali trasformati in cibo. Ma soprattutto, ho allontanato dal mio fisico patologie e problemi di salute (tipo diabete, colesterolo in eccesso ecc) legati all’alimentazione onnivora. Col passare del tempo però ho scoperto che essere vegetariani non basta.

Perchè non basta?

Perchè se pensate che smettendo di mangiare animali avete smesso di uccidere, vi sbagliate. Chi mangia i derivati animali spinge gli esseri vienti che li producono a vivere un’esistenza per niente dignitosa, sfruttati con la finalità di produrre oltre il loro possibile e  alla fine uccisi. Un esempio? Finchè le mucche verranno sfruttate per produrre latte, ci saranno sempre vitellini mandati al macello (ogni mucca viene ingravidata ogni anno, quindi se viene usata per 5 anni ci saranno 5 vitellini uccisi a soli 3 mesi), e la mucca stessa dopo la sua esistenza così breve fatta di sofferenze verrà macellata. Un altro esempio: se si continua a mangiare le uova, i pulcini maschi inutili negli allevamenti perchè non ovaioli verranno triturati vivi o comunque barbaramente uccisi.

Inoltre, pensare di sostituire la carne con uova e formaggi per assimilare proteine e ferro è un ragionamento sbagliato. I derivati animali potranno anche dare al corpo queste sostanze, ma sono fonte anche di grassi e colesterolo, dannosi alla salute.

La scelta migliore è quella di eliminare completamente dalla nostra dieta gli animali e i loro derivati, e sostituirli con alimenti proteici e privi di grassi di origne vegetale.

https://i0.wp.com/lipbalm-containers.com/wp-content/uploads/2011/06/vegan1.jpgCome si passa dll’alimentazione vegetariana a quella vegan?

Personalmente per me è stato un pò difficile, e questo perchè i derivati animali sono presenti quasi ovunque.Ho iniziato con l’eliminare poco alla volta tutti gli alimenti o preparati che contenevano latte/uova/formaggi. La difficoltà sta solo nell’individuare i cibi “out” e sostituirli con quelli vegan. Ci sono tantissimi marchi che vendono prodotti simili a quelli fatti con derivati animali ma senza la loro presenza tra gli ingredienti. Il sapore è molto simile, con la differenza che sono più buoni!

Maionese:

http://shop.ivegan.it/product_thumb.php?img=images/36032%20-%20Plamil%20Mayonnaise%20315g.jpg&w=81&h=120Il passaggio da quella fatta con le uova a quella egg-free è semplice, basta acquistare in erboristeria la mayonese vegan Plamil. 100 % vegetale arricchita con olio di semi e soya. Gusto eccezionale. Prodotta in uno stabilimento che utilizza macchinari ad energia rinnovabile e dove gli ingredienti animali non sono graditi. Insomma: il palato, la natura e le galline ringraziano!

Dolci:

https://i0.wp.com/farm4.static.flickr.com/3344/3522185452_2a63fee0e9.jpgCome ben sanno i vegan, i dolci “comuni” sono completamente out per l’alimentazione naturale, dato che non possono mai mancare burro, latte e uova. Ma niente panico! Anche i vegan hanno i loro dessert, e che dessert!!!! Esistono pasticcerie esclusivamente bio & veg dai dolci squisiti. Se volete farvi conquistare dalle dolcezze cruelty-free provate i capolavori culinari di Dolce Vegan

pasticceria di Firenze. Se per voi è troppo lontano da raggiungere, vi ricordo che anche nei supermercati potrete trovare dessert vegan. Un esempio: soya dessert ALPRO alla vaniglia e cioccolato . Oppure, create il vostro dolce in casa, con le ricette vegan che potrete trovare qui: http://www.vegan3000.info/ElencoRicette.asp?cat=DO

I Gelati:

https://i0.wp.com/www.valsoia.it/moduli/filemanager/file/498.jpgOrmai tantissime gelaterie hanno l’opzione del gelato di soya. Se però non riuscite a trovarne nessuna nei vostri paraggi, vi ricordo che esistono in vendita gelati vegetali nei più grandi supermercati. La Coop ha gelati vegetali nella linea “BeneSì”. Oppure, anche quelli della marca Valsoia o Kio Ene sono buoni. Li potrete trovare nella versione Doppio Gusto in vaschetta oppure nei pratici coni o stecchi.

