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°° Bordi in Pelliccia: Come riconoscere quelli veri dai sintetici °°

Ci siamo. Giunto il freddo, mentre il vento soffia gelido e le foglie iniziano a cambiare colore, anche le vetrine dei negozi cambiano; I manichini vengono vestiti con capi più pesanti e caldi. Felpe, maglie, giubbotti, cappelli, sciarpe, guanti.. Tutto pronto per offrire alla clientela indumenti per far fronte all’inverno.

Ed è proprio in questo periodo che spuntano anche, più che mai, i bordi in pelliccia. Non hanno uno scopo utile e un fine pratico al capo a cui sono cuciti, ma nonostante ciò sono lì. Guai a chi li toglie. Onnipresenti. Di tutti i colori, forme, dimensioni.. di ogni tipo di animale. E su ogni tipo di indumento! Che siano guanti, cappelli,maglie.. addirittura anche sugli slip!

Personalmente trovo i bordi in pelliccia una vera e propria piaga. Quando trovo un capo d’abbigliamento che ne possiede uno, nonostante si possa staccare con dei bottoni appositi, preferisco sempre evitare di comprarlo proprio per non contribuire a chi finanzia questo schifo. Se anche tu non adori indossare i resti di un bel procione o magari di un pastore tedesco sul collo, eccoti delle dritte per evitare acquisti indesiderati!

Consiglio numero 1: Impara col tatto..

Se hai un cane, un gatto o un coniglio come animale domestico, avvicinalo a te per fare la prova. Accarezza con una mano il suo pelo, e memorizzane la consistenza e la morbidezza. Il pelo di un animale vero è morbido. Prendi un peluche e compara il tutto: sentirai che quello del peluche è meno morbido e più consistente.

Consiglio numero 2: La prova del soffio…

Sempre aiutandoti con il tuo animale domestico (poi dagli delle crocchette come ricompensa!) avvicinati al suo pelo, e prova a soffiare. Una pelliccia vera sottoposta a un getto d’aria, lascia intravedere alla base dei peli la cute degli animali. I peli si spostano sotto l’aria facilmente. Se in un bordo di pelliccia, fai la stessa cosa e il pelo si muove poco e alla base trovi stoffa, vuol dire che è sintetico.

Consiglio numero 3: il colore..

Di solito i peli di qualsiasi essere vivente hanno la base di colore più chiaro che della punta. Analizza il pelo del tuo amico a 4zampe: con i pollici dividi una parte dei peli come per separarli, noterai che alla base il colore è leggermente più tenue. Ricordati che una pelliccia sintetica tutti questi dettagli verosimili non li ha!

Consiglio numero 4: Leggi l’etichetta

Se sull’etichetta trovi la scritta “bordo in Lapin”  oppure “ANGORA” vuol dire che al collo hai l’avanzo di più coniglietti (quelli uccisi non solo dall’industria della carne). Se invece trovi la dicitura “pelliccia di Murmasky”, non vuol dire che è pelliccia sintetica. Al collo hai un Procione, meglio conosciuto come Orsetto Lavatore. In entrambi i casi sono pellicce VERE di animali VERI.Fare bene attenzione però! Spesso, sotto la falsa dicitura MURMASKY si nasconde una pelliccia di cane (generalmente pastore tedesco, razza prediletta dall’industria della palliccia cinese) e tante persone non se ne accorgono poichè la colorazione della pelliccia di ambedue le specie animale è molto simile.
Pagare poco prezzo un indumento con pelliccia non fa della pelliccia qualcosa di sintetico!
Spesso anche i capi acquistati a buon prezzo hanno bordatura vera.
Fare sempre attenzione!

Le vittime del mercato della pelliccia.

https://i0.wp.com/www.inseparabile.com/_borders/immagini_orr.3.JPGSe pensavate che solo Visoni,Volpi Argentate ed Ermellini fossero le vittime sacrificali di una moda così assassina, vi sbagliate.Nessuno si salva in nome della moda.Ogni giono vengono uccisi in massa cani, gatti, coniglietti, cincillà,marmotte,orsi,tigri,foche e altri animali dal particolare pelo per far fronte all’industria dell’abbigliamento.Le ditte comprano le pellicce dal mercato cinese,dove costano meno. Non dimenticate che in cina (volontariamente scritto in minuscolo poichè è una nazione che non merita) gatti e cani vengono utilizzati a scopi alimentari, quindi le loro pellicce vengono vendute ai paesi occidentali.

