°° Clonazione dei Cani: La Nuova Frontiera dell’Egoismo Umano °°

Sul numero 13 del settimanale Vanity Fair, a cura di Alberto Giuliani è stato pubblicato un articolo sulla clonazione degli animali domestici, in particolar modo quella dei cani. Che dire, veramente sconcertante.

Allego foto dell’articolo.
Leggete e inorridite.

un cane è per sempre

un cane è per sempre 2

un cane è per sempre 3

Nell’articolo si parla di un laboratorio coreano nel quale ogni anno vengono clonati alcuni “cani speciali” deceduti affinché ce ne siano copie identiche viventi.
La Sooam Biotech Foundation (così si chiama), guidata dal biologo Woo Suk, è in grado di ricreare qualsiasi animale partendo dal suo DNA.
Al momento gli animali più richiesti per la clonazione sono i cani. Per le altre specie invece “non c’è abbastanza mercato”.
I clienti del laboratorio sono principalmente privati facoltosi che hanno perso l’amico speciale a quattro zampe, ma anche il governo americano stesso (che avrebbe fatto realizzare 5 copie di un pastore tedesco eroe delle Torri Gemelle), la polizia coreana (che ha richiesto 150 copie di un cane che è stato capace di ritrovare una bambina) e i Navy Seals americani (che hanno prenotato svariati cloni di un cane in grado di di attaccare il nemico e di ucciderlo spezzandogli il collo).
Per ottenere la clonazione perfetta sono stati fatti ben 30 mila tentativi, e questo significa 30 mila parti con altrettanti mila animali fatti nascere.
La cellula dell’animale da ricreare viene manipolata dal biologo e inserita nelle ovaie di una femmina della stessa specie che avrà la funzione di “ospitare” chi deve nascere. Con un numero al posto del nome queste femmine hanno l’unico scopo di essere aperte, fecondate artificialmente e costrette a partorire il risultato della clonazione.
Il costo di questo sporco lavoretto? Solo 100 mila dollari.

Ciò che mi preme evidenziarvi è il crudele egoismo di base che si cela dietro questa nuova pratica che sta diventando un business milionario.
Questa atroce realtà dimostra quanto gli animali siano ancora visti come beni di proprietà (e basta) da parte degli umani.
Qualcosa da possedere, che sia per appagare i propri sentimenti o per svolgere funzioni che vogliamo attribuirgli. Qualcosa che, se giustamente per cause naturali smette di essere nostro, può ritornare in nostro possesso. A pagamento.
Un affronto alla natura. Un insulto all’autenticità di ogni individuo.

Le persone che credono di amare un animale a tal punto di “farlo tornare in vita” dopo la morte semplicemente si illudono di essere in grado di amare.
La signora che ha deciso di far clonare il suo cane, “quello più speciale fra tutti gli animali avuti”, ha solo concretizzato un suo capriccio. Solo una persona egoista, e che non rispetta né la vita né la morte di un individuo, può arrivare a farne congelare i resti per farsi recapitare a casa in formato cucciolo chi non c’è più.
Solo una persona specista, che si illude di potersi permettere tutto grazie a quei pezzi di carta e cotone inventati dall’umanità, può accettare che delle femmine vengano sfruttate per diventare macchine di generazione di esseri clonati.

Che dire poi del governo americano, della polizia coreana e di tutti gli altri enti che decidono di far clonare animali per uso militare e bellico?
Mi sento di dire che sono affetti da disumanità acuta.
Già è deplorevole sfruttare le altre specie per riparare azioni che commettiamo noi umani stessi, figuriamoci poi pretendere che lo facciano sempre i soliti, clonati.

Clonare un cane capace di uccidere una persona spezzandole l’osso del collo?
Davvero ne abbiamo bisogno?

Questa è pura follia, puro sadismo.
Una situazione che ci sta sfuggendo di mano e che va contrastata ad ogni costo.

Ogni essere vivente è e deve rimanere unico al mondo.
La Natura ci crea tutti infinitamente diversi e unici nel nostro genere.
L’umanità deve smettere di credersi superiore all’entità stessa che ci ha generati e che ci permette di vivere.
I soldi per la Natura non valgono NIENTE. Sono pura invenzione umana. Dobbiamo smettere di credere che essi possano permetterci di fare qualsiasi cosa. Smettiamola di giocare con la vita degli altri esseri che ci ritroviamo accanto.
L’atteggiamento deplorevole che ci spinge a sentirci proprietari di ciò che non ci appartiene, perché niente ci appartiene, deve venir meno.

Iniziamo a rispettare sul serio la vita e questo pianeta.
Ne siamo ospiti, non padroni.

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Informazioni su Carmen Luciano

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Pubblicato il 4 aprile 2017, in ° Critiche ° con tag , , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. Roba da pazzi… Inquietante e tristissimo…

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