Archivio mensile:agosto 2013
°° La SAGRA dell’Oscenità: Le peggiori locandine delle sagre con animali °°
Era da tempo che desideravo scrivere questo articolo mock-ironic su un tema che mi sta proprio in gola: le sagre con menù a base di animali.
Come saprete ce ne sono ovunque e di ogni tipo: la sagra del cinghiale, del coniglio fritto, della tagliata, della bistecca, delle chiocciole, del ranocchio, del pesce, del mammut …
Ah no! Del mammut no.. (Si è estinto millenni fa, per sua fortuna)
La maggior parte di queste sagre si affida, per la realizzazione di locandine pubblicitarie, alle “sapienti” mani artistiche di grafici un pò burloni che credono di essere simpatici raffigurando su carta cose che non rispecchiano la realtà.
Perchè raffigurare un animale felice su un manifesto pubblicitario di una sagra che ha come piatto di base proprio quell’animale ucciso, va oltre la fantascienza.
Oltre al danno, anche la beffa.
Perchè gli animali non solo vengono offesi nel vedersi privare del diritto di esistere, ma si vendono anche presi in giro con una sprezzante ironia sulla loro morte.
Per questo, ho raccolto grazie all’aiuto di persone animaliste, alcune di queste oscenità pubblicitarie che si possono ammirare un pò ovunque in Toscana.
E chissà che i geni che le hanno disegnate non riconoscano il proprio capolavoro capitando per caso sul mio blog !
VICOPISANO (PISA) – SAGRA DELLA LEPRE
Un coniglietto grigio con un bavaglino rosso a quadri stile tovaglia da pic-nic , in tinta con un cappellino da chef dello stesso colore, teneramente agiato su un piatto piano di colore bianco.
E’ questa l’idea che ha avuto il grafico pubblicitario ingaggiato dagli organizzatori della Sagra della Lepre di Vicopisano.
Il colore rosso è usato per catturare l’attenzione dell’osservatore.
Ovviamente questo disegno così tenero serve a distorcere il pensiero delle menti ancora pure e ingenue come quella dei bambini, che crederanno che a questa sagra ci siano coniglietti felici di darsi in pasto agli umani..
CIRCOLO ARCI DI MARCIGNANA – SAGRA DEL RANOCCHIO
Ci è andato giù pesante (forse dopo aver degustato troppi vini delle colline?) il grafico pubblicitario che ha realizzato le locandine per la Sagra del Ranocchio di Marcignana, esposte poi su tutta Empoli.
Ciò che si mostra ai nostri occhi è al limite del tragicomico: un ranocchio disegnato stile fumetto con occhi da latin lover che tiene trai denti (denti? un ranocchio?) un pesce.
Sulla destra, qualche centimetro in basso, notiamo invece una scena contro natura: un coniglio grigio che sta iniziando a mangiare una bistecca.
Come tutti sappiamo i conigli sono erbivori e non mangiano carne.
Ma evidentemente l’effetto del vino non era ancora passato….
CASCINE DI BUTI (PISA) – SAGRA DELLA BISTECCA
Pubblicità danzante per la Sagra della Bistecca di Cascine di Buti, in provincia di Pisa. Per invitare la folla a mangiar bistecca hanno pensato di raffigurarne una con occhi , gambe (pure le scarpe!) e mani..
E proprio sulle mani ci soffermiamo. Che gesti sono?
A metà trai quelli che fa Paolo Bonolis nelle sue trasmissioni nei momenti di simpatia e le mosse di ballo alla Saturday Night Fever. Cosa vorranno mai indicare quegli indici?? Di qua? Di la?
Voglio cogliere il significato tra le righe: secondo me significa “Questo disegno non ha un senso!”.
LA STRAMAIALATA DI PIANO – CASTIGLIONE DEL LAGO
In occasione del nuovo appuntamento per cibarsi di animali morti organizzato da “La Stramaialata” a questo giro non ci sarà un maiale ma un vitello sul girarrosto.
Nella locandina compare un’improbabile vitello raffigurato mentre esulta sul fuoco con espressione felice.
Veramente uno stereotipo squallido forse frutto di qualche bicchierino di troppo.
