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°°Il Manifesto Contro La Caccia che Indigna Gli Ipocriti°°

Da qualche tempo è cominciata la campagna di affissioni dei manifesti contro la caccia, promossa da LAC e LEAL, due conosciutissime e attive associazioni animaliste.
I maxi manifesti, comparsi in svariate città in Italia, mostrano due mani insanguinate con accanto il pensiero di Groucho Marx: “la caccia sarebbe uno sport più interessante se anche gli animali avessero il fucile“.
Tali affissioni, regolarmente autorizzate previo pagamento, non sono piaciute ai disseminatori di morte animale e ai loro sostenitori, tanto da generare critiche e contrattacchi, finiti poi sui social.
La pagina facebook Caccia & Dintorni per esempio ha dato spazio ad un impavido ragazzo, che con coraggio e prodezza ha sfidato il manifesto ribadendo la sua posizione. Nero su azzurro. Un eroismo del genere non si vedeva dai tempi di Beowulf.

Sempre sulla solita pagina è comparsa poi una nuova foto del manifesto affisso a Brescia, definito “choc” dagli anonimi amministratori, che oltre a non comprendere l’importanza della vita degli animali devono aver compreso poco anche le basi della grammatica italiana.

Sono stati tantissimi poi i commenti che sono andati creandosi sotto questi post: parole di sdegno, indignazione e rimprovero nei confronti di un’immagine e di parole che non sarebbero dovute mai essere affisse pubblicamente per decoro. E per proteggere pure i bambini.
Già, Gesù, i bambini.


Sui bambini ci sarebbe molto, moltissimo da dire.
Cresciuti a scarsa consapevolezza e alimentati di specismo, vengono spesso iniziati alla violenza e al distacco emotivo nei confronti delle altre forme di vita. E’ quello che accade, purtroppo, a tanti figli di cacciatori portati a seguire le orme paterne.
Non dovrebbe indignare l’idea che una foto di mani sporche di sangue impressioni i bambini.
Dovrebbe indignare piuttosto l’idea che dei bambini si macchino sul serio le mani di sangue innocente.

Mentre i cacciatori armati di fucili ogni anno colpiscono e trafiggono i corpi di esseri indifesi calpestando vite e proprietà private, LAC & LEAL con semplici parole hanno centrato la loro malafede e la loro ipocrisia.
Chi crede che la caccia sia una pratica giusta e corretta, solo poiché legale, ha ancora molto da imparare.
Il pensiero di Groucho Marx afferma il giusto: se nella caccia pure gli animali avessero le armi sarebbe tutto molto più interessante. E sono convinta, inoltre, che il numero di cacciatori si ridurrebbe drasticamente fino ad estinguersi nel giro di breve tempo, perché gli animali farebbero finire questa usanza macabra che va avanti fin da troppo.
Ma sfortunatamente gli animali non possono imbracciare un fucile per difendersi.
Possono solo scappare, correre più veloce che possono, sentire il cuore esplodere dalla paura e finire feriti da tagliole, colpi di arma da fuoco e frecce.
Un vero massacro di cui spero tanto la natura chieda presto il conto a chi pensa che pagando l’abilitazione venatoria si acquisisca di diritto l’arbitrio di vita e morte degli animali.
Fino a quando verranno prodotte armi,
fino a quando i soldi e i voti elettorali varranno più del diritto ad esistere,
fino a quando sarà concesso spargere terrore, paura e morte nei boschi,
fino a quando la bramosia di togliere la vita agli animali non verrà riconosciuta come disturbo psichico,
continueremo ad esternare il nostro dissenso,
e ad opporci in ogni modo al massacro ingiustificato di esistenze.
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