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°°[Livorno] Silvestro, Micio Cieco Rimasto Orfano, Cerca Adozione°°

Cari lettori e care lettrici,
in questo articolo vi parlo di un gatto rimasto solo che cerca urgentemente adozione.

Si tratta di Silvestro, un micio maschio, nero e bianco a pelo corto, di 7 anni.
Silvestro è un micio cieco, e nel giro di due settimane ha perso uno dopo l’altro i suoi genitori umani, una coppia anziana di circa 80 anni, rimanendo solo nella casa in cui vivevano. Stando a quanto riferito dalla ragazza che attualmente se ne sta occupando, il felino era stato lasciato lì nell’abitazione, ricevendo la visita dei familiari della coppia che però non lo hanno portato con sé avendo già altri animali. Alla ragazza si è stretto il cuore sapendo del trauma affettivo che stava provando il micio, improvvisamente solo senza più interazioni umane, e così lo ha portato a casa sua con il consenso di uno dei figli della coppia venuta a mancare.

La ragazza sfortunatamente ha una forte allergia al pelo dei gatti, ciò le nega la possibilità di adottarlo in prima persona, ma desidera tanto trovare una famiglia speciale che lo accolga e gli dia una seconda opportunità che merita.

Ho deciso quindi di scrivere questo appello qui sul mio blog, con la speranza che fra le tante persone che leggono i miei post arrivi proprio quella famiglia giusta.


Ma lo avete visto quanto è bello? Un amore!



Informazioni su Silvestro:
Silvestro, come già sopra riportato, ha 7 anni. È sterilizzato e abituato a stare in casa, anche con altri animali.
È cieco, pertanto deve stare in un ambiente tranquillo dove poter familiarizzare con gli spazi in tutta serenità.
Non ha problemi di salute, ha solo bisogno di assumere un farmaco per gli occhi, ma ciò avviene tranquillamente con la somministrazione dello stesso all’interno del cibo, che mangia volentieri.
Come segno particolare ha le zampine con le punte bianche, sembra indossare candidi calzini! 🙂
Di carattere è di una dolcezza unica. Adora le coccole ed è un vero amore.




Si affida su Livorno e zone limitrofe, previa sottoscrizione di un modulo di affido, a persone amanti degli animali che:
• garantiranno serenità, cure e coccole per tutta la vita del micio
• lo terranno in casa, facendolo vivere in compagnia, amato e tutelato
• hanno un veterinario di fiducia al quale eventualmente rivolgersi in caso di bisogno

Per informazioni sull’adozione inviare un messaggio a info@carmenluciano.com con una breve presentazione.

Grazie per le eventuali, preziosissime condivisioni.

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°°[Livorno] Furto al Ristorante Vegan La Casina di Alice°°

Nella notte fra il 29 e il 30 aprile qualcuno è entrato nel ristorante vegano La Casina di Alice, uno dei migliori locali di Livorno apprezzatissimo anche da chi non segue la filosofia di vita vegana. Il mattino successivo il personale si è trovato davanti un triste scenario: oggetti manomessi, buttati a terra, in disordine, e apparecchiature sparite.

<<Hanno portato via strumenti tecnologici che utilizzavamo per scattare foto>> mi ha riferito Giulio La Rosa, titolare del locale, quando l’ho contattato per esprimergli la mia solidarietà <<e in più altre cose. Il valore della refurtiva è di circa mille euro>>.

Un gesto vile e immorale in un periodo economicamente difficile dove i piccoli imprenditori, in qualsiasi settore, stanno cercando di andare avanti a fatica. Con il lockdown i ristoranti, incluso La Casina di Alice, hanno dovuto chiudere al pubblico con una perdita economica non indifferente.
Sempre positivi nonostante le avversità, Giulio La Rosa e il suo staff si sono rimboccati le maniche introducendo la consegna a domicilio, portando così le proprie prelibatezze direttamente a casa.

Anche quest’altro colpo non ci voleva. “Piove sempre sul bagnato!”, è stato il commento dei gestori del locale che hanno mostrato attraverso la propria pagina Facebook in che condizioni hanno trovato il loro ambiente di lavoro.

Nonostante tutto, continuano a farsi coraggio e a pensare che le cose si risolveranno.

E noi, solidali, gli auguriamo che questo triste atto diventi presto solo un brutto ricordo.

Personalmente non vedo l’ora di poter tornare a Livorno per gustare un’altra deliziosa cena preparata da Nicola Manga Chef, servita dal gentilissimo staff nella graziosa atmosfera shabby chic che La Casina di Alice vanta.

