Archivio mensile:Maggio 2017
°°[Recensione] ATELIER NATURAE – Cosmesi Bio Vegan °°
Fino a qualche anno fa i prodotti per la cura del corpo dagli ingredienti naturali e non sperimentati su animali non erano facilmente reperibili. Se c’erano, le profumazioni erano poi molto limitate. Oggi invece, grazie alle scelte etiche e consapevoli delle persone, l’offerta green è aumentata e ciascuno può scegliere l’aroma che più adora.
In questo nuovo articolo voglio parlarvi di un nuovo marchio di cosmetici che di recente è entrato sul mercato. Si chiama Atelier Naturae e vanta di prodotti, fatti in Italia con ingredienti vegetali (alcuni di origine biologica), che vanno dalla detersione della pelle (bagnoschiumi, scrub), alla sua cura (creme viso, creme corpo) fino all’igiene orale (dentifrici ecc). Atelier Naturae, sulle confezioni dei propri cosmetici, dichiara che essi non contengono: parabeni, petrolati, ingredienti di origine animale, coloranti, siliconi e sles, sls per i bagnoschiumi.
Per conoscere meglio questa nuova realtà ho posto due domande all’azienda, che ha gentilmente risposto.
– Quando è nata Atelier Naturae, e cosa vi ha spinto ad intraprendere questo percorso nel mondo della cosmesi naturale?
La nostra azienda – AUXESIA SRL – nasce nel 2006 e commercializza da subito prodotti vegetali indirizzati al mercato dei parrucchieri ed estetisti poiché convinti che una detergenza consapevole sia una scelta dovuta sia per il benessere personale (evitare detergenti dannosi e troppo aggressivi) e sia per un impegno etico verso la natura;
il marchio ATELIER NATURAE prende vita negli ultimi mesi del 2016 poiché abbiamo voluto ampliare la nostra offerta e quindi non commercializzare più solamente prodotti in massima parte per capelli ma anche cosmetici per la detergenza e l’igiene quotidiana che fossero destinati ai consumatori finali e non solo alla rivendita nei saloni di parrucchieri.
Nel fare ciò abbiamo deciso di intraprendere la strada del bio-vegan per arricchire e migliorare ancora di più il nostro impegno nei confronti di una categoria di consumatori ormai in espansione (fortunatamente) ed assicurare quindi che alcuni estratti contenuti provengono da agricoltura bio certificata e che nessun ingrediente di derivazione animale viene inserito nella formulazione.
– Sui prodotti è presente la dicitura con logo “cruelty free“: cosa ne pensate della sperimentazione animale per i cosmetici ad uso umano? Quali test alternativi avete preferito?
Fortunatamente dal 2013 l’UE ha vietato in tutta l’unione la commercializzazione di cosmetici testati sugli animali provenienti da qualunque parte del mondo (mentre fino al 2009 era proibito solamente il test su cosmetici prodotti all’interno dell’UE) limitando così questa pratica barbara;
purtroppo ancora molto si dovrà fare visto che ancora è legale il test sugli animali per detersivi e prodotti di detergenza della casa.
Come potrai notare dall’etichetta i cosmetici non sono prodotti da noi direttamente (noi li commercializziamo solamente) ma da un’azienda con cui collaboriamo certificata ICEA con tutte le garanzie che ne comporta; essendo il brand di recente lancio sul mercato abbiamo temporeggiato a far certificare il BIOLOGIO – VEGAN OK – CRUELTY FREE dagli organi istituzionalmente riconosciuti per una questione meramente economica di avviamento ma tutte le formulazioni dei prodotti ATELIER NATURAE sono state elaborate dai chimici con cui collaboriamo in modo da poter essere certificabili in qualunque momento.

Dettaglio dell’etichetta dello Scrub all’Olio di Oliva
Per quanto riguarda le certificazioni Cruelty Free, comprendo appieno la decisione dell’azienda di attendere prima di decidere quale scegliere (hanno un costo, in effetti). Nonostante un noto business emergente citato dall’azienda stia cercando in tutti i modi di vendere il proprio logo spacciandolo per certificazione vegan (viene apposto anche all’insalata confezionata, che vergogna), spero vivamente che l’azienda presto decida di scegliere come certificazione quella ICEA per LAV. E’ l’unica che da sicurezza in materia di test su animali ed è l’unica VERA certificazione di cui mi fido e che sostengo.