Se non vuoi contribuire alla mattanza, fai attenzione a che tipo di pelliccia è seguendo le dritte sopra riportate, oppure cerca il cartellino con scritto “pelliccia sintetica” o meglio ancora, boicotta da subito i capi con inserti in pelliccia.

 

Marchi d’abbigliamento che hanno deciso di smettere di utilizzare inserti in pelliccia:

OVS INDUSTRY, STEFANEL, GUESS, GUCCI. 

Marche sconsigliate, che potrebbero ancora vendere pellicce o che hanno in vendita pellicce:

MAX MARA, ELENA MIRO, LUISA SPAGNOLI, WOOLRICH, GEOSPIRIT , REFRIGIWEAR, PEUTEREY, BLUMARINE, YVES SAINT LAURENT, DOLCE E GABBANA (..)

Il futuro dell’economia giusta, e la vita degli animali, è nelle tue mani. Scegli bene cosa acquisti perchè tante scelte giuste insieme, fanno la differenza!

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°° Pellicce: Un quotidiano orrore femminile °°

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La pelliccia è da sempre stato un simbolo di distinzione sociale. Nato come unico elemento per coprirsi nel Paleolitico, l’uomo ha continuato a utilizzare la pelle degli altri animali anche quando non aveva esigenza di coprirsi per riparasi dal freddo e non soccombere all’inverno. Basti pensare ai Re e alle Regine di ogni dinastia: sempre raffigurati nei loro ritratti, con in spalla pellicce di qualsiasi animale, primo fra tutti l’ermellino.Col passare dei secoli, è diventato un canone di abbigliamento da emulare,soprattutto per le donne. Quest’ultime che utilizzavano le pellicce, non solo lo facevano per coprirsi, ma anche per esternare e sottolineare il loro tenore di vita e la loro ricchezza. Tutto questo poteva esser comprensibile decenni fa, data la scarsa qualità intellettiva delle persone. Ma nel 2010, con tutti i nostri progressi nell’industria tessile e tutti i nuovi materiali utili per coprirci, diventa un vezzo criminale volersi coprire con l’epidermide di un altro essere vivente. Esistono materiali ben più nobili, indossati da persone molto più sensibili che delle signorotte impellicciate.

Ciò che le donne sanno ma fanno finta di non sapere pur di avere quello splendido manto morbido sul proprio corpo, è il processo per ottenerlo. Migliaia di animali ogni anno, solo in Italia, perdono la vita a suon di bastonate, a colpi di scariche elettriche per cedere la loro pelliccia all’indistria della pellicceria. Questi poveri animali, allevati e fatti riprodurre in gran numero, vengono tenuti in gabbie esterne alla ditta dove verranno poi scuoiati affinchè il loro pelo, per il freddo, si infoltisca favorendo un capo più “bello”. Cincillà, ermellini, visoni, volpi, marmotte.. tutti destinati a morire.

Una volta scuoiati i cadaveri degli animali vengono spesso bruciati, poichè non possono essere impiegati nell’alimentazione. Tutto questa sofferenza è totalmente assurda e inconcepibile. Possibile che le donne, che dovrebbero essere il simbolo della sensibilità e della vita, pretendano e paghino fior di euro per accaparrarsi i resti di centinaia di esseri viventi cuciti insieme?

Per una giacca in pelliccia, vengono uccisi dai 200 ai 300 visoni! 300 anime private di vita per coprire per qualche inverno una donna capricciosa!

Le donne che acquistano le pellicce o se le fanno regalare, non meritano nemmeno di essere definite donne! A mia detta, dovrebbero solo vergognarsi. Ma anche un certo uomo, dovrebbe vergognarsi. Di chi parlo? ma del nostro caro Pastore Tedesco Ratzinger, anche lui che si crogiola sotto un manto bianco e rosso d’Ermellino. E menomale che predica i 10 comandamenti, tra cui fiammeggia in quinta posizione “non uccidere” e  a seguire “Non desiderare la roba d’Altri”. Non ha forse qualche peccato sulla coscienza il nostro caro Papa dato che indossa creature di Dio? Gesù non vestiva animali..

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A ciascuno la sua , di pelle! Boicottate gli indumenti con bordo in pelliccia.

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