Archivio mensile:giugno 2011
°° Bambini sempre più coinvolti in spot pubblicitari assassini °°
Bastano soltanto 5 minuti spesi a guardare la tv per notare quante pubblicità ingannevoli vengano messe in onda quotidianamente. E quante di esse abbiano come protagonisti i bambini.
I bambini infatti, vengono usati per sponsorizzare il prodotto al meglio, per rendere la pubblicità “carina” da vedere ogni volta e soprattutto per spingere altri infanti ad emulare ciò che viene fatto vedere in quei 30secondi pubblicitari.
Prendiamo per esempio, una delle pubblicità che più non riesco a tollerare..
Quella della Findus e del suo Capitano.
Cosa percepisce un bambino, o le persona in generale, quando ai bimbi in pubblicità viene fatto dire “Il Capitano ci ha insegnato.. bla bla bla bla” ? Il messaggio che passa, è quello che i bastoncini di merluzzo sono cibo affidabile da dare a cena ai propri figli, e questi ultimi in prima persona rimangono affascinati dal prodotto sponsorizzato rimanendo con il desiderio di provarlo. Ciò che il Capitano “non ha insegnato” però, e che dovrebbe ben sapere, è che dietro a quella forma rettangolare impanata c’è un abisso di sofferenza che porta alla morte. Sofferenza che viene nascosta, non resa nota, perchè tanto degli animali e della loro esistenza (incluso il diritto alla vita) non interessa ai tanti consumatori ignoranti.
Ciò che il Capitano non sa, e che dovrebbe sapere, è che anche i merluzzi hanno il diritto alla vita. Come gli umani, hanno il diritto di poter nascere, vivere liberamente. Solo perchè fisicamente diversi da noi,non ci si può permettere di appellare degli esseri viventi “cibo” trasformando il loro essere in futili bastoncini da friggere in padella. Se ai bambini venissero mostrati i metodi di pesca, gli interminabili istanti di panico,terrore e sofferenza che precedono la morte di queste vittime innocenti, sono sicura che non vorrebbero mai mangiare i bastoncini Findus.
Cosa dire della Simmenthal?
Fino a pochi anni fa nella pubblicità della Simmenthal c’era un tripudio di colori, fiori, sorrisi e una bambina che colorava. Quest’anno invece ci può allietare una famigliola che pranza insieme in terrazza. Ok, ma mi domando: Cosa c’entrano i colori viola,rosa,arancio,giallo quando l’unico colore che determina la Simmenthal è il rosso del sangue versato dalle mucche?
Stessa cosa: Se i bambini sapessero come vengono trucidate le povere mucche, e che quella morbida gelatina contenuta nella scatoletta è fatta con le loro ossa e tessuti connettivi, preferirebbero mangiare piuttosto una mela!. Ah, vorrei aggiungere che la qualità della Simmenthal è pari a quella di carne in scatola per gatti venduta nei peggiori discount. Definizione data da un esperto veterinario. Ora che lo sapete, rifletteteci. Poi, la salute è vostra. E la coscienza anche.
Vogliamo parlare di stracchino volante? No.. su questo ci stendo un velo pietoso.
Forse forse nemmeno i bimbi rimangono affascinati. Anzi,credo proprio che pensino a ciò che è facile pensare: “che cazzata di pubblicità!”.
E’ Quello della Lola? Non ci interessa se è di Lola, Ermengarda, Isotta o Bernadette. Il latte delle mucche E’ DEI PROPRI CUCCIOLI E BASTA. Anche nella pubblicità della Granarolo si usa la figura di un cucciolo d’uomo per spingere madri (poco educative) e pargoli a simpatizzare con questo marchio. Pubblicità del tutto ingannevole perchè le mucche non sono tenute in condizioni igieniche ottimali,non sono al pascolo nel verde, non sono libere e NON SONO FELICI! La “Lola” purtroppo non è una sola che fornisce miliardi di litri all’anno di latte per tutti i poveracci onnivori in Italia. Esistono migliaia di “Lole”, intrappolate in capanni fatiscenti, ammassate li, LEGATE, ingravidate artificialmente (ma pensate se fosse fatto a voi donne certe cose!!!) , fatte partorire e private dei loro cuccioli e munte fino all’estremo, per cinque anni, prima di finire al macello. Tutto questo è disumano. Perchè l’uomo non ha bisogno di rubare il latte ai cuccioli di altre donne dato che non ne necessita. Anche qui, se i bambini sapessero da subito che il latte che bevono al mattino con i cereali è stato negato ad un vitellino che invece è stato macellato a soli 3 mesi di vita, credo chiederebbero alle madri di bere del thè caldo.