Per assicurare invece gli ingredienti puramente vegan va benissimo, secondo il mio parere, il logo già scelto. In alternativa, si può optare per quello di The Vegan Society.
Attraverso una collaborazione con l’azienda sopra citata ho avuto modo di provare quattro bei prodotti:
– il Bagnodoccia alla Rosa Mosqueta 200 ml
– la Crema Corpo Multivitaminica ai Frutti Rossi 250 ml
– il Dentifricio Aloe & Salvia 100 ml
– lo Scrub Viso e Corpo Olea all’Olio di Oliva 100 ml
Il Bagnodoccia alla Rosa Mosqueta, contenente tra gli ingredienti proprio l’olio di questo fiore, l’ho utilizzato più volte, e l’idea che mi sono fatta è che sia davvero buono. Il profumo è molto delicato e gradevole. Applicato sulla spugna genera abbondante schiuma e per detergere tutta la persona basta davvero una minima quantità di prodotto. Non secca la pelle, a differenza di altri cosmetici più aggressivi, e la lascia morbida. La fragranza addosso non persiste a lungo (è normale, stiamo parlando di prodotti naturali) ma è comunque piacevole e perfetto, volendo, per lasciare spazio all’aroma della crema da applicare.
Proprio parlando di crema, quella “Vitamina” Multivitaminica ai Frutti Rossi è sul serio un’esplosione di bontà. La consistenza è morbida, si stende piacevolmente sulla pelle e i tempi di assorbimento non sono lenti. Grazie all’estratto di uva rossa, mirtillo, lampone e melograno sembra di cospargersi un vero dolce sul corpo.
Il prodotto contiene inoltre burro di cacao, glicerina di soia, olio di carota, vitamina A e vitamina C. Rende davvero la pelle idratata ed elastica. Mi è piaciuta molto.
Rimanendo in ambito cura del corpo, l’ultimo prodotto Atelier Naturae per la cura della pelle che ho provato è lo Scrub all’olio di oliva. L’ho utilizzato sia sulla pelle asciutta che inumidita, prima della doccia. Sulla pelle asciutta svolge una bella azione esfoliante. Se la pelle è leggermente inumidita i granuli sono più leggeri. A mio avviso ottima soluzione quando vogliamo purificare la pelle senza mandar via l’abbronzatura, per esempio.
Lo scrub ha un profumo buonissimo. A me ha ricordato tanto il cioccolato alle mandorle. Ho trovato il prodotto davvero valido ed efficace, sia per la resa che per gli ingredienti dal buon inci.
L’ultimo prodotto Atelier Naturae di cui vi parlo è il dentifricio VERA all’aloe vera e salvia, che si presenta in un tubetto da 100 ml. La sua consistenza è abbastanza liquida, come potete vedere dalla foto.
Dal sapore delicato. riesce a pulire in modo efficace la bocca, rinfrescandola.
La combinazione aloe + salvia lo rende adatto a chi non adora particolarmente i gusti forti (tipo la menta), che possono risultare eccessivi.
L’ho utilizzato per lavare i denti dopo i pasti, unito al mio spazzolino in legno di bambù Humble Brush. E’ davvero indicato per chi ha denti e gengive sensibili poiché non irrita assolutamente la cavità orale.
Da ciò che ho potuto provare e recensire posso dire che Atelier Naturae, per essere un marchio fresco fresco, promette davvero bene.
I prezzi sono medi, e spesso sull’e-commerce si trovano in offerta tanti prodotti.
Per ulteriori informazioni e per scoprire gli altri prodotti di Atelier Naturae visitate il sito www.ateliernaturae.com .
