Archivi Blog

°° “Il Tirreno” : Quotidiano dal giornalista Specista? °°

Circa un anno fa l’indirizzo del mio blog Il Mondo degli Animali era stato citato in un articolo non firmato (ovviamente, mai metterci la faccia) in data 29 Giugno 2011 che alludeva al post che ho scritto personalmente  per criticare la Sagra della Pappardella alla Lepre organizzata dall’Avis che si tiene ogni anno nel periodo di Luglio a Staffoli ( frazione di Santa Croce sull’Arno, Pisa). La prima cosa che noto è il titolo ” a sberleffo” che canta << Anche il sugo di lepre resta indigesto agli animalisti >>. Prima premessa : Perchè generalizzare? Perchè far capire ai lettori che gli animalisti hanno contestato , quando sono stata IO a scrivere il post? Questo lascia alludere a quanto si sia voluta screditare la figura dell’amante degli animali stessa. Cosa che IO non ho ricambiato con la figura dell’ente, poichè ho indirizzato la critica ALL’AVIS DI STAFFOLI che ha organizzato la sagra e non all’Avis in generale.Gli animalisti sono stati inquadrati ovviamente come “guastafeste” che non hanno compreso l’evento benefico. Quelli che appena vedono un animale morto iniziano a frignare. Quelli che ostacolano la libera alimentazione altrui perchè devono “tutelare animali che nascono per essere mangiati comunque”.
Insomma, questo è stato l’articolo del Tirreno in risposta.
Ma… cosa spunta qualche tempo dopo, in data 18 agosto 2011 nel web?
Un’altro articolo sugli animalisti e il sugo!!!
Stavolta intitolato un pò nostalgicamente o un pò a presa di culo << Alla festa dell’Avis rimase indigesto il sugo di lepre >>. All’interno dell’articolo viene nuovamente spiattellato il contenuto in sunto del precedente, ma con una variante finale: “E gli animalisti che minacciavano contestazioni sul posto, non si sono mai fatti vedere a Staffoli” firmato L.G.
Stavolta una firma, finalmente!!
Questo carissimo “L.G”  forse non ha ben capito che nessuno ha mai minacciato la sagra promettendo una capatina animalista in loco con correlata manifestazione a fine di protesta. Intanto però, ha fatto capire ai lettori che “gli animalisti” (ripeto, in questo caso IO!!!) hanno sollevato solo un polverone per poi abbassare subito le orecchie.
Potevano bastare 2 articoli di derisione tra le righe sugli animalisti?
Eh no!!
Ecco che spunta sul quotidiano internet un articolo contro gli animalisti che a San Miniato (Pi) hanno inviato decine di mail per chiedere la sospensione della sagra del “Cunigliolo Fritto” ( Coniglio, n.d.r) .
Come sempre la penna anonima dell’articolo sottolinea il lavoro faticoso dei volontari che invece di andare al mare a mangiare il coccobello stanno a sudare in cucina sfornellando.
Non solo. Viene inserito un pezzo di intervista al presidente del circolo Arci di San Miniato, Tiberio Mannaioni, che dopo aver ovviamente detto che gli animali sono cibo (bisogna solo andare contro chi uccide cani e gatti per mangiarseli!! capito?? i cani e i gatti sono diversi dagli altri animali!) tira fuori una bella presa di culo, l’ennesima, per gli animalisti: << Se coloro che protestano vengono a trovarci gli offriamo un assaggio e si ravvederanno». Come per dire, tu lotti contro la prostituzione e il magnaccio ti invita ad avere un rapporto sessuale con la prostituta che obbliga sul marciapiede.
