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°°LUSH Firenze: Il Ricavato delle Charity Pot per Sostenere Ippoasi°°
Sabato 15 e domenica 16 aprile, presso il negozio Lush di Firenze (situato in via Por Santa Maria, 60) si terrà un evento per sostenere Ippoasi, uno dei più attivi e importanti santuari di animali salvati da maltrattamenti e morte.

Nelle due giornate acquistando la crema corpo Charity Pot il ricavato andrà totalmente devoluto a Ippoasi.

Charity Pot è una crema mani e corpo lenitiva e generosa, che oltre a nutrire la tua pelle, sostiene allo stesso tempo un mondo di piccole associazioni non profit. È interamente realizzata con ingredienti di origine vegetale, vegan, e non testata su animali.
Ricca di ingredienti nutrenti e coltivati secondo pratiche rigenerative e di permacultura, questa crema idratante sta portando avanti una vera e propria rivoluzione cosmetica.
Il 100% del suo prezzo (meno l’Iva che va allo stato) viene devoluto al fondo Charity Pot, che sostiene piccole organizzazioni e campagne per la protezione degli animali, i diritti umani e la tutela dell’ambiente. E questo week end a beneficiare delle donazioni sarà proprio Ippoasi!
Un profumatissimo e morbido modo per avere cura del proprio corpo e aiutare gli animali ospiti del rifugio.
Passate parola 🙂
Carmen
°° Lush : lotta dura ai test sugli animali °°

Il divieto assoluto di testare cosmetici e farmaci su animali in Europa richiesto dai cittadini con numerose petizioni, che dovrebbe entrare in vigore nel 2013, richia di slittare al 2023.
Una posticipazione lunga 10 anni in cui , continuando senza sosta la vivisezione, moriranno torturati milioni e milioni di animali. Gatti, cani (soprattutto beagle ), ratti, cavie, topi, scimmie.
Tutto questo è assolutamente inaccettabile, oltre ad essere evidentemente disumano.
Gli animali non sono materia inanimata. Sono esseri viventi che hanno pari diritto di vivere dell’uomo.
<< Nessuno scopo è, secondo me, così alto da giustificare dei metodi indegni per il suo conseguimento >>.
Così parlava Albert Einstein della vivisezione. Pratica portata avanti dalla Scienza e supportata dalla minoranza della popolazione che crede erroneamente che i test su animali siano gli unici che garantiscano l’efficacia e la sicurezza di un prodotto.
Concordando con Einstein, vorrei chiarire la mia opinione:
Se vengono messi in commercio prodotti destinati all’uso umano, non vedo assolutamente la coerenza del test su altri tipi di esseri viventi oltretutto diversi da noi nelle particolarità fisiche.
La vita di un cane, di un gatto,m di un topo o qualsiasi altro animale non è inferiore a nessuna vita umana.
Se si vuole mettere in commercio prodotti per le persone, che si cerchino nuovi metodi per testarne la sicurezza!
Nessun animale merita di morire asfissiato da un profumo o bruciato da una crema!
E’ assurdo, osceno, vile e da schifosi.
Non so come facciano a non vergognarsi i vivisettori, ma soprattutto, non so come facciano a sentirsi UMANI coloro che supportano la vivisezione e la finanziano.
Fortunatamente, i test alternativi ci sono.
E fortunatamente esistono aziende che hanno a cuore la salute degli animali nella stessa maniera con cui hanno a cuore la salute dei propri clienti.
Un esempio?
Lush.
Lush è un’azienda nata in Inghilterra dall’idea di 5 persone vegetariane che, non sopportando più di vedere sugli scaffali prodotti testati su animali, chimici e inquinanti, hanno deciso di realizzare una linea completamenteinnovativa.
“Fresh Handmade Cosmethics” è il loro motto.
Cosmetici fatti a mano, con frutta e verdure, freschi, sani, profumatissimi e .. buoni con gli animali.
In breve tempo l’azienda è riuscita a raggiungere più stati Europei. In Italia le botteghe Lush sono ormai sempre più numerose. E questo ci fa enormemente piacere!
Lush ha già portato avanti altre iniziative animaliste (tipo quella contro la caccia ) ma quest’anno, in vista del possibile slittamento di data dello stop alla vivisezione, il gioco si fa duro.
E così, nasce lotta dura ai test su animali , iniziativa recentissima (24 Aprile) che prevede la raccolta firme per la petizione popolare contro la vivisezione in tutte le botteghe.
Tantissime persone hanno accettato l’invito da parte dei negozi sparsi per la nostra penisola e hanno aderito all’iniziativa.
Chi lo desiderava, ha potuto firmare di proprio pugno la vetrina col suo nome, farsi fotografare e partecipare in prima persona contro la vivisezione.
Le foto sono state raccolte e pubblicate sul sito Lush.it .
In Inghilterra invece l’evento contro la tortura animale è stato molto più d’impatto.
Una ragazza di 24 anni, Jacqueline Traide, si è offerta volontaria per prendere parte alla “vetrina vivente” allestita nel negozio Lush inglese nella Regent Street di Londra contro la vivisezione.
La ragazza, indossando una tuta color carne aderente, ha mostrato ai passanti ciò che viene fatto agli animali durante i test in laboratorio.
Apertura forzata della bocca con ganci metallici per ingerire le sostanze, iniezioni sotto cutanee, inserimento negli occhi di sostanze irritanti . La ragazza è stata tenuta con delle corde e buttata su un piano di lavoro completamente terrorizzata. Mentre venivano effettuati i test cercava di difendersi invano dai vivisettori e ciò le ha provocato ferite sul corpo. Le hanno rasato i capelli per testare creme e lozioni, e sulla sua testa sono stati impiantati elettrodi.
Tutto questo per 10 ore, mentre i passanti inorriditi filmavano le scene coi propri smartphones.
Questo chiaro messaggio animalista ha colpito chiunque si sia trovato davanti a vedere coi propri occhi la scena.
Tutti si sono sentiti toccati. Tutti hanno provato ripudio e sdegno davanti a tanta crudeltà.
Sono fermamente convinta che, se i test venissero realizzati pubblicamente, i cittadini si opporrebbero drasticamente alla vivisezione. Tutto questo continua poichè è lontano agli occhi dei consumatori.
Ma ricordatevi, cari consumatori, che se chiudete gli occhi davanti alla vivisezione, centinaia di animali chiuderanno per sempre i proprio a causa vostra.
Messaggi forti e diretti come quello realizzato da questa ragazza coraggiosa andrebbero riproposti anche in Italia.
Ricordatevi che la vivisezione è evitabile.
Esistono ormai tantissime aziende che non effettuano più test su animali.
Tipo Lush ( controllate la lista Cruelty Free LAV ).
Boicottate tutte quelle che non certificano di essere cruelty free ma che indicano sull’etichetta “testato clinicamente/dermatologicamente”.
La vostra scelta è determinante.
Finanziando solo le aziende certificate eviterete la morte a tantissimi innocenti.
















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