Alla prossima recensione 🙂
– Carmen
°° Lettera Aperta a Marina Ripa di Meana – Se Ami gli Animali non li Mangi °°
Poco fa, condiviso da più contatti di Facebook, ho avuto modo di vedere uno screenshot raffigurante un ritaglio di giornale in cui si intervistava la signora Marina Ripa di Meana.
L’intervista era incentrata sull’argomento Berlusconi, Michela Vittoria Brambilla e al loro nuovo “Partito Animalista”. La signora Marina, da quanto si può leggere qui sotto, sarebbe dispiaciuta nel non esser stata invitata a far parte del nuovo partito politico poiché negli anni avrebbe sempre difeso gli animali, fino a farsi cotonare i peli pubici per posare nuda per la campagna contro le pellicce di IFAW ( International Fund for Animal Welfare).
Ciò che mi ha lasciata perplessa è stata la sua risposta alla domanda “Lei mangia carne?”.
Marina non solo ha risposto che non può privarsi di carne, uova e pesce, ma che addirittura lei non è estremista e che i vegani proprio non li tollera.
Dopo la lettera aperta a Virginia Raffaele, per difendere gli animali ma anche per uguaglianza e galanteria non potevo non dedicare un piccolo spazio del mio blog per due righe indirizzate alla signora.
La vogliamo smettere di accostare il termine VEGAN, nato nel 1944 da Donald Watson mentre il mondo intero si faceva guerra, con l’aggettivo “estremo“?
Vogliamo finirla una volta per tutte di offendere chi nella vita ha deciso di prendere le distanze dai massacri quotidiani di creature che vorrebbero esistere?
Cara Marina Ripa di Meana.
Lo dico spesso e penso di doverlo ancora ripetere perché evidentemente non è stato compreso il concetto: quando si dice “io amo gli animali“, quando si parla di “animali“, in questo termine si includono TUTTI gli animali.
Tutte le specie presenti sul pianeta: insetti, mammiferi, ovipari, volatili, squamati, bipedi, quadrupedi, animali che strisciano, animali enormi, animali microscopici. TUTTI.
Quando si parla di amore, si parla di rispetto, di cura, di protezione. Chi ama difende, protegge, dedica attenzioni, fa di tutto per provvedere al benessere dell’individuo che riceve quell’amore.
Quale tipo di protezione fai avere alle galline costrette a stare dentro gabbie piccole quanto fogli A4 perché devono deporre i loro ovuli non fecondati anche per te?

Gallina “ovaiola” deceduta in un allevamento – foto AnimalEquality
In che modo difendi la vita degli animali acquatici se poi reputi i loro resti, privati dell’anima, indispensabili per la tua salute?
Come fai a dire di amare gli animali se poi in nome della tua salute non t’importa della loro? Costretti a nascere da madri violentate sessualmente (sì, la “fecondazione artificiale” deve esser vista per ciò che è, ossia VIOLENZA SESSUALE), costretti a diventare grossi e pesanti per raggiungere la stazza ideale per finire al macello.
Marina, se tu adori all’inverosimile i carlini, sii coerente e afferma << io amo i cani >>.
Dillo apertamente quali sono le specie che per te meritano di esistere, ma non dire che ami “gli animali” perché chi li ama non li mangia.
Ci sono ormai tantissime ricerche scientifiche, dimostrazioni ed esperienze altrui che affermano che per la nostra salute non è necessario mangiare carcasse animali o i derivati del loro organismo. Cos’ha la tua salute di così diverso da quella degli altri?
Non mangiare carne, pesce e uova non è una privazione.
Si parla di privazione quando si nega ad una creatura il diritto di stare nel suo corpo.
Si parla di privazione quando si deruba una gallina dei suoi ovuli.
E’ privazione quando si vieta ad una vacca l’amore del proprio cucciolo perché pretendiamo il suo latte.
E’ privazione quando distruggiamo oltre 90 miliardi di corpi all’anno in nome del nostro egoismo.
Ti sei definita non estremista.
Vorresti dirmi che chi non mangia animali lo è?
Vorresti davvero dire che è un atto estremo smettere di finanziare allevamenti e macelli, che si ergono su schiavitù, abusi, violenze e morte?
