Archivio mensile:marzo 2021

°°Ricostruisce il Guscio delle Lumaca Schiacciata per Sbaglio: il Nobile Gesto di Elena°°

A volte capita, purtroppo, di imbattersi in lumache dal guscio schiacciato da passanti disattenti, soprattutto nei giorni di pioggia in cui questi animali si spostano, favoriti dall’umidità del suolo.
Raramente poi, e ciò è miracoloso, capita che queste creature ferite vengano raccolte e amorevolmente accudite.
Se anche voi pensavate che le lumache col guscio rotto fossero destinate a una morte certa, vi do una bella notizia: non sempre è così!
Il modo per curarle e dare loro una seconda opportunità, magari lontano dai piedi della gente, esiste eccome.

Ce lo spiega Elena Ceppatelli, attivista animalista, che ha personalmente seguito le cure di una lumaca che ha schiacciato senza volerlo.

«Non sono ancora espertissima perché mi sono cimentata solo quando ho trovato la prima chiocciola (ahimè schiacciata proprio da me). Avevo letto un articolo sul recupero delle chiocciole e lo avevo salvato perché mi è sempre dispiaciuto non poterle aiutare. Ero sicura avrebbe fatto comodo».

Le prime cure per il guscio rotto – Foto di Elena Ceppatelli

«Per poter aiutare le lumache con il guscio rotto è essenziale che non siano danneggiati gli organi ma solamente il guscio» spiega Elena. Per aiutarvi a scoprire meglio dove sono collocati gli organi interni, allego questo schema.

Respirazione nei molluschi - Biologia marina del Mediterraneo



«Il primo passo è togliere i piccoli frammenti di guscio che potrebbero procurare ferite;
una volta che la “ferita” è pulita si può fasciare. Come fasciatura si utilizza la pellicola che si forma facendo bollire un uovo di gallina, tra guscio e uovo stesso. È molto importante controllare che non si crei muffa sotto la fasciatura (prendono l’aspetto di macchioline verdi) e nel caso la fasciatura deve essere sostituita.
Con tempo e pazienza la pellicola aderirà al nuovo guscio che si andrà a formare e ne diventerà parte integrante. Bisogna avere molta pazienza perché le lumache spesso e volentieri mangiano la fasciatura, che andrà così ricostruita nuovamente»

La riparazione graduale del guscio – Foto di Elena Ceppatelli




Ambiente
«La chiocciola ha bisogno di un ambiente umido. Ideale un box di plastica con fori, se presente il coperchio, o con chiusura, se scatola prima di tappo. Io ho utilizzato vecchie calze perché permettono sia il passaggio della luce che dell’acqua e sono traspiranti. Sul fondo nessun tipo di terra (potrebbe entrare nella ferita) ma solamente carta assorbente inumidita (importante che sia bianca senza coloranti, potrebbero ingerirli).
Con un semplice spruzzino possiamo mantenere il box sempre alla giusta umidità durante la giornata (2-3 vaporizzazioni al giorno). E’ poi importantissima una fonte di calcio: un guscio d’uovo triturato finemente deve essere sempre messo a disposizione. E’ necessario lasciare anche un contenitore con un po’ di acqua (possono essere usati anche i tappi dei barattoli). Si possono aggiungere arricchimenti ambientali su cui possono muoversi o nascondersi, per esempio dei sassi. Essendo abituate alle temperature esterne non vanno lasciate vicino a fonti di calore (inizierebbero a fare bolle perché in condizione sfavorevole) e neanche in ambiente estremamente freddo»

Il giaciglio iniziale – Foto di Elena Ceppatelli



«Una volta che il guscio sarà completamente guarito e chiuso si può sostituire la carta assorbente inumidita con la terra. Si può inserire del terriccio senza fertilizzanti e additivi. Io ho optato per la fibra di cocco, adatta anche ad altri animali»

L’aggiunta del terriccio come base – Foto di Elena Ceppatelli



Cibo
E’ importante nutrire le lumache. Io ho seguito una scheda che mi è stata utilissima in caso di dubbi. Per la mia piccola assistita ho utilizzato principalmente insalate varie, zucchini, carote (sbollentate perché dure) e frutta varia.

I cibi adatti per le chiocciole/lumache


Importantissimo: se il recupero avviene in inverno non potranno essere liberate fino a primavera.
Curiosità: fanno le bolle quando le tocchi? Tranquill*, ti stanno semplicemente odiando e allontanando 🤣❤

Una bellissima storia di altruismo interspecie che ho voluto condividere con voi, con la speranza che possa essere uno stimolo per chiunque voglia cimentarsi in questi piccoli salvataggi.
Ringrazio moltissimo Elena Ceppatelli per questa sua testimonianza-guida.

Suggerisco inoltre che per un eventuale recupero si possono utilizzare le uova naturalmente deposte delle galline da compagnia di privati oppure quelle di galline ospiti di santuari e rifugi: il concreto aiuto così non andrà sostenere lo sfruttamento degli animali allevati.


Al prossimo articolo!

Carmen

°°[Montecalvoli] Sindaco dalla Parte degli Animali: Caccia al Killer di Gatti°°

Aggiornamenti sulla triste vicenda dell’uccisione di Cenere e un secondo gatto nella frazione di Montecalvoli.

