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°°[ADRIA] Festa del Sacrificio: Pronta una Protesta Animalista°°
Pubblicato da Carmen Luciano
Care lettrici e cari lettori,
mi è giunta la segnalazione che fra pochissimi giorni ad Adria avrà inizio la rituale “Festa del Sacrificio”, una ‘festa’ dove non manca la presenza di vittime animali, portata avanti da fedeli della religione musulmana.

Devo essere sincera, non mi intendo molto e nello specifico delle religioni, perché sono fra le invenzioni umane dall’influsso effetto domino che meno catturano il mio interesse e ho preso le distanze anche da quella che mi era stata affibbiata, ma per comprendere meglio la segnalazione che mi è giunta ho dovuto informarmi sufficientemente di cosa si tratta.
Ogni anno verso il mese di luglio si celebra la festa chiamata Eid al-Adha per ricordare il montone ucciso da Abramo, suggerito da un angelo, al posto di suo figlio Isacco che intendeva immolare a Dio. Un fatto di sangue animale raccontato sia sulla Bibbia che sul Corano.
Per ricordare questo avvenimento in cui un dio pretendeva la morte di un essere umano e la cui ira è stata placata con l’uccisione di un animale, dunque, le famiglie uccidono a loro volta un animale.
Non potete immaginare la mia espressione facciale e il vortice di sentimenti negativi che si fanno spazio nel mio essere mentre mi occupo della stesura di questo articolo e vi fornisco tali informazioni.
Quando avrò più tempo a disposizione mi occuperò in modo più approfondito dell’antropocentrismo nelle religioni, dello specismo violento che esse portano avanti, della figura della vittima sacrificale e di tanti altri aspetti sui quali ho avuto modo di riflettere durante il mio percorso universitario che si è ormai concluso.
Per adesso, una sola e retorica domanda:
per quale motivo, se un tale Abramo ha ucciso un montone, altri esseri umani che non sono Abramo millenni dopo devono ricordarlo facendo soffrire altri animali?
Questa è riprovevole violenza ai danni delle creature del mondo giustificata dalla religione.
Violenza che deve terminare anche in tutte le altre sue forme presenti nella società, che siano religiose, laiche, pagane, esoteriche.
In occasione della Festa del Sacrificio che si terrà ad Adria, a Rovigo, nei giorni 28,29 e 30 giugno, attivisti e attiviste del mondo animalista si sono attivati per protestare contro l’uccisione dei poveri animali eletti come vittime sacrificali.
Lo fa presente Gabriella Gibin, Presidente del Coordinamento Tutela Diritti Animali Provincia di Rovigo, che mi ha segnalato questo evento agghiacciante.
È previsto un presidio autorizzato tutti e tre i giorni, dalle ore 7 alle 16, in Via Squero 4 a Cavanella Po, nel comune di Adria, proprio davanti a uno dei più grandi mattatoi rituali.
Tutte le persone, di qualsiasi religione e credo, sono invitate a partecipare contro la mattanza di creature innocenti che avrà luogo in quei giorni nel silenzio collettivo della società “civile” in cui viviamo. Per partecipare potete contattare il numero 3342848835 per ricevere maggiori informazioni e coordinarvi.
Chi, per distanza e impegni come me, non potesse partecipare può unirsi alla protesta email che ho organizzato per dare voce alle esistenze che verranno ingiustamente ammazzate.
Potete copiare il testo sottostante o scriverne uno di vostro pugno, mantenendo toni civili ed educati come sempre.
Email da inviare a: ambiente@comune.adria.ro.it, coreis@coreis.it
Gentile Comune di Adria,
Gentile Comunità Religiosa Islamica Italiana,
ho appreso che nei giorni 28, 29 e 30 a Cavanella Po (e in altri luoghi in Italia) si terrà la “Festa del Sacrificio” per ricordare un passo del Corano dove Abramo immolò un montone al posto del suo figlio primogenito. Scrivo la presente email per prendere le distanze morali e spirituali dall’uccisione rituale degli animali che avverrà proprio in occasione di questa ricorrenza.
La religione è un elemento peculiare che caratterizza la nostra specie, ed è giusto che ciascun individuo segua oppure no quella che più gli aggrada, ma gli animali non hanno una religione ed è ingiusto che soccombano in nome dei nostri culti.
Quale specie al mondo si arroga il diritto di negarci la vita perché deve sacrificarci a un dio?
Quale specie animale si crede superiore a noi tanto da voler decidere quando è il momento di toglierci dal mondo per banchettare sui nostri resti?
Nessuna. Nessuna creatura fra quelle che la natura ospita ha mai fatto pesare le proprie volontà sul nostro diritto a esistere.
Trovo sconcertante che ai giorni nostri si continui a fare deliberatamente del male a creature innocenti che dovrebbero avere tutto il diritto di vivere sulla terra lontano dai nostri sanguinari capricci.
Questa email è in segno di protesta pacifica e razionale contro la Festa del Sacrificio, e per invitarvi a riflettere su quanto sia necessario cambiare modus vivendi e agendi.
È il momento di dire basta alla violenza. È il momento di smettere di giustificare la fine imposta alle altre creature imbellettata dalla fede.
Nessun concetto astratto deve venire prima del rispetto per la vita, per il corpo concreto e che può provare dolore, paura e sofferenza come quello degli animali.
Le altre specie non ci appartengono, esistono al mondo per sé stesse. Non siamo padroni di nessuna vita su questo pianeta. Gli animali non hanno nessun dovere nei nostri confronti, e dovremmo smetterla subito e per una volta per tutte di approfittarci di loro.
Moltissime persone in Italia e nel mondo lo hanno giù fatto: abbracciare uno stile di vita che non arreca sofferenza e morte a esseri senzienti. È questa la cosa più importante, prima di qualsiasi altro rituale: proteggere la vita, rispettarla, lasciarla VIVERE.
Concludo questa email con un pensiero di William Ralph Inge, da Outspoken Essays: Second Series “The Idea of Progress”, datato 1922: abbiamo schiavizzato il resto della creazione animale e abbiamo trattato i nostri cugini di pelo e piume così male che senza ombra di dubbio, se loro dovessero formulare una religione, raffigurerebbero il diavolo con sembianze umane.
Saluti.
Nome, Cognome, Città

Ringrazio pubblicamente tutte le persone che si uniranno a questa protesta, a tutte quelle che saranno presenti a manifestare davanti al luogo di esecuzione e a Gabriella Gibin per tutto l’impegno che porta avanti in difesa degli animali.

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