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°°ASL ROMA 1: Ordinato Abbattimento Immediato dei Maiali de La Sfattoria degli Ultimi°°
Cari e care followers,
vi informo di una notizia gravissima che ci è giunta nel pomeriggio di lunedì 8 agosto 2022.
Da quanto emerge dal post de La Sfattoria degli Animali, l’ASL ROMA 1 ha notificato l’ordinanza di abbattimento immediato dei maiali e dei cinghiali ospiti del rifugio.
Stiamo parlando di circa 140 esemplari sani, salvati da situazioni di maltrattamento o sottratti alla morte, che adesso rischiano nuovamente la vita a causa della peste suina e dei timori per la salute umana che essa ha portato. Massimo Manni, del rifugio Capra Libera Tutti, in una diretta su Instagram ha spiegato che possono arrivare in qualsiasi momento a compiere l’esecuzione, e che probabilmente la mattanza avverrà con scariche elettriche. Ci rendiamo conto?
Una vergogna, un insulto alla vita volerla calpestare a tutti i costi.
Un affronto all’opinione pubblica e alla volontà di cittadini e cittadine, già vessati negli ultimi due anni da tentativi vari di coercizione e obbedienza imposta.
Come si può pensare anche solo lontanamente di compiere delle esecuzioni di innocenti?
Che coscienza può mai avere una persona che accetta un tale ordine?
È una lotta contro il tempo.
L’ASL potrebbe sopraggiungere in qualsiasi momento. I volontari e le volontarie de La Sfattoria stanno gridando aiuto. Non lasciamo queste persone da sole. Non permettiamo che vengano uccise creature indifese e innocenti.
Chi può, si rechi fisicamente al rifugio per difendere la vita di chi merita di esistere tanto quanto qualsiasi essere umano.
La Sfattoria degli Ultimi si trova in:
Via Arcore 92
00188 Roma

Inoltre, vi invito a inviare un messaggio di dissenso ad ASL ROMA 1
agli indirizzi:
ufficio.stampa@aslroma1.it,
direzione.generale@aslroma1.it,
direzione.sanitaria@aslroma1.it
Messaggio tipo:
Spettabile ASL ROMA 1,
ho appreso da La Sfattoria degli Ultimi che è stata notificata l’ordinanza di abbattimento dei maiali e dei cinghiali SANI ospiti del rifugio. Animali che hanno già visto il lato peggiore dell’umanità prima di essere accolti dal rifugio, e che adesso vedono pendere sulla propria testa una condanna a morte assolutamente ingiustificata. Vi scrivo per chiedervi di non commettere questo oltraggio contro la vita.
Siete esseri umani, appartenete a una delle infinite specie del mondo, la natura in nessun modo vi ha mai dato il diritto di annientare le altre specie che ne sono ospiti come noi.
Mi unisco a tutte le persone che stanno difendendo queste creature e che si oppongono al loro massacro.
Lasciatele vivere! Vivete la vostra vita e non negatela agli altri! LASCIATE STARE I MAIALI DE LA SFATTORIA DEGLI ULTIMI!
▬ OLTRE A INVIARE UNA MAIL DI PROTESTA potete unirvi alla lotta contro il massacro dei di maiali e cinghiali prendendo parte all’azione DIAMO UL COLPO ALLA REDDITIVITA’ DEL COMMERCIO DEI SUINI ▬
Vi prego di mobilitarvi nel modo in cui potete contro questo sopruso legalizzato.

→ Aggiornamento di lunedì 8 agosto 2022:
dal mondo animalista si stanno mobilitando associazioni, attivisti e attiviste.
Si attende la presenza di numerose persone che a breve partiranno per andare a Roma e difendere gli animali. Continuiamo a farci sentire e a dare voce a chi non si può difendere. Grazie di cuore.
→ Aggiornamento di martedì 9 agosto 2022:
a La Sfattoria degli Ultimi sono arrivate circa 50 persone animaliste da tutta Italia che hanno bloccato l’ingresso del rifugio con le proprie auto.
È stata avviata una raccolta firme alla quale hanno aderito già oltre 25.000 persone.
Per firmare, cliccare QUI.
Continua poi l’invio di email di protesta: i messaggi recapitati dovrebbero essere già vicini alle migliaia.
La LAV ha diffidato l’ASL ROMA 1 e si sta impegnando col proprio Ufficio Legale per fare ricorso al TAR. Assieme ad altre associazioni, si sta dando pieno sostegno al rifugio.
→ Aggiornamento di mercoledì 10 agosto 2022:
l’attivista della pagina ShinSekai – Nuovo Mondo ha girato una diretta video sul posto per mostrare l’arrivo delle persone a difendere gli animali de La Sfattoria degli Ultimi.
Nel video si parla anche dell’ordinanza, che sarebbe voluta dal Dott. Frega e dal politico Zingaretti.
Al rifugio avrebbero concesso di poter salvare due soli animali dei circa 140 ospiti. ll massacro preannunciato sarebbe poi dovuto alla necessità di “tutelare la redditività dell’azienda zootecnica suinicola”. In poche parole, questi animali SANI potrebbero minacciare quelli SCHIAVIZZATI E COMMERCIATI.
°°I Maiali Allevati? Stavano Meglio nel Medioevo°°
Gli animali sono sempre stati visti come esseri inferiori all’uomo, sin dagli albori dell’umanità stessa. Ma ovviamente questa non è la verità. Che tale idea sia frutto di uno stereotipo tipico della nostra specie lo dimostra il fatto che gli stessi esseri umani (di nascita diversa, di sesso femminile o di appartenenza a ceti sociali “bassi”) sono finiti collocati o accanto agli animali o giusto un gradino sopra di essi nella scala di importanza. Col tempo, col passare dei secoli e con l’accrescimento della sensibilità umana alcune false convinzioni sono state accantonate lasciando spazio a idee ben più illuminate.
