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°°Una Lezione di Etica e Veganismo all’Istituto Salvetti di Massa°°
Martedì 30 Aprile 2019 la mia collega antispecista Claudia Corsini ed io abbiamo tenuto presso l’Istituto Salvetti di Massa una lezione di etica e veganismo.
Entrambe crediamo molto nell’educazione e nella diffusione di un messaggio di sensibilità condiviso con le nuove generazioni, pertanto è stato un vero onore poterci attivare creando questo evento.
L’incontro con i ragazzi e le ragazze della classe 4B ha avuto luogo grazie alla professoressa Patrizia Bianchi, docente di Scienze Motorie sensibile e interessata ai diritti animali, e alla collaborazione della professoressa di Diritto Cristina Nicolai che ha gentilmente concesso la sua ora.
La lezione speciale sui diritti animali si è aperta con il coinvolgimento degli studenti. Abbiamo chiesto loro di scrivere su un foglio a cosa associassero il termine VEGAN (ormai molto diffuso e noto) e di scrivere una domanda in caso di curiosità su questo stile di vita a loro poco conosciuto.
I risultati di tale esperimento sono stati molto interessanti.
Il termine Vegan è stato associato a:
– verdure
– animalisti
– verde
– uno stile di vita nella quale ci si nutre solo di vegetali escludendo ogni derivato animale
– persone che non mangiano carne
– persone che non mangiano derivati animali
– non mangiare roba buona
– non mangiare facendo male a qualcuno
Una delle studentesse ha invece affermato di non sapere nulla sul veganismo e di voler conoscere chi fossero le persone vegane. Questa curiosità ha portato me a spiegare l’origine del neologismo Vegan (processo di mid-clipping del termine “Veg|etari|an“, coniato da Donald Watson per indicare la nuova società fondata nel 1944) e Claudia ad esporre un’introduzione alla filosofia di vita vegan.
Si è parlato di impatto ambientale, dello spreco di risorse idriche, del suolo e di quelle alimentari per la produzione di carne, e soprattutto è stato affrontato il discorso etico collegato all’antispecismo che si oppone alla visione antropocentrica tipica umana.
L’introduzione di Claudia ha visto la partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse, che hanno fatto molte domande su quanto stavano ascoltando probabilmente per la prima volta. Con molto entusiasmo abbiamo risposto alle curiosità del nostro giovane pubblico fornendo informazioni sulla base delle nostre conoscenze e su quella delle nostre esperienze personali.
Sempre con il contributo attivo dei ragazzi, abbiamo creato alla lavagna un grafico per scoprire quali realtà commerciali subirebbero un grave danno economico se di punto in bianco gli animali sparissero dalla terra.
Grazie allo schema gli studenti hanno potuto realizzare che gli animali non sono sfruttati solo per fini alimentari (allevamenti, macellazione, vendita diretta), ma che sulla loro pelle si ergono moda (pellicceria, pelletteria), medicina e cosmesi (test), intrattenimento (circhi, zoo, delfinari, corse), caccia, pesca, bracconaggio, mondo delle scommesse, gioco d’azzardo, zoomafia, zooerastia ecc.
Nel suggerire cosmetici, make up e abbigliamento come realtà crudele per gli animali alcune ragazze guardando il nostro trucco e il nostro abbigliamento ci hanno fatto notare che se non è giusto mangiare animali non lo è nemmeno indossarli.
Siamo rimaste molto stupite da questa attenzione in dettagli che potevano passare inosservati, ma soprattutto sono rimaste anche loro stupite nel sentire che nulla di quanto avevamo indosso fosse di origine animale. Pure il maquillage era cruelty free.
Collegandoci ai test su animali abbiamo svelato la nostra sorpresa presente lì con noi: i profumatissimi e graziosi omaggi firmati L’Erbolario, azienda italiana da anni schierata a fianco di LAV in favore di test alternativi. Un marchio leader di cosmesi vegetale che dimostra come la bellezza possa essere valorizzata con piante, frutti e fiori.
La lezione sui diritti animali è terminata con la proiezione del documentario Meat The Truth in versione ridotta (versione completa visibile QUI)
Consapevoli di aver trattato un argomento vastissimo in poco tempo (solo due ore e mezzo, ma davvero intense) con questo articolo colgo l’occasione per riportare e rispondere alle domande dei ragazzi scritte sui fogli distribuiti a inizio lezione.
Come si riesce a non mangiare la carne?
Beh la domanda potrebbe essere inversa. Come si riesce a mangiare carne?
Mangiare carne è frutto di un’abitudine basata su una costruzione sociale e culturale. Non mangiare carne significa allontanarsi da uno stile di vita preimpostato dove spesso (per non dire sempre) non ci si domanda nemmeno se sia giusto, corretto, morale o salutare. L’emulazione umana porta anche a questo, ossia a credere che vada bene ciò che viviamo, ciò che ci fanno vivere, e quindi anche a convincerci che gli animali si ammazzano e si mangiano. All’inizio sembra difficile smettere di alimentarsi in un certo modo. Col passare del tempo anche le papille gustative si sbarazzano di quelli che chiamavamo “sapori” (pensate, ciò che ritenevo buonissimo oggi mi crea disgusto).