Sono gli animali, quelli ad esser portati all’estremo delle loro possibilità fisiche.
Hai mai visto come vengono trattate le vacche dopo anni di parti e di prosciugamento delle ghiandole mammarie? Non riescono a stare in piedi, non ce la fanno ad andare sui camion che le porteranno al macello, e nel rimanere a terra qualcuno si accanisce contro di loro con scariche elettriche.
Trascinate, strattonate, spinte con la forza.
Ma cosa puoi mai saperne tu, Marina, che sei una femmina umana che ha vissuto e sta vivendo agiatamente la sua vita?
Hai avuto il coraggio di dire, e di far riportare per scritto, che i vegani proprio non li tolleri.
Io che sono vegana dal 2011, e che ho smesso di mangiare animali nel 2002 quando avevo solo 12 anni, ti posso dire che se non sopporti le persone come me deve esserci qualcosa che non va con la tua coscienza.
Non sopporti chi si fa carico di diffondere il messaggio di rispetto nei confronti di coloro che non possono difendersi? Non tolleri chi ogni giorno promuove uno stile di vita capace di rispettare davvero l’esistenza di tutti?
Non tolleri che ci siano al mondo persone che la mattina si svegliano e fino a sera non oltraggiano le altre specie con la propria alimentazione e scelte di ogni ambito?
Anche tu non saresti stata tollerata se fossi nata qualche secolo fa in cui le donne dovevano stare zitte e obbedire. Hai avuto la fortuna di nascere in questo secolo. Perché andare contro chi sta cercando di renderlo positivo anche per chi purtroppo ancora non ha diritti?
Una vacca, un pesce, un gamberetto, un verme, una mosca (e potrei andare avanti elencandoli tutti) hanno lo stesso diritto di esistere dei tuoi adorati carlini.
Non esistono animali di serie A e animali di nessuna serie.
Esistono solo persone che devono spogliarsi di false convinzioni, di stereotipi e di pregiudizi.
Ti invito a farlo, per comprendere davvero.
Stavolta non avrai la necessità di farti cotonare nemmeno un pelo.
LaVeraBestia.org
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_Carmen
°° Lettera Aperta a Virginia Raffaele: Ti Racconto il Bello di Svegliarsi Vegan °°
Quando si è personaggi dello spettacolo inseriti in programmi televisivi molto seguiti, pur di lavorare e di continuare ad avere una carriera ed un pubblico, capita anche di dover dire delle fra$i veicolanti un messaggio preciso.
Ieri, deridere il movimento etico vegan è toccato alla showgirl Virginia Raffaele, nota per le sue perfette e simpatiche caricature di altri personaggi noti: Belen Rodriguez, Carla Fracci, Donatella Versace ecc.
Durante un programma, all’apice della sua performance, Virginia ha detto che al mattino ha paura di svegliarsi vegana. Come da copione il pubblico è esploso in risate fragorose ed applausi scroscianti.
<< [..] la paura di svegliarmi una mattina qualunquista. Peggio: Vegana >>.
Ma davvero essere vegani fa così ridere? E’ davvero peggio di essere qualunquisti?
Davvero si vuole far passare l’idea che si debba aver paura nel diventarlo?
Ho deciso di scrivere questa lettera aperta alla Raffaele, perché mi sento in dovere di difendere la filosofia di vita che ho abbracciato da anni, con la speranza che possa arrivare dritta alla diretta interessata, passando sotto gli occhi di chi ha riso alla sua triste battuta.
Cara Virginia.
Sarebbe una bugia se dicessi che non ho mai riso in vita mia vendendoti trasformata camaleonticamente ad arte in uno dei personaggi che interpreti sul palco.
Sei perfetta, simpatica, sicuramente unica nel tuo genere e questo è solo merito del grande lavoro che sicuramente svolgerai per arrivare ad un determinato livello.
Ti scrivo questa lettera aperta e leggibile a tutti poiché in una tua ultima apparizione pubblica hai deciso, per volontà tua o di terzi puoi saperlo solo tu, di ironizzare su un qualcosa di cui non c’è proprio niente da ironizzare. Hai affermato, per far ridere chi ancora ignora, di avere paura di svegliarti vegana.