Secondo voi sono finiti gli articoli?
Ma noo!!
Non c’è due senza tre e poi il quarto vien da sé!
Ed eccoci in data 1 settembre 2011. Un nuovo articolo firmato nuovamente da L.G (finalmente scoperto il nome per intero! Luciano Gianfranceschi !!) che stavolta parla della Caccia alla Volpe rincorso dall’associazione “I Cavalieri” e chiede se gli animalisti faranno altre polemiche per questo ghiotto appuntamento che prevede anche per chi cattura la volpe un bel prosciutto (ma si! perchè no?).
Davanti a questi 4 articoli a dir poco SPECISTI (perchè vedere nei polli, nelle mucche, nelle lepri, nei conigli, nelle volpi, nei maiali solo la parola “cibo” e credere che la loro vita sia utile solo per scopi culinari umani) mi viene solo da domandarmi: ma che cazzo di giornale è? Ma chi è che ha la dignità di scrivere queste stronzate? Che persona sei, Luciano Gianfranceschi, che stai dalla parte delle tradizioni sadiche che grondano di sangue animale?
Sinceramente credo che una persona che non si rende conto che la vita è preziosa  e che ciascuna forma di vita, anche la più piccola, va rispettata debba proprio reincarnarsi altre centomilamiliardi di volte per potersi definire “umano pensante”. Ci vuol tanto a comprendere che si può vivere senza uccidere? Che si possono assimilare tutti gli elementi nutritivi attraverso un’alimentazione vegana che non comporti uccisione animale?
Ci sono 7 milioni di italiani che vivono nel pieno rispetto del regno animale al quale apparteniamo.
E che cercano ogni giorno di diffondere il messaggio ai restanti italiani che ancora si cibano di cadaveri.
Invece di leggere i miei post, di riflettere, farsi un esame di coscienza, e di provare vergogna e frustrazione, questo giornale con il suo carissimo Luciano Gianfranceschi , si diverte a creare un abisso tra “animalisti” e “gente che vuole vivere in pace nella tradizione”.
Ma.. lo sapete che per tradizione si intende un evento voluto da molti che non per forza debba avere una logica o una motivazione buona?
Secoli fa era di tradizione bruciare in piazza pubblica, su una pira di legna infuocata, gente ritenuta posseduta da entità maligne, donne giudicate streghe. Persone innocenti dal corpo straziato e sfigurato tra le fiamme mentre la folla ignorante e dalla mente oscurata gioiva nel veder svanire la vita altrui tra il fumo.
Questa era tradizione. Ma il cervello umano, e anche la sensibilità, è aumentata nel tempo.
Adesso in Italia nessuna persona viene uccisa in piazza con persone comodamente sedute da spettatori con in mano pop corn e bibita.
Se nel medioevo ci fossero state persone che lottavano per i diritti degli uomini, i restanti li avrebbero derisi dicendo “sono solo streghe!non persone!”.
Adesso voi deridete noi animalisti dicendo “sono solo cibo!” gli animali che vogliamo vedere liberi di vivere dignitosamente.
Sarò anche di larghe vedute, positivista.. ma prima o poi anche queste tradizioni odierne che implicano la morte di animali (esseri viventi come le streghe al rogo!) termineranno.
Le vostre sagre insanguinate verranno studiate in futuro su libri di storia che affermano come gli umani abbiano imposto dolore e morte ad altre specie NON INFERIORI  a loro.

