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°°Pelliccia Vera di Visone, Procione, Volpe, Coniglio e Alpaca per gli Charm FENDI°°

Per gli animali non c’è mai tregua.

Dopo le cover per Iphone, ancora in vendita su qualche e-commerce, ecco nuovi accessori “moda” crudeli nei confronti degli animali realizzati con i loro resti. Si tratta degli Charm firmati dalla nota griffe FENDI: portachiavi a forma di cono gelato, pupazzetti, frutta o tondi con la propria iniziale al centro. 

Tre delle decine di Charms Fendi


Materia utilizzata per il loro confezionamento: metallo per i moschettoni, pelle di vitello e pelliccia di agnello, alpaca, visone, procione, volpe o coniglio.

Tali accessori collezione 2017/2018 sono attualmente in vendita sul sito di Fendi stesso: decine di modelli dai colori diversi da usare come portachiavi o per “abbellire” la propria borsa. 

Costo: dai 400 fino a superare i 1000 euro. Quanto sia costato agli animali in termini di sofferenza e privazione della vita invece non ci è dato saperlo.

Realtà come questa, oltre a gettare addosso un senso di sconforto (non è facile realizzare che le persone arrivino a tanto, n.d.r) risvegliano il sentimento di rifiuto che genera una condanna morale nei confronti del marchio. 

Com’è possibile che nel XXI secolo la pelliccia sottratta agli animali sia ancora vista come “lusso”? Come si può pensare che sia giusto privare della propria parte superficiale corporea alcuni degli abitanti di questo pianeta che ci ospita? 

Prima di arrivare al dunque, vorrei mostrarvi delle foto scattate dentro allevamenti di animali da pelliccia per daevi un’idea. Gli animali vittime di Fendi se la passano meglio?

• Conigli in allevamento e durante l’abbattimento.

• Procioni in gabbia.

• Visoni allevati per la loro pelliccia.


Come potete vedere tutti gli animali considerati “da pelliccia” (come se esistessero al mondo per cederci qualcosa!) sono confinati dentro gabbie. Le gabbie, a quanto pare, vengono collocate all’esterno affinché il loro organismo infoltisca i peli per proteggersi dal freddo. Raggiunta la pelliccia adatta, vengono uccisi con metodi cruenti: attraverso scariche elettriche date da due elettrodi posti uno in bocca e uno nell’ano che scuotono il corpo e lo lasciano privo di vita, o con bastonate sulla parte finale della testa. Che l’industria della pelliccia sia sanguinaria e violenta lo hanno mostrato e dimostrato più volte le associazioni di difesa animale che da anni lottano per l’abolizione di questa barbara pratica. 

Credo che non ci sia niente di bello, colorato, fine ed elegante nel portare attaccati alla borsa peli di animali sfruttati e uccisi. Perché mai delle creature così belle dovrebbero perdere la vita per diventare meri accessori? Come si può spendere centinaia, o un migliaio, di euro per tali bruttezze? Brutte sia nella forma che nell’etica. Ma poi.. abbiamo bisogno di avere attaccati alle chiavi i resti di qualcuno per sentirci alla moda?

Moda, stile e buon gusto NON possono amdare d’accordo con allevamento, schiavitù, violenza e massacro. 

Per questo motivo ho deciso di scrivere a Fendi affinché abbiano la possibilità di conoscere un’opinione diversa dalla loro. Un pensiero che va sicuramente a difendere chi non può farlo. 

Gentile azienda Fendi, ho notato sul vostro sito la presenza di accessori moda realizzati con pelliccia vera. Scrivo questo messaggio per dirvi che alpaca, procioni, conigli, volpi e visoni sono molto più belli da vivi, liberi di esistere, che morti, scuoiati e appesi ai vostri charms. Incredibile: date il prezzo di 400-1000 euro a piccole mostruosità del genere e poi non conoscete il valore della vita. Vi informo che sono assolutamente contraria alla vostra condotta, che condanno moralmente. Non vi fa onore mercificare i resti delle altre specie ma anzi, ciò fa constatare l’assenza di rispetto e di sensibilità che vi accomuna ad altre griffe di cui non comprerò mai niente. Fino a quando per voi sarà giusto finanziare l’allevamento e l’uccisione di animali, per me sarà giusto evitare di comprare qualsiasi cosa abbia il vostro nome sopra. Inviterò a fare lo stesso amici, parenti e conoscenti. Invito inoltre voi a smettere di vendere accessori in pelliccia e pelle animale. Ci sono tantissime alternative valide, non è necessario macchiarsi le mani di sangue innocente!

Inviata attraverso il contact form presente sul sito del marchio stesso.

 Chiunque voglia dare voce agli animali può farlo facendo copia-incolla del testo sopra riportato o scrivendo di proprio pugno un messaggio, mantenendo toni educati, da inviare cliccando qui.