LA SERRA – SAN MINIATO (PISA)
SAGRA DEL CUNIGLIOLO FRITTO
Sembra uscito da un file di power point di un bambino di 8 anni il manifesto pubblicitario della Sagra del Cunigliolo Fritto di La Serra, a San Miniato.
Un coniglio simil lepre con espressione rassegnata ( raffigurato come non lo vedrete mai alla sagra pertanto stereotipato ) messo a casaccio sullo sfondo accanto a una padella di acciaio.
Ma… cosa cola dalla bottiglia di olio extra vergine di oliva?
cos’è
Un segmento verde?
Se l’intento era quello di rappresentare un filo d’olio versato in padella, i grafici ci sono riusciti veramente ma veramente male.
Aprite gli occhi:
Gli animali non sono contenti di morire.
Guardatelo con i vostri occhi, mentre i loro si chiudono per sempre.
http://www.laverabestia.org
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Se hai una locandina oscena da segnalare, invia una foto all’indirizzo
sbarellababy_animals@hotmail.it
verrà inserita in questo post insieme alle sue compagne!
°° EMPOLI (FI): libertà di esistere degli animali in vendita al mercato ogni giovedì °°
Divulgo l’indignazione di una mia amica animalista riguardo alla pessima metodologia di vendita di “animali da alimentazione” adottata da un commerciante ogni giovedì mattina al mercato di Empoli, in provincia di Firenze. La ragazza già tempo fa aveva segnalato il sovraffollamento delle gabbie, per giunta sporche, dove vengono detenuti gli animali. Per un breve periodo il commerciante non era più stato presente al mercato. Questo giovedì però è tornato, e la situazione è sempre la stessa, come vi raccontiamo di seguito..
<< In riferimento alla vendita di animali vivi al mercato del giovedi in zona stadio ad Empoli,
vi rinnovo le mie segnalazioni del 26/07/2012 e 25/07/2013.
Questa mattina ho potuto constatare che i banchi sono nuovamente presenti.
Polli, galline, pulcini, paperi, faraone, anatre, colombi, piccioni e altri volatili stipati in piccolissime gabbie piene di escrementi.
Le gabbie non più alte di 30 cm costringono gli animali ad una posizione innaturale e sono sovraffollate all’ inverosimile, non permettendogli movimento alcuno.
E’ ora di abolire tutti i maltrattamenti animali, non è accettabile che ancora oggi si usino degli esseri viventi per il vile compiacimento dell’uomo!!!! >>
Invito tutti ad inviare un’ e-mail di protesta al sindaco e all’ufficio ambiente di Empoli, e soprattutto, a fare un piccolo esame di coscienza: se quegli animali sono li rinchiusi, è perchè qualcuno li mangia. Vorrei ricordarvi che uccidere per sopravvivere in questo mondo non è necessario, e che l’Uomo continua a farlo solo per 5 minuti di gusto non pensando agli anni interi di vita che vengono strappati via agli animali uccisi in nome del piacere delle papille gustative.
Mail tipo:
Gentile Sindaco,
in riferimento alla vendita di animali vivi al mercato del giovedi in zona stadio ad Empoli,
con la presente la invito a non rendersi più complice di spettacoli di tale crudeltà che non aggiungono valore e pregio alla sua città
ma anzi la marchiano di poca sensibilità nei confronti dei suoi cittadini a cui dovrebbe trasmettere un buon esempio,
dando loro la possibilità di sviluppare sensibilità nobili e suggerendo loro alternative possibili.
Polli, galline, pulcini, paperi, faraone, anatre, colombi, piccioni e altri volatili stipati in piccolissime gabbie piene di escrementi.
Le gabbie non più alte di 30 cm costringono gli animali ad una posizione innaturale e sono sovraffollate all’ inverosimile,
non permettendogli movimento alcuno.
Come primo cittadino dovrebbe farsi carico di questa svolta, di questo modo di pensare gli animali.
E’ ora di abolire tutti i maltrattamenti animali, non è accettabile che ancora oggi si usino degli esseri viventi per
il vile compiacimento dell’uomo.
In fede
Distinti Saluti.
NOME
CITTA’
da inviare a:
sindaco@comune.empoli.fi.it
urp@comune.empoli.fi.it
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