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°°Linea Cosmetica all’UOVO: Mai Più Alkemilla Eco Bio Cosmetic°°

Esistono aziende che producono cosmetici contenenti derivati animali, e che vedendo le tendenze del mercato decidono di proporre prodotti nuovi, riformulati, interamente vegetali.
E poi, accade anche che aziende che da anni mettono in commercio prodotti vegetali, con diciture “vegan” e per giunta non testati su animali facciano due passi indietro.

E’ accaduto ad Alkemilla Eco Bio Cosmetics.

Ho scoperto attraverso un post sponsorizzato che l’azienda ha da poco lanciato sul mercato una nuova linea dal nome Botanic Alkhair.

La presentazione fotografica, un po’ stile fattoria un po’ stile mangiatoia del presepe, mi ha lasciata sconcertata.
Uno shampoo e un vasetto di maschera capelli messo accanto a un cestino con delle uova, e un ovulo aperto in due al centro.

Riporto per mettervi al corrente la descrizione della linea, pubblicata dall’azienda sulla pagina Facebook.


L’uovo, da sempre considerato un rimedio straordinario, noto per le sue proprietà ristrutturanti“.
Su questa frase che trasuda di utilitarismo specista, mi porta a pensare che viene a mancare un’ottica ecocentrica con la quale vedere gli ovuli degli altri animali.
Un uovo, in questo caso di gallina, è una cellula che contiene tutte le sostanze necessarie per formare una vita. Dovrebbe essere questa la prima e la sola impressione a risaltare ai nostri occhi.

<<Eh ma le galline le uova le fanno lo stesso!>> potrebbe affermare qualcun*. Rispondo dicendo che probabilmente anche noi femmine umane avremmo ovulato circa ogni giorno, se fossimo state sottoposte al lungo processo di allevamento finalizzato a renderci macchine viventi da produzione.
Sono state manipolate “razze” di galline capaci di deporre dalle 250 alle 300 uova all’anno. Se quanto ne so di zoologia è verità, nessun animale in natura può dare vita a un figlio al giorno.

Ma torniamo alla presentazione del prodotto:
“agendo sempre nel rispetto della natura e degli animali” si legge alla fine di essa.
Dove sarebbe il rispetto?
Secondo il mio modo di vivere, simile a quello di milioni di persone in tutto il mondo, se rispetto una creatura non attendo dal suo corpo derivati da usare a mio piacimento, o per scopo di lucro.

Da persona amante degli animali, da cliente, da blogger che da anni promuoveva prodotti di questa azienda per il bene della causa cruelty free mi sento molto delusa.
Attraverso il mio blog vi avevo parlato della maschera capelli panna e fragola vegetale, degli addolcilabbra, dei prodotti per capelli e addirittura quest’anno avevo comprato dei solari, prossimi anche loro a ricevere una recensione pubblica.
Avevo già dato nel 2018 ad Alkemilla Eco Bio Cosmetics il beneficio del dubbio con la scelta di Giulia De Lellis come testimonial.
Adesso, con questa ennesima scelta di marketing, è arrivato il momento di mettere la parola fine agli acquisti.

Non comprerò più nulla che sia prodotto da Alkemilla, e mi impegno a rimuovere tutte le recensioni che avevo pubblicato sotto forma di articolo qui sul blog e di video sul mio canale YouTube.
Lo faccio per rispetto degli animali, e delle persone che li amano.


Concludo questo articolo con un esempio di allevamento di galline ovaiole.
Indagine svolta da un’associazione di diritti animali.
Non mi interessa se Alkemilla compri uova di galline in gabbia come queste, che razzolano “a terra” in un capannone con luce artificiale, che abbiano qualche ora di libertà “biologica” o “del contadino” in fondo alla strada.
La detenzione è finalizzata all’ottenimento degli ovuli ed ogni detenzione è da biasimare!