Grazie in anticipo a tutte le persone che decideranno di difendere gli animali.

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°°Pellicce Vere di Volpe, Visone, Coniglio e Agnello per le Cover da Iphone°°

Quando Einstein ipotizzò che la stupidità umana è infinita, non aveva poi tutti i torti.
A distanza di anni dalla sua esternazione aggiungo:
anche la crudeltà umana non ha limiti, purtroppo.

Oggi vi parlo di una vergognosa realtà scoperta per caso su internet.
Si tratta dell’ennesima dimostrazione di quanto il genere umano sappia utilizzare il proprio intelletto per scopi deplorevoli.
Tre marchi noti di abbigliamento e accessori (ma sono sicura che ce ne saranno molti altri) quali DOLCE & GABBANA, FENDI e WILD AND WOOLLY hanno ideato e messo in commercio delle cover in PELLICCIA VERA per proteggere gli smartphone Iphone.
Avete capito bene: pelliccia vera per coprire dei cellulari.
Vittime come sempre del business della moda troviamo VOLPI, CONIGLI E VISONI.

Animali allevati, fatti esistere giusto il tempo di raggiungere la loro massima dimensione fisica (per i centimetri di pelliccia, mica per altro) ed infine scuoiati.
Non sto a spiegare nei dettagli i metodi utilizzati per strappare via lo strato superficiale corporeo da questi poveri esseri innocenti. Chi vuole, può documentarsi cliccando QUI.

Privati della loro pelliccia in nome del denaro.
Privati del diritto di esistere per cedere le proprie spoglie ad una fetta di umanità egoista e crudele che necessita di tenere al calduccio il costosissimo cellulare di turno.

La vita di questi animali non ha assolutamente nessun valore. Ciò che rimane di loro, tinto con colori sgargianti o tenui, invece vale centinaia di euro:
si parte dai 200 per arrivare fino ai 436 euro. Tutto dipende dal tipo di pelliccia.
Oltre alla vasta gamma cromatica, le cover possono essere sia totalmente in pelliccia che tinta unita con dettaglio in pelliccia: pon pon oppure lettere alfabetiche.

cover pelliccia vera.png

Per le trasgressive dai gusti crudeli ma alternativi invece vi è l’opzione pelliccia di agnello, firmata Chiara Ferragni. Sulla cover, un occhio aperto e uno chiuso, per ricordare la facilità con la quale si chiude un occhio quando si parla di uccisione di esseri viventi. “Solo” 160 euro.

cover pelliccia vera.png

[ Update: sembra che sul sito Fashiola abbiano riportato informazioni non corrette. Le cover di Chiara Ferragni, almeno sul suo sito, sarebbero in eco pelliccia ]

Non so quante persone possano essere così folli da spendere centinaia di euro per comprare delle cover realizzate con animali morti, ma so che ci sono.
Di sicuro, i primi a far emergere la propria antropocentrica follia sono proprio gli stilisti che hanno ideato e prodotto delle cagate (scusate il francesismo) del genere.

Ma per quale motivo gli animali dovrebbero perdere la vita per adornare dei cellulari?
Per quale stramba ragione un essere senziente dovrebbe esser spinto a patire, provare dolore e a soccombere per un vezzo così inutile?

E’ il momento di agire e di dare voce a chi in questo momento è ormai ridotto a un mero accessorio per frivoli umani.
E’ il momento di far capire a chi continua a spargere sangue che nessuno ha il diritto di negare la vita al prossimo.

Vi invito pertanto ad inviare una mail di protesta a Fendi, Dolce & Gabbana, Wild and Woolly e Chiara Ferragni. Mi auguro che ricevano valanghe di messaggi, tanti quanti quelli che due anni fa , proprio partendo dal mio blog,  hanno spinto O Bag a smettere di produrre borse in plastica con bordo in pelliccia vera.
Sono fiduciosa: tutti insieme possiamo fare la differenza.

Mail da inviare tipo:

“Gentile azienda,
ho scoperto con molto disgusto che il vostro marchio ha ideato, prodotto e messo in commercio degli accessori realizzati con parti animali. Mi riferisco alle cover da Iphone la cui materia principale è pelliccia vera.
Mi trovo a dovervi inviare questa mail per esternarvi la mia contrarietà e la mia disapprovazione. Credo sia altamente incivile, e assolutamente disumano, impiegare resti animali per realizzare accessori dalla dubbia utilità. E che non si tiri in ballo la falsa verità delle pellicce che avanzano dall’industria alimentare: visoni e volpi, per esempio, non finiscono nei nostri piatti e vengono solo allevati e uccisi per il loro manto.
Mi rifiuto di credere che non abbiate altro materiale, fra tutti quelli disponibili al mondo, per la realizzazione di accessori. E’ vergognoso vedere quanta poca importanza dia il vostro brand alla vita delle altre specie.
Ci tengo ad informarvi che fino a quando degli esseri viventi senzienti, e per giunti innocenti, verranno oppressi e soppressi anche in vostro nome non acquisterò mai niente del vostro marchio. Inviterò amici, parenti e conoscenti a fare lo stesso.
Con la speranza che gli articoli indicati possano essere ritirati e sostituiti da altri composti da materiali che non hanno negato la vita a nessuno, porgo distinti saluti.