Bambini, aprite gli occhi. Molti di voi sono più sensibili dei propri genitori. E ai genitori cosa dire? Usate il cervello.
°° Sagra del Seitan: esperienza vegan da rivivere! °°
Questo è stato il primo anno in cui ho finalmente preso parte a uno degli eventi vegani organizzati in Toscana : la Sagra del Seitan. Organizzata dall’associazione onlus VIVERE VEGAN, nei pressi del circolo ricreativo di Pozzolatico (FI).Presenti molte associazioni animaliste e aziende di prodotti per il corpo cruelty free.Intorno a noi, persone di ogni tipo: adulti,ragazzi,ragazze,anziani,famiglie intere vegetariane e baby veg!. Dopo una breve occhiata a tutti i banchi informativi , io e il mio compagno (ps: finalmente ne ho uno vegetariano ) ci siamo diretti alla cassa dove decidere il menù del pranzo. Antipasti, primi, secondi, contorni e bibite. Abbiamo optato per le lasagne al ragù di seitan (lui) e per gli gnocchi alla carbonara (io). Il coperto del pasto, cosa da sottolineare, era completamente realizzato con mater-bi o mareriale compostabile. In un angolo, tre contenitori servivano per dividere i rifiuti: riciclo completo! Ma tornando al pranzo… dopo aver terminato i primi, che erano davvero deliziosi, abbiamo deciso di assaggiare gli arrosticini di seitan (cotti al forno con rosmarino). Poi, è stato il turno dell’hot dog vegan. Un panino bello grande con mayonese e pomodoro e wustel vegetale. Buonissimo, e dal giusto prezzo: 3 Euro. Costo quasi concorrenziale agli hot dog fatti con gli animali che si possono trovare in altre sagre o fiere. Dopo il panino ovviamente un dolce, preso da DOLCE VEGAN: mousse di soya ai frutti di bosco. Buona davvero! Valutazione del pranzo: 8,5 ! Finito di mangiare, abbiamo iniziato il giro di visite agli stand: Vivere Vegan, Gli orsi della Luna, Le 3 Civette, Las Vegan, Ivegan e tanti altri! I miei acquisti??? Formaggio vegan alle erbe, formaggio spalmabile gusto pizza, una simpaticissima maglietta firmata Chiaralascura in cotone biologico e affettati vegan Muscolo di Grano. Tantissimi sono stati i volantini che abbiamo ricevuto, e che presto userò per diffondere il messaggio animalista.
Insomma, la Sagra del Seitan ci è piaciuta molto. Spero di prendere parte anche alle future edizioni. E consiglio di parteciparvi anche a voi! Se siete vegan, vi sentirete un pò come gli arabi alla Mecca: circondati da persone animaliste che la pensano come voi. Se invece non lo siete, andate alla sagra ugualmente: vi ricrederete sul gusto e sulla varietà della nostra alimentazione!
Le foto dell’Evento:
Gli espositori della Sagra del Seitan 2011:
ASSOCIAZIONI edizione 2011
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Se non volete farvi bruciare la pelle dai raggi del sole, ma non volete usare prodotti che hanno bruciato la pelle degli animali, la soluzione esiste. Sono i solari cruelty free, di aziende che eseguno test alternativi e certificati, e che usano solo ingredienti di origine vegetale. Il risultato? Una protezione ottima, buoni risultati e… nessuna vittima sulla coscienza.


















































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