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°°Parco di San Rossore: i Corpi degli Animali Ammazzati Donati alla Caritas°°

Cari lettori e care lettrici,
in questo articolo voglio mettervi al corrente di un fatto che coinvolge gli animali selvatici presenti nel Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli e l’utilizzo dei loro corpi privati della vita.



Da quanto si apprende sul sito ufficiale del Parco, è stata fatta una “selezione” di animali selvatici che vivono in questa area verde, perché a quanto sembra a questi esseri umani le creature sono in sovrannumero e devono essere contenuti. Non essendo (guardate caso) arrivati ad altre soluzioni non crudeli (tipo la sterilizzazione) i poveri sfortunati scelti sono stati ammazzati e negati della loro vita. Tutto questo gran da farsi è avvenuto in collaborazione con le Guardie del Parco, la Regione Toscana e l’Asl Toscana Nord Ovest. I corpi degli animali “in esubero” sono stati “lavorati” dall’azienda agricola Sant’Ubaldo, che ha poi fornito “carne del parco” alla Caritas diocesana di Pisa, mettendo a disposizione i resti di quelle creature alle persone più bisognose. Addirittura, spiega un prete nell’articolo indicato, vengono dati suggerimenti su come cucinare i resti di quelle esistenze.

Facile sentirsi utili, fare beneficenza e aiutare gli altri.. col corpo altrui!

Trovo tutto questo veramente triste.
È triste sapere che un Parco, con alle spalle così tante istituzioni, non abbia ancora trovato un modo non violento per contenere il numero di animali tanto da ritenere necessaria la loro soppressione.
Che poi diciamocelo, siamo ormai 8 miliardi di esseri umani: che alcuni di questi si arroghino il diritto di stabilire quanti animali debbano o non debbano esistere in un determinato spazio nella natura è veramente assurdo.
Chissà quando arriverà un livello sufficiente di consapevolezza collettiva, utile a capire che non siamo padroni né padrone della vita delle altre creature che popolano il mondo.
È triste pensare che queste esistenze siano state condannate a morte, private della loro vita, e che attorno alla negazione della loro sacra essenza siano stati ricamati anche sentimenti di “magnanimità”, di “altruismo”, di “carità”.

Davanti ai miei occhi la scena è molto chiara: animali bisognosi di vivere la loro vita, ammazzati e dati in pasto a persone, tramite una realtà diocesana che non estende il V° comandamento “non uccidere” a tutte le forme di vita.

Per coloro che sono ancorati, atrofizzati nell’ottica specista dove la vita umana ha più valore di quella animale, questo mio pensiero profondo sembrerà strano. Ma vi assicuro che l’importanza e la superiorità della nostra specie è mera costruzione sociale, è solo illusione. Davanti alla legge della natura una vita vale l’altra, e ripeto, è molto triste vedere che non importa molto della sofferenza e della fine esistenziale di alcune creature perché “in esubero” e “utili” per degli esseri umani.

Ciò che voglio esprimere, soprattutto verso tutte le persone coinvolte attivamente in questa “caritatevole” soppressione di innocenti, è che non vi è alcun reale bisogno di fare del male agli animali, imporgli la morte, per aiutare i nostri simili.
Possiamo aiutare chi ne ha bisogno senza schiacciare letteralmente sotto il peso umano altre creature.
Concetti così semplici che fa veramente strano vedere che non siano stati ancora compresi.


Se anche voi siete rimasti/e sconcertati da questa carità specista, dove si aiutano le persone ma si ammazzano animali, potete fare copia/incolla del messaggio che ho inviato, indirizzandolo a:

protocollo@sanrossore.toscana.it,  coordmense@caritaspisa.it,

solo da PEC: regionetoscana@postacert.toscana.it
per inviare il messaggio alla direzione della Caritas, riempire il form QUI


Gentili Parco di San Rossore,
Regione Toscana,
Azienda Agricola Sant’Ubaldo
Caritas di Pisa

ho appreso con molto dispiacere che sono stati ammazzati degli animali ospiti del parco, ritenuti in sovrannumero, per poi essere macellati e “devoluti” a persone bisognose tramite la Caritas.
Scrivo questa email per esternare tutto il mio dissenso verso questa vostra azione che ha comportato sì beneficio per alcuni, ma soprattutto morte e negazione della vita per quegli animali innocenti ammazzati che meritavano di vivere.
Trovo sconcertante che non si sia ancora optato per un metodo non crudele e violento per contenere il numero di animali del Parco. Siamo 8 miliardi di esseri umani sulla Terra: se qualche specie iniziasse a giocare con noi alle manie di onnipotenza, decidendo della nostra vita e della nostra morte, forse capiremmo meglio la gravità dei nostri gesti, anche quelli camuffati dalla benevolenza.
Trovo ingiusto che delle vite debbano essere infrante, quando ciò di cui abbiamo bisogno curare la nostra società dall’antropocentrismo violento, comprendendo che non siamo padroni della vita delle altre specie, né arbitri delle loro sorti.
Si può aiutare le persone in difficoltà senza che questo aiuto gravi sulla vita di altre esistenze.
Si può contribuire in modo concreto a far star bene le persone, senza arrivare a far star male gli animali.
Credo fermamente nel rispetto della specie umana, ma anche di tutte le altre che sono ospiti sul nostro pianeta, e con le quali dobbiamo ancora imparare a coesistere senza più spargimenti di sangue. Non sono cibo, non sono beni, non sono mera materia a nostra disposizione come noi e i nostri corpi non lo siamo per loro.
Per questo motivo prendo le distanze da queste vostre azioni, che trovo immorali e riprovevoli, e vi invito ed esorto a iniziare a rispettare tutte le forme di vita, a partire da quelle diverse da noi.

Saluti.

Nome, Cognome, Città



Grazie a chi darà eco alle voci negate agli animali.

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