Sai, da persona che si sveglia vegana ormai da oltre 6 anni ti posso garantire che non ho alcuna paura. Penso semmai a quella che provano gli animali stipati nei camion diretti al macello ogni santa mattina. Il corridoio verso la morte, l’odore di sangue, l’elettronarcosi, le pistole, i macchinari che smembrano esistenze che erano intere qualche secondo prima.
Sai Virginia, io credo che tu la paura non l’abbia mai provata.
La paura più vera è sicuramente quella di perdere la vita. Ma tu non hai di questi problemi perché sei nata in un’epoca in cui ci sono leggi che tutelano la tua vita. Sai perché esistono? Perché qualcuno è morto per ottenerli, quei diritti.
Se fossi nata qualche secolo fa, nel vederti desiderosa di emanciparti magari avresti avuto una folla di spettatori, sì, ma intenti a godersi lo spettacolo della tua annientazione su una pira di legno.
Sarebbe potuto accadere anche a me, viste le idee divergenti che mi caratterizzano.
Per fortuna i tempi sono cambiati, il progresso è avvenuto, e sia io che tu abbiamo la fortuna di poter dire che le nostre vite sono tutelate.
Perché allora ridere su coloro che tutelano chi ancora non ha diritti?
Fa davvero sollazzare la volontà di difendere chi viene calpestato, oppresso e soppresso?
Una cosa vera, nella finzione, l’hai fatta: accostare la parola “vegan” al verbo “svegliarsi”.
C’è sempre una goccia di bene nel male.
Diventare vegani significa proprio svegliarsi nella coscienza e nella consapevolezza.
Nel sonno della ragione si può anche sognare di star bene e al sicuro, ma non siamo fatti per essere individui dormienti. Siamo fatti per essere attivi, per portare ai massimi livelli le nostre facoltà intellettive, e dire di aver paura di diventare una persona più sensibile e rispettosa è un insulto alle stesse. Il sonno della ragione continua a portare terrore, paura, morte e annientazione per miliardi di esseri innocenti. Ogni anno.
Non c’è niente da ridere su chi si è svegliato ed ha deciso di allontanarsi da un modo di vivere crudele, antropocentrico, egoista.
Sei bravissima nel calarti nei panni di personaggi famosi.
Perché non provi a calarti nei panni di chi ogni giorno perde la vita per finire in un piatto?
Non avrai applausi da un pubblico stolto, se lo farai, ma riceverai un plauso dalla tua coscienza.
Gli animali non sono oggetti, non sono cibo né vestiario. Non sono mezzi di trasporto né d’intrattenimento.
Da oltre 6 anni mi sveglio vegana. Non ho paura delle mie scelte, anzi, sono la cosa per cui vivo.
Non ho paura di affrontare una società intera che ancora è assopita. Non ho paura di essere incompresa, derisa, offesa.
Ho paura soltanto che possa essere troppo tardi per la nostra specie per riuscire a chiedere scusa per tutto il male che abbiamo fatto nei secoli.
Distruggere gli animali, abitanti del mondo come noi, ci sta portando solo e soltanto ad una lenta estinzione. Siamo fatti per vivere insieme, uniti, non per distruggerci a vicenda. Ma avrò sempre un granello di speranza nel pensare che tutto può risolversi diversamente, e che riusciremo a raggiungere l’equilibrio andato perduto.
Cara Virginia, ti invito a riflettere su quanto hai espresso pubblicamente.
Rifletti sulle conseguenze che hanno le tue parole e sulla potenza che potrebbero avere se fossero positivi, e non negativi, i messaggi da diffondere.
Ti prego di non pensare sul serio al veganismo come una scelta di cui aver paura perché la vera paura è un’altra, e nemmeno di dirlo se non lo pensi realmente.
Diventare vegan è la scelta migliore che si possa fare per noi, per la nostra salute, per gli animali e per la natura che ci permettere di esistere.
E’ la vita, l’unico vero spettacolo che merita di essere applaudito.
– Carmen
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