Ieri la notizia della morte del felino è stata condivisa massicciamente sui social network. Le persone indignate da tale gesto incivile sono state tantissime, così come le email inviate agli indirizzi del Comune di Santa Maria a Monte, di cui fa parte la frazione Montecalvoli dove è avvenuto il fatto.

Dopo qualche ora dall’invio delle nostre richieste d’intervento, il Sindaco Ilaria Parrella ha pubblicato quanto segue sulla sua pagina ufficiale Facebook:


Il Sindaco ha così preso le distanze da tale gesto, condannandolo moralmente, ed invitando chiunque abbia informazioni a rivolgersi alla Polizia Municipale per telefono o email.

0572 61680
poliziamunicipale@comune.santamariaamonte.pi.it

Spero che chi è arrivato a tanto sappia che l’intera comunità è alla ricerca della sua identità, e che presto venga individuato e punito per il suo gesto ignobile.

Invito inoltre le persone civili e sensibili, in tutta Italia, a sbarazzarsi di armi a pallini in caso un parente ne sia in possesso, e fare in modo che esse non vengano acquistate. Sono fin troppi gli animali che perdono la vita a causa di questi strumenti che non dovrebbero esistere.


Questa che segue è un’altra delle tante segnalazioni che mi sono giunte dopo aver dato eco alla triste notizia di Cenere. Il numero di vittime non si conta.

«Venerdì scorso ho trovato un piccione che si nascondeva sotto una panchina. Il veterinario gli ha tolto un pallino da un’ala. Non potrà più volare a causa della frattura riportata. Resterà con me, ma resta il fatto che qualcuno per puro divertimento lo ha impallinato togliendoli il diritto di volare libero».



Carmen

°°E’ Morto Cenere, il Gatto Colpito da un’Arma a Pallini°°

Non ce l’ha fatta il secondo gatto colpito da un’ignoto in possesso di un’arma a pallini.
Anche Cenere è morto dopo giorni di sofferenza.
Come vi avevo raccontato in un articolo precedente, il felino era tornato a casa in condizioni disperate.
Dal veterinario l’agghiacciante scoperta: un pallino vicino al cuore. Troppo piccolo il corpo estraneo per intervenire con un’operazione. A nulla sono valse le cure iniziate e portate avanti nell’ambulatorio veterinario che lo ospitava.

L’annuncio della morte del povero animale giunge dal profilo di Debora N, che da anni lo teneva con sé come membro della sua famiglia.

«Il mio bellissimo Cenere non c’è più, è morto! Volevo nuovamente ringraziarvi per tutto l’affetto e l’appoggio di questi giorni. Avrei voluto scrivere diversamente.. Non ho più parole per descrivere il nostro dolore»

Con due gatti morti a seguito delle ferite, e una denuncia contro ignoti, ho sentito la necessità di scrivere al Comune di Santa Maria a Monte, del quale Montecalvoli è frazione.
Urge infatti che qualcuno di competenza intervenga a far luce su questo triste fatto. Serve che l’identità di chi si arma per ferire e arrecare dolore gratuito abbia un nome e un cognome. Servono pene severe, affinché nessuno osi emulare tali gesti, e che l’autore riceva supporto psicologico per imparare nuovamente a integrarsi nella società.

Potete unirvi anche voi, scrivendo un messaggio al Comune di Santa Maria a Monte ai seguenti indirizzi:
urp@comune.santamariaamonte.pi.it
info@comune.santamariaamonte.pi.it

Gentile Comune di Santa Maria a Monte,
apprendo con enorme dispiacere e indignazione dagli articoli del blog Think Green – Live Vegan – Love Animals della blogger Carmen Luciano che nella frazione di Montecalvoli il 9 marzo scorso sono stati feriti due gatti con un’arma a pallini. Entrambi gli animali, amatissimi dalle famiglie che li avevano con loro, sono morti. Il primo è deceduto nel giro di poche ore, il secondo (di nome Cenere) si è spento nell’ambulatorio veterinario dove era stato portato in condizioni disperate. Il grave fatto è stato riportato anche da un quotidiano.
Nessuno dovrebbe mai rientrare a casa ferito gravemente e lottare fra la vita e la morte.
Scrivo questo messaggio per esortarvi ad interessarvi a questa vicenda accaduta in un’area di vostra competenza.
E’ evidente che qualche cittadino, e Montecalvoli ne conta poche migliaia, si stia divertendo con la vita altrui in pieno centro abitato. Mi unisco alle richieste che vi stanno giungendo affinché si faccia luce sull’accaduto e si scopra l’autore di questi gesti ignobili. Chi impugna un’arma per ferire senza alcun motivo delle creature indifese merita di essere punito per il gesto, e aiutato psicologicamente a superare atteggiamenti incivili che potrebbero un giorno essere dannosi anche per le persone.

Distinti saluti.

Nome, Cognome, Città



Ringrazio già da ora tutte le persone che vorranno unirsi all’invio di un messaggio al Comune di Santa Maria a Monte.
Un abbraccio colmo di affetto a Debora N. e alla sua famiglia, che in questi giorni stanno vivendo momenti di drammatico sconforto e sofferenza a causa della disumanità altrui.

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