Nome Cognome Città”

Da inviare a:
ufficiodigitalmarketing&communication@dolcegabbana.it

advertising@dolcegabbana.it

press.office@it.fendi.com

press.office@it.fendi.com
communication@it.fendi.com
chiara@theblondesalad.com

info@wildandwoollyNY.com

Boicottiamo anche i negozi che vendono questi oggetti!

Mail tipo da inviare ai negozi:

“Gentile negozio, scrivo questo messaggio per informarvi che ho trovato di pessimo gusto il vostro vendere oggetti realizzati in pelliccia vera di animali uccisi.
Mi riferisco in speciale modo alle cover da cellulare in volpe, visone, coniglio o agnello. Trovo sia vergognoso scegliere di mettere in vendita degli accessori che hanno comportato la morte di esseri viventi che non meritano assolutamente tutta la sofferenza e la violenza che l’industria delle pellicce li obbliga a subire.
Vi informo che fino a quando darete spazio a realtà crudeli come questa eviterò di fare acquisti sul vostro sito, e inviterò amici e parenti a fare altrettanto.
Gli animali non sono indumenti, e nemmeno accessori.

Nome Cognome Città”

Da inviare a:
Fashiola cliccando QUI.

Grazie a nome di tutti gli animali vittime della moda.

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Un cucciolo di volpe in gabbia in un allevamento da pelliccia – Photo: Loomus

 

°° 21/09/2016 Blitz Animalista @ Milano Fashion Week °°

 

Mercoledì 21 settembre 2016,
in occasione dell’apertura della Milano Fashion Week,
si è tenuto un blitz animalista organizzato dal gruppo di attivisti
La Loro Voce – Iene Vegane capitanato da Alessandra Di Lenge.
Le vetrine dei negozi griffati nel Quadrilatero dell’alta Moda pullulavano di capi d’abbigliamento realizzati con pelle, pelliccia e piume strappati agli animali.
La città era in fermento e si preparava ad accogliere ulteriori turisti e fashion-victims di ogni etnia e provenienza con promozioni e sfilate.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica gli attivisti, dopo circa un’ora di preparazione, hanno manifestato in Via Montenapoleone davanti ai negozi dei principali brand killer: Gucci, Hermès, Fendi, Moncler, Simonetta Ravizza, Prada.

Microfono alla mano, Alessandra Di Lenge, Silvia Premoli, Gioia Barbaglia e Vittorio Togni hanno spiegato ai passanti, che si fermavano ad ascoltare e a scattare foto, come vengono realizzati gli abiti con inserti animali.
Gli struzzi sono stati l’animale emblema della protesta.
Vittime della crudeltà della moda, è stato trattato il tema dell’allevamento e della loro uccisione in tenera età per l’utilizzo delle piume e della pelle per il confezionamento di borse e cinture.

“In natura potrebbero vivere dai 45 ai 60 anni, ma negli allevamenti arrivano solo ad un anno di vita. Dopo esser stati spiumati vivi la pelle della loro schiena, con bulbi piliferi irritati, viene utilizzata per realizzare borse e cinture ma anche portafogli”.
“Sono animali che si spaventano facilmente. Immaginate cosa possano vivere negli allevamenti in Africa, lontano dalle loro madri”.

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Il blitz è stato reso ancor più scenico e d’impatto grazie alla presenza di tre attiviste truccate e vestite ad arte da struzzi morenti.
Presenti giornalisti e stampa.

 

struzzi

[Modelle: Nico, Giulia, Erika.] [Make Up: Elena Salvi. Hair: Antonio Trovisi.]                  [Foto: Carmen Luciano per Think Green Live Vegan Love Animals]

 

Ho preso parte a questo blitz e l’ho trovato davvero ben riuscito ed organizzato.
Ringrazio i ragazzi e le ragazze de La Loro Voce – Iene Vegane per quanto stanno facendo per gli animali e spero che ogni loro iniziativa possa spronare le coscienze assopite di chiunque li ascolti.

 

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Foto: Sal Giaquinto

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Per seguire tutte le iniziative
degli attivisti milanesi
e per ulteriori foto e video del blitz
cliccate mi piace sulla loro pagina facebook.

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