Se abitate a Livorno sappiate che avete la fortuna di poter ordinare antipasti, primi, secondi, contorni, dolci o addirittura menu completi da asporto. Seguite la pagina del ristorante per rimanere aggiornati sulle novità.

°°Santuario di Montenero: fra Ribellione Animale, Miracoli e Specismo°°

Collocato su una collina con vista sconfinata sul bellissimo mare di Livorno, il Santuario della Madonna delle Grazie è una delle opere architettoniche più suggestive di questa città marittima. Non solo luogo di ritrovo per i coloro che credono nella religione cattolica, ma soprattutto scrigno di bellezze artistiche per gli occhi degli amanti della cultura.

madonna di montenero.jpg
Dopo aver contemplato la bellezza dei marmi, degli affreschi e delle decorazioni in foglia d’oro che caratterizzano il Santuario al suo interno, ho avuto modo di accedere ad un piccolo atrio dedicato alle grazie attribuite alla Madonna. Quadri e disegni incorniciati e affissi alle pareti raffiguravano momenti tragici aventi come protagonisti persone che si sono salvate per una grazia ricevuta.
Persone ammalate, cadute, schiacciate dalle ruote di carrozze oppure ferite da animali “imbizzarriti”.

Ed eccomi qui a mostrarvi una realtà che ho trovato interessante da analizzare: la ribellione animale ed atti specisti che hanno trovato salvezza in un miracolo.

miracolo 1

Nel primo quadro che vi mostro viene raffigurato il momento in cui un bovino tenuto in una stalla ferisce gravemente l’addome della persona che lo deteneva. Accanto al disegno è stato collocato l’indumento insanguinato dell’uomo. La ferita, pur essendo profonda, non ne avrebbe comportato la morte per grazia divina.

Osservando questa rappresentazione mi sono chiesta cosa possa aver spinto l’animale ad infierire sull’umano in tale modo. Forse il ritrovarsi in uno spazio chiuso, privato della libertà? Forse il presentimento della morte, la paura, la non volontà di essere sottomesso? Come avrà continuato la sua esistenza la persona in questione, dopo essersi salvata da un colpo che poteva essere mortale?

miracolo 4

Nel secondo quadro che pubblico per voi troviamo un tipo analogo di ambientazione, ma con soggetto diverso: un cavallo. L’equino, detenuto legato in uno spazio chiuso, avrebbe calciato il caporale al basso ventre mettendo a repentaglio la sua vita.

Come avrà vissuto la sua vita l’uomo d’armi dopo questa dolorosa esperienza?
Avrà creduto che il gesto dell’animale sia stato dato da semplice istinto oppure avrà realizzato che il motivo poteva essere un altro?

miracolo 2miracolo 3miracolo 6

Nei quadri che seguono invece troviamo ancora una volta la figura del cavallo, non più nella stalla bensì imbrigliato e costretto a trainare carrozze con a bordo persone di ogni età. La grazia attribuita a Maria sarebbe quella di aver salvato la vita di bambini e giovani caduti dai mezzi o finiti sotto le ruote. Nel quadro intermezzo possiamo appurare attraverso la didascalia che un infante fu drammaticamente sottratto dalle zampe dell’animale che continuava ad infierire sul suo corpo.

Analizzando i comportamenti dei soggetti raffigurati è avvincente realizzare quanto la subordinazione animale all’uomo sia mostrata come atto di totale normalità, mentre la ribellione delle specie sottomesse come evento raro.
E’ interessante notare come i protagonisti di questi momenti per poco finiti in tragedia abbiano ringraziato una figura divina per averli salvati mentre sottomettevano un elemento del creato.
Ci sarebbe così tanto da dire sulle religioni e sulla concezione degli animali che esse hanno diffuso nella società.. ma un semplice articolo non basterebbe.
La strada dell’evoluzione umana, soprattutto quella etica e comportamentale nei confronti delle altre forme di vita presenti sul pianeta, è ancora lunga.
Il passare dei secoli però sta facendo emergere un cambiamento graduale positivo, volto al rispetto e al rifiuto perpetrare violenze gratuite.

Quando un giorno il nostro genere arriverà comprendere che nessuna specie è inferiore a quella umana, che nessun individuo merita di nascere in prigionia, e che tutti abbiamo il diritto di vivere senza  obblighi, forzature, catene, corde e briglie, forse sarà quello il miracolo più bello di tutti.


Ringrazio chi, con la propria sensibilità, è già un cambiamento in atto e un buon esempio per coloro che lo circondano. E ringrazio tanto chi mi ha fatto scoprire questo luogo ancora mai visitato, e che ha dato vita a questo nuovo articolo di riflessione.

Carmen.

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