Intanto, lo scempio continua.
E anche noi animalisti continueremo a protestare, a ribellarci, a stare dalla parte degli oppressi,
a dare voce a chi viene fatto star zitto con una mela o un limone in bocca.
Continueremo fino a quando ci scorrerà il sangue nelle vene, fino a quando ci sarà vita nel nostro corpo. Continueremo a portare luce nelle tenebre vergognose dell’ignoranza.

Ps:
Ci tengo a dirvi, cari redattori del Tirreno, che il giorno che acquisterò il vostro quotidiano che ha permesso articoli che hanno deriso il “gruppo”  al quale appartengo, sarà solo ed esclusivamente quando avrò finito la carta igienica.

  

Nel frattempo, sul web, abbiamo scovato CHI è Luciano Gianfranceschi.
Leggiamo attentamente:


Classe 1944, studi classici, è giornalista iscritto all’Ordine dal 1973. È redattore al quotidiano Il Tirreno. Collaboratore Rai fin dai tempi del Dipartimento Scuola Educazione. Ha ricevuto il Mistero d’oro, quale scrittore di divulgazione parascientifica più letto d’Italia. Ha pubblicato tra l’altro i libri: Ufo (tre edizioni) Rusconi editore, Ufo-Esp (Rusconi), il long-seller Itinerari magici (Edizioni Mediterranee) insieme a Gabriele La Porta, Salute e bellezza con le erbe (Finegil, gruppo L’Espresso), Almanacco del mistero (Bonelli), I grandi del mistero (Salani), Cristoforo Colombo (Edizioni Messaggero Padova), Il mondo dei minerali (Malipiero), Gli animali preistorici (Malipiero), Il corpo umano (Malipiero), Diari scolastici (Pigna). Il testo La science étrusque in Le livre du mystère di Jacques Bergier (Editions Albin Michel). Ha fondato la rivista Fumetti d’Italia, l’emittente televisiva Tele Medio Valdarno, collabora fin dall’inizio al mensile Il Giornale dei Misteri cultura dell’insolito in edicola dal 1971. Ha diretto Radio Play, la più ascoltata emittente della Valdelsa e del Valdarno. Ha firmato su Gente, Guerin Sportivo, Grand Hotel, Intrepido, Monello, Blitz, Radiocorriere Tv, Reality.

Però! Bel curriculum l’amante delle sagre campagnole!

Volete dire la vostra opinione a Luciano Gianfranceschi?
Inviategli una bella letterina, all’indirizzo luciano@gianfranceschi.info  

°° Articolo di risposta al Tirreno, al sig. Roberto Gronchi e alla sua sagra delle pappardelle alla Lepre °°

Domenica 5 Luglio 2009

Esattamente il 4 giugno su questo blog ho pubblicato una critica rivolta alla sagra delle pappardelle alla lepre che ogni anno a fine mese si tiene a Staffoli, frazione di Santa Croce Sull’Arno.

Proprio ieri (29 giugno 2011) sul quotidiano internet IL TIRRENO è stato pubblicato un articolo di risposta senza firma della sua “penna” al quale non si può lasciare commenti (too bad!), con commenti su quanto avevo scritto nell’articolo sia da parte di chi ha scritto l’articolo che da parte di Roberto Gronchi, presidente dell’organizzazione Pro loco di Staffoli.

Mi rivolgo in primo luogo all’ideatore dell’articolo, che attualmente non ha identità:

Tu che hai scritto “Eppure la rassegna, che da domani sera a cena attirerà i buongustai da tutta la Toscana nella verde frazione santacrocese, ha finalità sociali: è gestita dai volontari per sensibilizzare sulla donazione del sangue e del midollo osseo, oppure degli organi. Un impegno meritorio, ma anche notevole, perché coinvolge tutti i fine settimana, dal giovedì (serata giovani con pizza e birra) alla domenica, fino al prossimo 31 luglio. Nel mese più caldo, invece di pensare alle vacanze, c’è chi prende qualche giorno di ferie per dare una mano in cucina oppure tra i tavoli.  Gli animalisti/contestatori lo sanno? Probabilmente no” Devi sapere che apprezzo molto l’impegno dei volontari che invece di andare al mare,riposarsi o fare altro si mettono ai fornelli e al servizio di quei tanti “buongustai” a favore di giuste cause. Non ho mai detto che la donazione del sangue,degli organi o del midollo osseo sia un argomento futile o privo di importanza. Penso proprio che siano tematiche che avvicinino ogni persona alle altre persone che hanno bisogno. Il mio discorso, si basa su altro. Non ci si può sentire socialmente utili come in questo caso, non si possono elogiare persone che impiegano le proprie energie per cucinare esseri viventi. Raccogliere fondi per tutelare la salute dell’uomo, per allungare la durata della sua esistenza (ciò che avviene grazie alla trasfusione di sangue, o con la donazione del midollo o di organi e altri tessuti) a sfavore dell’esistenza stessa di altri esseri viventi non è da ammirare. Quando si parla di VITA si parla anche di rispetto per qualsiasi forma ci sia sul pianeta Terra. Ma forse, a questo pensiero così profondo non arriveranno mai quei famosi “buongustai” delle pappardelle ornate da carne di leprotti così impegnati a gustarsi il piatto. Il rispetto delle più piccole forme di vita è essenziale al mondo per definirsi “umani”. Questo non lo dico io, ragazza Santacrocese in contrasto ideologicamente con il menù della sagra. Persone ben più note la pensavano allo stesso modo.