RISPETTO PER OGNI FORMA DI VITA!
LA LORO ESISTENZA NON E’ ALLA NOSTRA MERCE’


FANTASTIKA BIO


Se volete avere cura della vostra bellezza, vi suggerisco di scoprire il marchio Fantastika Bio di cui sono cliente e consulente.
Non ha MAI realizzato prodotti contenenti ingredienti animali, ha certificazioni serie e vanta di ottimi prodotti efficaci e vegetali.
QUI il catalogo completo. Guardate con i vostri occhi.

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°°Considerazioni su BuonOvo – le Uova “Etiche”°°

Sfogliando il nuovo volantino delle offerte di Novembre Lidl (un tripudio di animali di ogni specie, resi cibo per le prossime feste) ho notato in fondo a pagina 13 la confezione di 6 uova presentate come “speciali”.

Già dal nome attribuito al “prodotto”, BuonOvo, è possibile comprendere dove produttori e venditori vogliano andare a parare. Le sei frasi di carattere informativo poste accanto alla raffigurazione della confezione ne sono poi la conferma.

“Salvaguardia del pulcino maschio”, “da galline allevate senza l’uso di antibiotici”, “mangimi ogm free”, “filiera certificata”, “più controlli a garanzia del BENESSERE ANIMALE (wow!) ed infine “35% di spazio in più per le galline”.

Insomma, una vita di lusso che tutti sogneremmo di fare! (O no?)

Ad infiocchettare meglio la réclame ecco l’amabile contadino dagli occhi socchiusi che cinge con le braccia la sua schiav.. hem, la “sua” gallina, trattata bene in nome del sopra menzionato benessere animale.

Se agli occhi di una persona che consuma ovuli di gallina può apparire convincente o allettante, per chi come me va oltre le “belle parole” viene un sorriso amareggiato.

Sì, queste uova potranno anche essere deposte da galline allevate (o meglio dire usate) da aziende dove i pulcini maschi non vengono tritati vivi a pochi giorni di vita, alimentate con cibo non OGM, tenute in vita senza antibiotici, fatte stare con le zampe per terra in un ambiente leggermente meno affollato di altri, ma poi? Qual è il fine ultimo?

Il fine ultimo rimane la loro detenzione, il loro confinamento, il loro assoggettamento alla volontà umana per “generare” ovuli da vendere. In poche parole: corpi che producono cibo che genera introito economico.

I pulcini maschi, magari non triturati subito, non verranno forse fatti crescere e macellati? Le loro mamme, le loro sorelle, le loro nonne, non verranno forse tenute in vita finché il loro organismo risulta produttivo? Non finiranno lo stesso la loro “carriera” dentro un mattatoio?

Quali ipocriti, falsi abbracci vogliamo mostrare?

Come dico da tempo, è giunto il momento di aprire la nostra mente e abbracciare una visione ben più nobile delle galline. Continuare a vedere in loro “qualcosa” che genera “qualcos’altro” mette solo in evidenza il nostro basso, scarso livello empatico.

Negli altri animali che coesistono con noi e che con noi condividono il pianeta (anche se di spazio VERO ne lasciamo loro ben poco) dobbiamo smettere di vedere corpi dai quali trarre qualcosa.

Sottrarre parti corporee altrui, tra persone, è stata una pratica messa in atto nei momenti più bui della ragione umana, che ricordiamo con biasimo. Come non vogliamo e non desiseriamo che qualcuno ci privi della libertà (o peggio ancora, non ce la faccia mai conoscere) per lucrare su di noi, dobbiamo comprendere che anche gli animali non vogliono subire tali ingiustizie.

Cosa manca alle nostre capacità per raggiungere tale livello di sensibilità? Siamo forse fatti di solo apparato digerente, capaci di soddisfare solo quello?

Inviti tutt* a una profonda riflessione, con la speranza che sempre più persone realizzino che il vero BENESSERE per gli animali c’è quando sono lasciati liberi di esistere lontani dai nostri profitti.

Carmen

°° Amicizie Speciali: Il Video di una Gallina che si fa Abbracciare da un Bimbo °°

La migliore amica di questo bimbo è dolce, fedele e ricoperta di piume.

 

Manson e Love Bird

 

Il  bimbo nella foto  si chiama Manson e ha 6 anni, mentre la gallina si chiama “Love Bird“.
Entrambi sono cresciuti nel Ranch “Rifle Creek” a Las Vegas.
Sono migliori amici anche se di specie diversa, e il loro legame affettivo è estremamente evidente.

