Archivi giornalieri: 21 marzo 2024
In Risposta al Sindaco di Sulmona: L’Assoggettamento Animale Deve Finire
Care lettrici e cari lettori,
vi informo che l’iniziativa intrapresa ieri, mercoledì 20 marzo, in collaborazione con Martina di Piccioni Paralimpici per dire NO al lancio delle colombe in occasione della “Madonna che Scappa in Piazza” a Sulmona ha smosso decisamente gli animi.

Sono state tante le e-mail di protesta, inviate da persone sensibili ai diritti animali, indirizzate sia alla segreteria del Sindaco che alla Confraternita di Santa Maria di Loreto.
Pur non avendo ricevuto risposta privata ai nostri messaggi di posta elettronica (a parte la notifica di avvenuta registrazione protocollo della mail), la posizione del Sindaco Gianfranco Di Piero si è appresa mediante articoli di giornale, come quello pubblicato da ANSA nel pomeriggio di ieri.
ANSA riporta che per il primo cittadino “le colombe sono innanzitutto un simbolo di pace per la liturgia pasquale e fanno parte di un rituale che ha un carattere identitario per la comunità. In ogni caso i volatili, dopo essere stati liberati, tornano a casa, nella voliera. Non vengono esposti a rischi di morte. Non abbiamo mai ricevuto segnalazioni diverse nei decenni”
Dall’articolo pubblicato da Il Germe, si apprende inoltre che il suddetto avrebbe esternato quanto segue: “singolare che si ipotizzi un maltrattamento per animali che vengono liberati. Vorrei sapere se le tante persone che stanno riempendo la nostra casella di posta elettronica, ad esempio, mangeranno l’agnello a Pasqua, quello sì sacrificato”.
Viste le risposte alla nostra campagna di sensibilizzazione contro l’uso degli animali, è doveroso rispondere pubblicamente a quanto è stato diffuso mediaticamente.
Assieme a Martina, sono state messe in evidenza delle criticità reali alle quali vanno incontro gli animali allevati, abituati a essere alimentati dagli esseri umani, che si ritrovano all’improvviso immessi in un ambiente che non conoscono e nel quale non sanno dove procacciarsi il cibo.
Come spiega l’associazione Oipa, che condanna moralmente il lancio delle colombe e che si sta opponendo a quello tradizionale che va in scena a Modica (RG), “è un reato l’abbandono di animali che hanno acquisito le abitudini della cattività. L’art. 727 del Codice Penale prevede che: “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 euro a 10.000 euro“.
Purtroppo la triste usanza di liberare colombe non è in voga solo a Sulmona o a Modica per fine culturale-religioso, ma anche nel resto d’Italia per altro tipo di cerimonie.
La discutibile ‘bellezza’ di vedere delle meravigliose creature volare qualche istante in occasione di eventi e feste, anche quelle private, può costare la vita agli animali coinvolti.
Negli articoli diffusi in rete si parla di colombe che una volta fatte volare “dopo al massimo due giorni tornano da sole alla piccionaia privata nella quale sono allevate“. Piccionaia, ossia luogo di detenzione, definito bucolicamente addirittura “casa”.
Viene dunque da domandarsi, e da domandare al Sindaco e alla Confraternita che organizza questo evento, se gli animali abbiano un anello identificativo di riconoscimento alle zampe, se vi siano persone addette a controllare il loro effettivo rientro alla piccionaia e se gli animali facciano realmente, tutti assieme e nessuno escluso, rientro alla struttura.
Viene anche da chiedersi se questi animali siano allevati col solo scopo di essere usati come decori viventi per le varie cerimonie attuate ogni anno, o se il destino che viene imposto loro prevede anche la morte e il consumo dei loro corpi da parte, magari, di esseri umani che si ‘commuovono’ nel vederli volare dietro a una statua fatta scappare.
Al di là di queste domande, ciò che realmente conta e che vogliamo trasmettere all’amministrazione e alla Confraternita è che il focus deve essere mantenuto sul messaggio principale della nostra campagna di sensibilizzazione: gli animali non hanno religione e non devono essere usati.
Per secoli sono stati assoggettati per rituali dal fine identitario per la comunità, ma non è forse arrivato il momento di smetterla con queste pratiche di subordinazione e intraprendere la vera via del rispetto per le altre creature?
Condanniamo moralmente ogni tipo di allevamento, in quanto è mero assoggettamento animale alle volontà umane che oltraggia la spontaneità della natura e del suo ciclo vitale. Troviamo inaccettabile, nel 2024, che ancora si intendano le altre specie come creature dalle quali pretendere qualcosa, da piegare a un volere antropocentrico.
Pertanto rassicuriamo il primo cittadino sul tema dell’agnello pasquale: sulle tavole di chi ha inviato una mail di dissenso non finirà alcuna creatura innocente, in quanto i/le mittenti sono persone che ogni giorno non mangiano, digeriscono né defecano la sacra esistenza degli esseri senzienti che arricchiscono con la loro presenza questo pianeta che ospita anche noi.
Nessun animale fa nascere degli esseri umani per tenerli confinati in spazi delineati, e per usarli a piacimento. Nessun animale coinvolge la nostra specie per rituali, culti, tradizioni e usanze.
Triste che la nostra specie, che ostenta così tanta intelligenza, non abbia ancora preso il buon esempio da loro.
Continuiamo a chiedere a gran voce che durante la celebrazione della “Madonna che Scappa in Piazza” si smetta di utilizzare gli animali, poiché è doveroso rispettare il loro diritto alla libertà.
Carmen Luciano
Per chi non lo avesse ancora fatto, e desiderasse inviare una mail di dissenso:
Oggetto: BASTA ALL’UTILIZZO DI ANIMALI PER LA “MADONNA CHE SCAPPA”
Testo dell’email da inviare:
Gentile Sindaco Gianfranco Di Piero
Gentile Confraternita di Santa Maria di Loreto
invio questa e-mail per unirmi alla richiesta mossa da tante cittadine e tanti cittadini di interrompere la tradizionale usanza del lancio delle colombe durante la cerimonia de “la Madonna che scappa”.
Che siano animali allevati, che ritornino alla voliera, poco importa: condanniamo moralmente ogni forma di allevamento animale, che piega le altre creature al volontà antropocentriche umane.
Vi chiediamo di organizzare i festeggiamenti del vostro culto senza tirare in ballo gli animali, che per natura non hanno religione e che non dovrebbero essere coinvolti in nessun modo in eventi organizzati dalla nostra società e dalla nostra cultura.
Distinti saluti
Nome, Cognome, Città
Da inviare a:
info@confraternitasmdiloreto.it
gabinettodelsindaco@comune.sulmona.aq.it
Aggiornamento delle 18.00, 21.03.2024
Come spesso accade quando si difende la vita degli animali, qualcuno ha avuto il cattivo gusto di fare ironia sulla nobile attività di volontariato di Martina • Piccioni Paralimpici, definendo “idiozia” il dare voce alle altre specie e facendo battute a doppio senso.
È il caso di dire stendiamo un velo pietoso.














Devi effettuare l'accesso per postare un commento.