Gli animali dunque, nel passato come ancora oggi, sono vittime di ingiustizie.
Ridotti a mero corpo vivente di cui farne qualsiasi cosa, vengono allevati dagli umani per i più disparati scopi.
Ed a proposito di quest’ultimi, col presente articolo intendo concentrarmi su quello alimentare.
Gli animali dunque sono sempre stati allevati per essere mangiati, nonostante l’allevamento di per sé sia una soluzione alimentare innaturale visto che i veri predatori hanno la funzione di contenere il numero di erbivori, e non di moltiplicarlo.
In un primo momento semplicemente cacciati. In un secondo momento, confinati in spazi e indotti a riprodursi tra di loro. In un terzo momento, quello attuale, rinchiusi in piccolissime gabbie e fatti riprodurre artificialmente raccogliendo seme maschile introdotto manualmente nell’organismo femminile.
Più sono passati gli anni, più il sistema di allevamento è andato intensificandosi a discapito del benessere, della libertà e degli istinti naturali degli schiavi a due o quattro zampe.
Soggetto di questa mia riflessione sono i maiali.
I maiali allevati? Stavano meglio durante il periodo medievale.
Sempre visti come cibo nell’età di mezzo, i maiali secoli fa godevano della possibilità di vivere nei boschi, ossia nelle aree incolte di proprietà signorile oppure pubblica del fisco regio. In queste aree definite zone franche i maiali vivevano in libertà, avevano la possibilità di scegliere cosa mangiare (prevalentemente ghiande) e si riproducevano in base alla natura della loro stessa specie.
Venivano poi cacciati dai contadini, o coloni, che dovevano al signore proprietario terriero un censo sia in natura che in denaro.
Nel censo annuo in natura era incluso quasi sempre un maiale.
Nell’animale veniva visto un valore abbastanza alto, a differenza delle galline e dei galli che invece non ne avevano e rientravano fra i doni di riconoscenza che i contadini dipendenti dal signore dovevano a quest’ultimo per l’utilizzo dei campi [1].
I maiali all’epoca non erano come sono adesso, e lo possiamo dedurre dalle illustrazioni che ci sono giunte dal Medioevo stesso.
I maiali erano semplicemente simili ai cinghiali odierni per colore e dimensione.
Il colore roseo e la tipologia di peluria che attualmente contraddistinguono i maiali del XXI secolo sono frutto di incroci su incroci a beneficio di chi doveva ucciderli.
Nel Medioevo quindi questi animali venivano cacciati nei boschi dove vivevano liberi e macellati per la realizzazione di alimenti che andavano a coprire lunghi periodi del calendario.
Degli odierni allevamenti estensivi o casalinghi è rimasto solo l’abbattimento annuale. Nient’altro.
Sebbene l’umanità dal Medioevo in poi abbia avuto un notevole miglioramento di stile e condizione di vita, non è accaduto lo stesso per gli animali destinati all’uso e al consumo delle persone.
Oggi questi animali vengono fatti nascere lontano dal loro habitat naturale.
L’allevamento è di tipo intensivo e ha luogo in capanni spesso illuminati artificialmente, dove la ventilazione avviene quasi sempre meccanicamente mediante impianto di ventilazione. Perché l’aria è irrespirabile. Siete mai stati in un allevamento di maiali? L’aria è così pungente da farvi desiderare di essere organismi privi della possibilità di respirare.
Le femmine vengono costrette a ripetute gravidanze, con fecondazione manuale da parte degli allevatori. I cuccioli nascono in ambienti poco confortevoli e non possono godere della possibilità di essere accuditi dalla propria madre, poiché confinata in una gabbia in posizione che esclude ogni altro tipo di movimento.
Questa foto, raffigurante un allevamento intensivo, è un chiaro esempio di ciò che accade quotidianamente nel mondo.
Siamo passati dunque dal catturare animali, capaci di vivere nel loro ambiente ideale e di provvedere a se stessi, al renderli materia vivente in attesa della morte.
Animali privati di ogni stimolo esterno, privati della possibilità di avere relazioni fra simili. Tutto ciò rende queste creature limitate, depotenziate nell’intelletto [2]
Una squallida involuzione. Una vergognosa macchia sulla coscienza collettiva.
Come possiamo alienarci da ciò?
Semplicemente rendendoci non più complici di questa fabbrica chiamata allevamento dove degli organismi sono a tutti gli effetti “macchine da produzione”.
Solo in Italia nell’anno 2010 sono stati macellati 403.046 maiali.
Fonte: Agri Istat.
E’ possibile prender visione di ciò che accade negli allevamenti visitando il sito laverabestia.org.
Altra realtà importante è l’investigazione shock di Essere Animali “Prosciutto Crudele di Parma”, censurata.
Sul sito cambiamenu.it invece si possono avere maggiori informazioni sulla scelta di vita vegan con alimentazione 100% vegetale.
Il futuro del genere umano è la compassione, è capacità di coesistere con le altre specie senza calpestare il loro diritto di esistere.
Carmen
[1] Istituzioni di Storia Medievale – Università di Pisa
[2] Secondo la scienziata statunitense Wendy Suzuki gli animali che non hanno stimoli perdono facoltà intellettive. Tristezza e assenza di interazioni spengono i neuroni destinando l’organismo al calo intellettuale.
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