Da quanto tempo siete vegane?
Claudia ed io siamo vegane da anni. Personalmente ho eliminato i derivati animali a 21 anni, ma per i 9 anni precedenti alla mia scelta vegan sono stata vegetariana, diventandolo all’età di 12 per motivi etici.
Le proteine e il ferro da dove le prendete?
Ferro e proteine sono presenti in tante varietà di vegetali. Non tutti sanno, per esempio, che i legumi sono ricchissimi di proteine (come la soia, o le lenticchie) e che il ferro non è contenuto solo negli spinaci ma anche in tanti semi e frutta secca.
Come abbiamo spiegato nella lezione, non è di nostra competenza l’ambito alimentare-nutrizionale, ma possiamo indirizzarvi verso letture scientifiche di persone competenti.
In particolar modo vi consiglio la lettura del libro °°La Mia Famiglia Mangia Green – Silvia Goggi°°.
Non mangiate carne e derivati, ma usate i cosmetici testati su di loro e i vestiti fatti con le loro pelli?!
La filosofia di vita vegan si allontana da ogni forma di sfruttamento. Gli animali dunque non sono né cibo, né vestiario e nemmeno strumento da laboratorio per test.
I vestiti e gli accessori che avevamo erano in cotone, fibre vegetali e materiale sintetico per quanto riguarda scarpe e borse.
Per scoprire come riconoscere il similpelle ed evitare la pelle animale potete consultare questo mio articolo cliccando QUI.
Dove le prendete le proteine?
Da fonti vegetali, quali legumi, cereali, frutta secca, semi e noci.
Personalmente assumo circa 58 g di proteine al giorno.
Mi baso su pareri medici vegan. Per ulteriori informazioni scientifiche si può consultare il sito internet ScienzaVegetariana.it.
Quali sono i sostituti vegetali e non che sostituiscono i principi nutritivi della carne? E sono validi?
So che vige ancora lo stereotipo carne=alimento necessario, ma questa è una costruzione mentale, culturale e sociale. Molte letture scientifiche mi hanno insegnato che sono importanti i principi nutritivi. In modo quotidiano dobbiamo introdurre attraverso il cibo vitamine, proteine, carboidrati, grassi, zuccheri & co necessari per il corretto funzionamento del nostro organismo. Un’alimentazione totalmente vegetale e ben bilanciata è perfetta per ogni fase della vita, dallo svezzamento alla terza età.
Lo dice la scienza.
Ma se vi pungono le zanzare le ammazzate?
Personalmente le zanzare non le ammazzo. Non ammazzo nessun essere vivente in modo volontario ed intenzionale. Mi è successo di grattarmi e ritrovare una zanzara morta sotto le unghie, e la cosa non mi è piaciuta per niente.
Alla fine questi insetti prelevano una minuscola gocciolina per portare avanti la gestazione (a quanto so, solo le femmine necessitano di sangue). Preferisco proteggere la mia pelle e quella degli animali in casa dalle punture usando metodi naturali per allontanarle (trovate qualche consiglio QUI). E non parlo di imbarazzanti racchette fulmina-zanzare che trovo davvero deplorevoli, ma di lozioni e diffusori di fragranze vegetali che allontanano questi insettini.
Paradossalmente la gente vede il male nelle zanzare quando poi se andiamo a vedere cosa combiniamo noi agli animali…
Come riescono i vegani a non mangiare carne?
Ci riusciamo perché ci siamo informati di come gli animali vengono detenuti, trasportati, sfruttati e macellati. Ci riusciamo perché li amiamo e rispettiamo il loro diritto di esistere tanto quanto rispettiamo la nostra vita.
Siamo consapevoli che non abbiamo bisogno di negare l’esistenza a dei cuccioli o a delle femmine ridotte a macchine-fattrici per vivere.
Sono legali gli allevamenti intensivi?
Assolutamente sì. E’ gli allevamenti intensivi costituiscono la maggioranza degli allevamenti in tutto il mondo.
Non tutto ciò che è legale è morale. La storia umana mostra come ingiustizie legalizzate un tempo siano oggi abomini superati. Speriamo che presto anche ammazzare le altre specie diventi per la collettività ciò che oggi è già un crimine per noi.
La lezione in questo istituto è stata una bellissima esperienza. E’ stato bellissimo vedere l’interesse dei ragazzi che ci hanno fatto tante domande prendendo appunti su quanto abbiamo illustrato.
Ringraziamenti
Ringraziamo la professoressa Patrizia Bianchi per la sua disponibilità, il dirigente scolastico per averci gentilmente accolte con la nostra lezione innovativa, Edizioni Sonda per le riviste vegan, Progetto Vivere Vegan Onlus per gli opuscoli e i titolari di Erbolario per aver contribuito attivamente fornendoci apprezzatissimi omaggi da distribuire agli studenti.
Sei studente e vorresti una lezione sui diritti animali nella tua scuola?
Sei un/a docente sensibile ai diritti animali e vorresti proporre un’esperienza simile ai tuoi studenti?
Contattami all’indirizzo info@carmenluciano.com
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