°° Pellicce: Un quotidiano orrore femminile °°
La pelliccia è da sempre stato un simbolo di distinzione sociale. Nato come unico elemento per coprirsi nel Paleolitico, l’uomo ha continuato a utilizzare la pelle degli altri animali anche quando non aveva esigenza di coprirsi per riparasi dal freddo e non soccombere all’inverno. Basti pensare ai Re e alle Regine di ogni dinastia: sempre raffigurati nei loro ritratti, con in spalla pellicce di qualsiasi animale, primo fra tutti l’ermellino.Col passare dei secoli, è diventato un canone di abbigliamento da emulare,soprattutto per le donne. Quest’ultime che utilizzavano le pellicce, non solo lo facevano per coprirsi, ma anche per esternare e sottolineare il loro tenore di vita e la loro ricchezza. Tutto questo poteva esser comprensibile decenni fa, data la scarsa qualità intellettiva delle persone. Ma nel 2010, con tutti i nostri progressi nell’industria tessile e tutti i nuovi materiali utili per coprirci, diventa un vezzo criminale volersi coprire con l’epidermide di un altro essere vivente. Esistono materiali ben più nobili, indossati da persone molto più sensibili che delle signorotte impellicciate.
Ciò che le donne sanno ma fanno finta di non sapere pur di avere quello splendido manto morbido sul proprio corpo, è il processo per ottenerlo. Migliaia di animali ogni anno, solo in Italia, perdono la vita a suon di bastonate, a colpi di scariche elettriche per cedere la loro pelliccia all’indistria della pellicceria. Questi poveri animali, allevati e fatti riprodurre in gran numero, vengono tenuti in gabbie esterne alla ditta dove verranno poi scuoiati affinchè il loro pelo, per il freddo, si infoltisca favorendo un capo più “bello”. Cincillà, ermellini, visoni, volpi, marmotte.. tutti destinati a morire.
Una volta scuoiati i cadaveri degli animali vengono spesso bruciati, poichè non possono essere impiegati nell’alimentazione. Tutto questa sofferenza è totalmente assurda e inconcepibile. Possibile che le donne, che dovrebbero essere il simbolo della sensibilità e della vita, pretendano e paghino fior di euro per accaparrarsi i resti di centinaia di esseri viventi cuciti insieme?
Per una giacca in pelliccia, vengono uccisi dai 200 ai 300 visoni! 300 anime private di vita per coprire per qualche inverno una donna capricciosa!
Le donne che acquistano le pellicce o se le fanno regalare, non meritano nemmeno di essere definite donne! A mia detta, dovrebbero solo vergognarsi. Ma anche un certo uomo, dovrebbe vergognarsi. Di chi parlo? ma del nostro caro Pastore Tedesco Ratzinger, anche lui che si crogiola sotto un manto bianco e rosso d’Ermellino. E menomale che predica i 10 comandamenti, tra cui fiammeggia in quinta posizione “non uccidere” e a seguire “Non desiderare la roba d’Altri”. Non ha forse qualche peccato sulla coscienza il nostro caro Papa dato che indossa creature di Dio? Gesù non vestiva animali..
A ciascuno la sua , di pelle! Boicottate gli indumenti con bordo in pelliccia.
Pubblicato il 9 ottobre 2010, in °°aiuta gli animali°° con tag cincillà, donne, ermellino, no fur, papa ratzinger, pellicce, stop pellicce. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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