“La civiltà di un popolo si misura dal RISPETTO che esso nutre nei confronti degli animali” ( Gandhi)

“Ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura, se non avessimo fatto l’abitudine ai furgoni dove le bestie agonizzano senza cibo e senz’acqua dirette al macello” (Marguerite Yourcenaur)

“Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali.” (Immanuel Kant)

Chiudo la mia risposta alla “penna” dell’articolo con una citazione famosa del Genio Leonardo Da Vinci (vegetariano!) che fra tutti gli uomini vissuti nel circondario ha portato alle nostre zone lustro e onore.

“Verrà il tempo in cui l’uccisione di un animale sarà considerata alla stessa stregua dell’uccisione di un uomo”. 

Avis Santa Croce sull´Arno

Roberto Gronchi, alla sinistra. Sembrerebbe un uomo simpatico! Peccato ideologicamente chiuso al progresso nella tutela degli animali.

E a Lei, signor Roberto Gronchi presidente dell’organizzazione Pro loco di Staffoli e quindi della sagra stessa, e a Lei signor Uberto Follati presidente dell’Avis ,dopo aver letto le vostre dichiarazioni riportate sul Tirreno “«Ormai quest’anno si fa così, in futuro si possono fare anche le pappardelle… sui discorsi. Visto che sono parole da non prendere nemmeno in considerazione»” (Follati)  e “«La polemica è fuori luogo, la lepre è un alimento come lo sono il coniglio, il pollo, e così via. Invece, salvo le balene, perché sono una specie protetta. Ritengo che una presa di posizione così drastica sia controproducente per i promotori stessi»”(Gronchi) sento di dirvi che sono IMMENSAMENTE DISPIACIUTA che persone così prive di tatto e sensibilità nei confronti degli altri esseri viventi che non siano umani che necessitano di trasfusioni o balene in via d’estinzione, siano al vertice dell’organizzazione di una sagra o a capo di un’associazione. Signor Gronchi, gli animali non sono cibo. I “polli” (galli e galline vorrebbe dire!) i conigli “e così via” non sono altro che abitanti del nostro bellissimo pianeta come lo è lei e il Signor Follati. Tutti al mondo siamo indispensabili, tutti al mondo contiamo qualcosa e ciascuno di noi HA IL DIRITTO DI POTER VIVERE A PIENO LA PROPRIA ESISTENZA SENZA. Non è possibile definire esseri senzienti capaci di provare felicità, tristezza, rabbia, dolore semplicemente “cibo”. Nessuno che abbia mai avuto occhi per piangere o un cuore che batte merita di esser definito materia priva di vita destinata all’alimentazione umana. Non m’importa poi se gli altri animali siano carnivori o no. L’uomo ha il libero arbitrio, ha il dono della ragione (forse non tutti a questo punto!) e ha il diritto di TUTELARE i più deboli, lepri incluse. Se pensa di compiere una buona azione salvare le balene perchè “sono una specie protetta” (e vorrei sottolineare che lo sono perchè altri uomini le cacciano per mangiarle come LEI mangia le lepri!) la informo che questo è sinonimo di puro SPECISMO perchè tutela una specie che le sta simpatica a fronte di altre che invece non considera nemmeno degne di vivere.

La invito ad allargare i propri orizzonti, a comprendere che la vita è già dolorosa per tutti, animali inclusi, e che non ne vale la pena usare il proprio tempo per danneggiare ulteriormente quella degli altri, uomini o animali che siano.Non mi aspetto progressi da Follati  in prima persona dato che per egli “non sono nemmeno discorsi da prendere in considerazione”, ma al contrario dai partecipanti della sagra.Sono convinta che i buongustai  delle pappardelle di Staffoli apprezzerebbero anche quelle al SEITAN se venisse cucinato al posto dei dolci leprottini!

Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà. Emile Zola.

Rimango a disposizione dello Staff del Tirreno e della Sagra se volessero apprendere lezioni di cucina eticamente deliziosa Vegan! —SbarellababyAnimals

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora