Archivi giornalieri: 6 marzo 2017
°° Carta TENDERLY Carezza di Latte: Pulirsi il Culo sulla Sofferenza degli Animali °°
Qualche giorno fa ho ricevuto una segnalazione che mi ha lasciato davvero senza parole.
Attraverso un acquisto errato una mia cara amica ha avuto modo di accorgersi di una caratteristica alquanto assurda di un pacco di carta igienica a marchio TENDERLY (dell’azienda toscana LUCART, già nota per i fazzoletti al profumo di LATTE E MIELE).
Lo aveva preso dallo scaffale senza fare caso alla confezione. Una volta arrivata a casa, ecco l’amara sorpresa.
Di quale caratteristica assurda sto parlando?
Della componente della carta stessa: da quanto si può leggere sulla confezione altro non è che FIBRA NATURALE DI LATTE.
In un primo momento ho pensato che fosse solo una scritta messa là tanto per fare. In realtà, più che averlo pensato l’ho sperato.
E invece….
Per capire meglio di che latte si trattasse sono andata sul sito ufficiale del marchio registrato QMILK ( http://www.qmilk.it ), un marchio che a quanto pare è tedesco.
Stando a quanto riportato dal sito, che si occupa della realizzazione anche di abbigliamento con la stessa materia prima, le proteine utilizzate sarebbero derivate da “latte alimentare” riciclato. In pratica, il latte non più adatto all’uso alimentare potrebbe avere una seconda vita invece di diventare rifiuto.
Secondo QMILK questo potrebbe essere il “materiale del futuro” poiché sostenibile per il pianeta.
Se il materiale utilizzato è davvero latte animale, mi domando..
Sono consapevoli i titolari di questo marchio dell’impatto ambientale che ha l’allevamento per la produzione di derivati, come appunto il latte?
Ma soprattutto, sono a conoscenza di cosa comporta la “vita” in allevamento per gli animali scelti, per loro sfortuna e senza il loro consenso, come “macchine da produzione viventi”?
Parlano di sostenibilità, ma quanto possiamo sostenere dal punto di vista razionale lo sfruttamento delle altre specie?
Negli allevamenti intensivi le vacche (principali femmine schiavizzate) vengono fecondate artificialemente (o per meglio dire, ingravidate manualmente, in quella che è a mio avviso pura violenza) e costrette a partorire giusto per avere le ghiandole mammarie attive.
Una volta nato il loro figlio questo viene quasi sempre allontanato affinché il nutrimento che gli spetterebbe (la secrezione mammaria) possa venire utilizzato interamente per fini alimentari umani. Ormai la verità è nota a tutti grazie alle numerose indagini sotto copertura girate da attivisti animalisti (vedi qua)
Una gravidanza imposta, il legame madre-figlio spezzato in nome del business più crudele.
Un abominio, una realtà inaccettabile che anziché esser sostenuta andrebbe ostacolata in ogni modo possibile.
Il latte sottratto a delle femmine dopo la loro gravidanza ( “buono” o “non più buono” che sia) utilizzato per farci dei vestiti o peggio ancora della carta igienica.
Ma allora è proprio vero che del diritto di esistere delle altre specie il genere umano ci si pulisce il culo.
Francamente, anche se faccio parte di questa specie, capita sempre più spesso di sentirmi fuori luogo. Possibile che l’umanità debba ancora, nel 2017, sfruttare gli altri esseri viventi animali che popolano il pianeta?
Come si può arrivare a sentirsi padroni di tutto quando niente ci appartiene?
Ho trovato la decisione di Tenderly ( dell’azienda Lucart, di Porcari – Lucca) davvero di pessimo gusto.
Per questo motivo ho deciso di scrivere una mail all’ufficio marketing.
Se anche voi ritenete che non dovrebbe esserci latte di scarto impiegato per fare della carta igienica perché gli animali non vanno sfruttati, potete copiare e incollare il testo inviandolo a Lucart attraverso il primo form e secondo form presenti sul sito.
E’ importante esprimere il proprio parere rimanendo sempre di tono civile ed educato.
Gentile azienda,
ho notato che il vostro prodotto “Tenderly Carezza di Latte” contiene fibre di latte.
Stando a quanto riportato sul sito QMILK la materia prima sarebbe proprio di origine animale.
Vi scrivo questo messaggio per informarvi del mio parere contrario alla vostra scelta produttiva. Ritengo che il latte non debba essere utilizzato per fini alimentari umani, e nemmeno riciclato (in caso divenisse rifiuto) per la realizzazione di carta igienica.
Il latte per ogni mammifero è l’alimento che lo accompagna nella crescita fino alla piena facolatà di alimentarsi autonomamente. Il latte dunque deve solo e soltanto servire per nutrire i piccoli. Trovo disgustoso che migliaia di femmine vengano ingravidate, costrette a partorire e private di ogni loro diritto per diventare macchine viventi da produzione latte.
Vi informo che non comprerò mai questo vostro prodotto e che inviterò amici, familiari e parenti ad evitarne l’acquisto.
Nello stesso tempo, invito voi a riflettere sull’etica della vostra scelta e sulla necessità di iniziare ad essere più sensibili nei confronti dei diritti degli animali.
Saluti,
Nome, Cognome, Città.
Grazie in anticipo a tutt*.
– Carmen.

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