[PISTOIA] Protesta Antispecista al Mattatoio ItalPork • 25.03.2024

Care lettrici e cari lettori,

stamattina, lunedì 25 marzo 2024, si è tenuta una protesta autorizzata davanti al mattatoio di ItalPork a Buggiano (PT) organizzata da un nutrito gruppo di persone attiviste per il riconoscimento dei diritti animali. Avendo preso parte a questo presidio, eccomi qui a raccontarvi come si è svolto, e quali emozioni abbiamo vissuto stazionando quattro ore davanti a quel luogo di morte.



La manifestazione ha avuto inizio alle ore 7:00, orario in cui i camion pieni di animali erano già in arrivo. Vestiti di nero, con numerosi cartelli e striscioni alla mano, muniti di megafoni e microfono, siamo stati eco della voce di quelle creature indifese. Ci siamo rivolti in modo risoluto verso coloro che li trasportavano, verso coloro che ne ‘lavoravano’ i loro corpi ormai esanimi, e verso coloro che erano incaricati di negargli la vita in un punto che non ci era accessibile.



‘Per motivi di sicurezza’ ci hanno impedito di poter stazionare davanti all’ingresso dei camion, quello posto davanti al luogo preciso di scarico delle povere esistenze collegato al sito dello smontaggio.
Ciononostante, abbiamo filmato quei momenti drammatici dell’arrivo dei condannati a morte, chiusi dentro camion dalle paratie alzate affinché non si vedesse l’interno.

Abbiamo sentito l’odore della paura; abbiamo sentito l’odore di urine e feci, dalle macchie lasciate dai camion al loro passaggio; abbiamo incrociato per pochi istanti quei meravigliosi occhi che vedevano il mondo per la prima volta.


E poi abbiamo sentito le grida, quelle di terrore, quelle di chi sa che sta per succedere qualcosa di brutto, quelle di chi non si può difendere e viene spinto verso l’immonda, maledetta arma che gli strapperà la vita.

Se esiste una divinità creatrice del tutto, solo essa sa quanto abbiamo duramente criticato il vergognoso operato di questi individui, individui senza empatia né pietà, e quanto abbiamo sofferto nel vedere fratelli e sorelle di specie diversa portati fino al patibolo pur essendo innocenti.
Trasportati dentro mezzi con raffigurazioni orwelliane di animali felici di venire abusati: la vergogna nella vergogna.



Se il disinteresse dei compratori di animali morti – che giungevano alla ‘bottega’ ad acquistare i resti di quelle esistenze macellate da altri – ci ha indignato e infiammato l’anima, il sopraggiungere di persone che ci hanno ringraziato per essere lì ci ha commosso fino alle lacrime.

Un uomo oggi, un cittadino di Buggiano che vive vicino al luogo della vergogna, ci ha ringraziato per la nostra azione di dissenso. “Sento le grida di dolore“, ha detto, “di quelle povere bestie, tutti i giorni quando scaricano. Sempre“. Al mio chiedergli cosa sentisse, nell’udire quelle grida, ha aggiunto “dolore quanto loro. Hanno più diritto le bestie delle persone. Se potessi restare resterei qui con voi. Bravi. Grazie“.
Un altro si è unito a noi, rimanendo a presidiare accanto ai nostri cartelli.
Altre persone si sono fermate, hanno fatto video e foto, hanno preso materiale informativo sull’alimentazione vegetale e sui danni dell’industria zootecnica.


È stata una delle azioni più potenti alle quali abbia mai preso parte in quasi 34 anni di vita.
Vedere gli animali, i miei amati animali, stipati come merce e nelle mani di gente violenta mi ha devastato. Vedere queste persone, sia operai che clienti, approfittarsi dei loro corpi ha scatenato un uragano di parole di sdegno e di risentimento verso il loro operato. Liberatorio, poter dire in faccia a chi ci fa vergognare di essere umani che, appunto, ci vergogniamo di saperci della stessa specie di appartenenza.

Concludo questo articolo ricordando che queste persone ‘lavorano’ ogni giorno sulla pelle di creature senzienti grazie a chi riempie il frigo e il proprio stomaco con i loro poveri resti.
Nessuna differenza fra chi ammazza e chi compra vite già ammazzate.

Ringrazio chi oggi era lì presente in difesa della vita, e tutte le persone che hanno deciso di non sostenere più la violenza e la sopraffazione umana ai danni delle altre specie: siete la mia famiglia, ed è un dono sapere che esistete.


Guarda i video
ITALPORK: arriva un tir a tre piani pieno di maiali
Diretta video della protesta davanti ItalPork
All’interno di un allevamento intensivo di maiali, con Ugo Bettio

Informazioni su Carmen Luciano

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Pubblicato il 25 marzo 2024, in ° attivismo ° con tag , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.

  1. Agnese Tinteforti Laneve

    DOLORE DOLORE DOLORE !!!!!!!!!!!!!!

    Piace a 1 persona

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