 

I Formaggi:

https://i0.wp.com/profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/203523_171450709582518_1214154_n.jpgEsistono formaggi alle erbe,spezie , mozzarella di riso, sottilette ecc. fatti completamente con ingredienti vegetali. Al momento non sono presenti nei banchi frigo dei supermercati (come invece accade per il tofu al naturale) ma si possono acquistare durante manifestazioni vegan oppure su siti di vendita on-line di prodotti veg.

Su questi siti potrete trovare tutte le varietà:

http://www.lasveganshop.it     – www-ivegan.it

http://www.veganstore.com

Pizza:

Anche se la mozzarella è ovunque, non è impossibile mangiare pizza se si è vegan! Basta chiedere al cameriere di eliminarla dalla nostra portata, oppure scegliere una pizza alternativa. Almeno io, mi trovo benissimo con quella al pomodoro con patatine fritte & olive verdi oppure pomodoro & funghi =)

Latte & Yogurt:

https://i0.wp.com/www.infolatte.it/images/nuovi_latti_soia.jpgLe alternative vegan esistono e le trovate nei banchi frigo di quasi tutti i supermercati in Italia. Da provare il latte di soya al cioccolato o vaniglia (buonissimo per chi non riesce a guastarlo al naturale) o quello di mandorle (dolcissimo!). Gli yogurt in vendita sono della Valsoia e non sono male =) Esistono anche il latte di riso o avena,più leggeri e ottimi per preparare dolci.

 

https://i0.wp.com/www.cuisinevegan.com/wp-content/uploads/2010/07/stop-killing-animals.jpg

°° Etichette & Simboli:Come riconoscere ciò che è in similpelle ed evitare la pelle °°

Chi segue uno stile di vita Vegan non mangia gli animali né i loro derivati, quantomeno indossa i loro resti. Questo per questione di principio: possiamo esistere senza sfruttare gli altri.
Per individuare quindi, al momento dell’acquisto, scarpe, borse e indumenti non fatti in pelle dobbiamo conoscere il significato dei simboli applicati sulle confezioni.


Quelli che vedete sopra riportati sono i principali simboli usati per indicare il materiale con il quale è fatto l’accessorio o la calzatura che stiamo per comprare.

Gli ultimi due simboli sono i materiali da preferire.
Può capitare anche che le scarpe in similpelle abbiano doppio simbolo, ovvero quello del cuoio (a sinistra) e il rombo (a destra) uno accanto all’altro.
Ciò significa che il materiale è in finta pelle.

In caso non ci fosse il simbolo sulla confezione (anomalo), per rendersi conto se è vera pelle o no basta toccare il materiale o sentirne l’odore.
La vera pelle ha un odore tipico conciario (per niente piacevole, let me judge it!) mentre la finta pelle si vede e  si sente al tatto che è sintetica.
Non ha quei mini puntini che caratterizzano la pelle animale (i pori, o dove vi erano i peli).

A mio parere gli oggetti e gli accessori in similpelle durano di più e si sciupano meno.
La vera pelle è più esposta al rischio di perdita di colore ed in più se si macchia è molto difficile da pulire. La pelle vera poi è l’avanzo di una vita uccisa e che quindi non merita di essere acquistata. Dal punto di vista ecologico e d’impatto ambientale, la pelle vera inquina più del similpelle. Avete idea dei rifiuti prodotti ogni anno dal settore conciario?

Da anni non acquisto più abbigliamento, calzature ed accessori fatti con materiali di origine animale. Ho regalato le vecchie scarpe in pelle con la richiesta di non comprarne altre simili e, piano piano, ho rifatto il mio guardaroba rendendolo cruelty free al 100%.

Trovare ed acquistare accessori in similpelle non è difficile e non è più costoso.
Ci sono tantissimi siti dove poter fare tranquillamente shopping senza finanziare l’uccisione degli animali.
I brand di calzature che ultimamente ho finanziato con le mie scelte sono Francesco Milano e Skechers. Trovate tante opzioni vegan sul sito www.zalando.it  .

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