Love Bird sveglia tutte le mattine Manson e lo saluta con un abbraccio quando torna da scuola, tutti i giorni.

Nonostante il nome, Love Bird non è stata da sempre amorevole.
Da gallina, era aggressiva e beccava chi voleva avvicinarsi a lei.
” La volevamo togliere di mezzo per il suo carattere, ma Mansonsi è opposto” hanno scritto i proprietari di Love Bird sulla pagina di Facebook che hanno aperto per raccontare a tutti di questa bellissima vicenda.
” Lui le ha dato il tempo necessario per diventare amorevole e trasformarsi in ciò che è adesso”.

Sulla Pagina Facebook di Love Bird e Manson , aperta il 16 Aprile 2014, ci sono alcune foto ricordo.

“Tutto è iniziato nell’incubatrice il 19 Marzo 2011, per la Festa del Papà.
Love Bird era una dei soli due pulcini gialli nati. Questa è la sua primissima foto” è stato scritto come didascalia della seguente foto.

love bird

“Siamo migliori amici” si può leggere come commento in questa bellissima foto che ritrae Love Bird in braccio a Manson.


love bird 1

Ed eccovi il video dove Love Bird corre dal suo padroncino per farsi abbracciare.

Love Bird & Manson

 

 

 

La storia di questa amicizia speciale è sicuramente simile a tantissime altre che vedono come protagonisti umani e animali ritenuti “da fattoria”.

Io stessa da piccola ho avuto la fortuna di avere un pulcino molto affezionato a me che aspettava che corressi da lui nel recinto per farsi accarezzare.
Lo aveva acquistato mia nonna da un venditore che passava con un camion e con l’altoparlante.
Ricordo quando lo comprò insieme ad altri 5 o 6 pulcini.
L’uomo glieli mise in una scatola forellata per trasportarli dal cancello fino al pollaio.

Io ero li che guardavo in attesa di vederli liberi zampettare sul fieno.

E poi eccolo la, dopo qualche minuto di buio, rivedere la luce.
Fu amore a prima vista.

Ricordo ancora quando pigolava per chiamarmi, il suo saltellare alla rete che ci divideva per cercare di arrivare da me, le sue piume morbide color marrone chiaro sotto le mie mani, il suo becco delicato mentre mangiava il granturco, in braccio a me.

La nostra amicizia è durata qualche settimana.
Passavo pomeriggi interi con lui e con le altre galline, che ho scoperto essere animali tranquilli e sensibili.
Poi tutto è finito , perchè io sono ritornata a casa dopo le vacanze estive passate dai nonni.
Era fisso nei miei pensieri, e speravo di poterlo rivedere al mio ritorno dai nonni, ma l’anno dopo lui non era più li.
La sua fine è sicuramente stata tragica.
Il suo collo sarà stato tagliato con un coltello da cucina come tutti gli altri ospiti-detenuti presenti nel “pollaio”, e goccia dopo goccia il suo sangue avrà macchiato il terreno.
Chissà cosa avrà pensato di me.
Sicuramente si sarà sentito abbandonato e tradito.
Chissà se sperava di esser preso per esser portato da me, quando invece lo hanno afferrato per togliergli la vita per sempre.

Provo pena per chi, per un pasto di 20 minuti, toglie anni di vita ad un’esistenza.

Sicuramente lo rivedrò in un posto diverso, all’aldilà, dove non ci saranno più reti a dividerci e dove a nessun umano è concesso togliere la vita a nessuno.

Quello che vorrei dirvi è che l’amicizia va oltre la specie di appartenenza, supera le differenze fisiche e unisce con i sentimenti. E che dovremmo valorizzare quella.

Trovo che Manson sia un bimbo fortunato e soprattutto speciale.
Love Bird sarà sicuramente protetta da lui e insieme potranno essere un esempio per chi è ancora scettico e non ha capito che tutti gli animali sono in grado di regalare un’amicizia unica e che vogliono essere amati e non uccisi.

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