°° Giochi dis-educativi Clementoni °°
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Il gioco rappresenta uno dei momenti di apprendimento pratico piu’ importanti nella vita di ogni cucciolo d’animale o d’uomo.
E’ grazie al gioco che si impara con naturalezza comportamenti o azioni che ci saranno utili da grandi.
Pensate ai cuccioli di leone: da piccoli giocano lottando tra di loro mordicchiandosi.
Questi momenti di divertimento sono tirocinio per i veri combattimenti che dovranno affrontare da adulti, vivendo liberi, per contendersi il territorio e sopravvivere ai branchi avversari.
Anche nell’uomo avviene lo stesso.
Spesso i bambini giocano con riproduzioni di oggetti che utilizzeranno davvero da grandi.
Basti pensare alle costruzioni, alle macchinine ecc.
Il gioco dunque è davvero importante nel determinare le abilità dell’individuo apprese in maniera ludica.
Ed essendo l’infanzia una fase delicatissima per ogni bambino, in cui si inizia a formare l’idea di se stessi e del mondo che ci circonda, è indispensabile per gli adulti e i tutori prestare attenzione alla tipologia di gioco messa in pratica dal bambino stesso.
Alcuni giochi infatti possono essere diseducativi, per quanto possano apparentemente sembrare innocui.
Per esempio, “IL MONDO SOMMERSO” di Clementoni.
Ho sentito qualche ora fa su Italia1 ( canale noto ai bambini) lo spot che ne pubblicizzava il prodotto definendolo comunque interessante per scoprire da vicino il mondo acquatico, in particolare i pesci.
In pratica questo pseudo-giocattolo è una vasca dove tenere all’interno dei pesci da osservare con il periscopio.
La confezione include il materiale per ricreare l’habitat degli animali e il retino per toglierli e rimetterli per il cambio d’acqua.
Sul sito della Clementoni viene indicato come gioco adatto dai 7 ai 12 anni, e viene sottolineato che l’oggetto è stato Scientificamente testato dal Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) che ha provato mediante studi su 2 gruppi sperimentali di pesci rossi (Carassius auratus, in seguito esaminati mediante test e analisi biochimiche e molecolari ) che gli animali all’interno non soffrono stress e che quindi la vasca è indicata per la loro presenza.
Non credo che il kit comprenda i pesci pertanto devono essere acquistati in un negozio di acquari o al primo banchino che regala pesci rossi come fossero caramelle alle fiere.
La riflessione a cui sono giunta, valutando questo gioco pseudo-educativo, è questa:
Clementoni lo indica come adatto a bambini dai 7 a 12 anni.
Quindi per infanti che vanno dalla seconda elementare alla seconda media.
Secondo voi, un bambino di di 9 anni che frequenta la quarta elementare potrà mai occuparsi in prima persona di un acquario con degli esseri viventi all’interno?
Diranno i perbenisti “Certo! Con il sostegno dei genitori!”.
Ok.
Dunque un bambino di 9 anni SICURAMENTE verrà seguito OGNI GIORNO dai genitori affinchè si prenda cura degli animali all’interno della vaschetta.
Dopo il lavoro, le file al supermercato e in posta, dopo le faccende di casa quando si è tra l’altro stanchi e vaffanculoipescinell’acquario.
Basta dargli un pò di cibo e ricordarsi di ripulire l’acqua appena inizia a puzzare di fogna.
Questo tipo di gioco può essere seguito con entusiasmo dai bambini per poco tempo.
Perchè come ben si sa, nell’infanzia si ha bisogno di stimoli sempre nuovi e interessanti che sostituiscano gli altri per i quali abbiamo perso interesse.
E’ il nostro naturale metodo di apprendimento.
Pertanto, se viene regalato questo giocattolo ad un bambino, al massimo lo seguirà per una settimana.
Poi i pesci all’interno verranno abbandonati al loro triste destino.
E guai se muoiono nelle prime settimane.
Subito a comprarne altri due per evitare tanto stress e tristezza per il bambino viziato.
E anche qui, i perbenisti saranno pronti a dire ” E’ un gioco che può responsabilizzare i bambini!”.
Peccato che dai 7 ai 12 anni sia troppo presto dare responsabilità ai bimbi, che sicuramente non per loro volontà ma per limiti naturali, non sono in grado di seguire e curarsi dei pesciolini costantemente.
E poi, responsabilizzare dei bimbi mettendo nelle loro mani la vita di esseri viventi, non credo sia una scelta abbinabile a genitori come si deve.
Il ruolo di ogni singolo genitore è quello di educare i propri figli nella maniera piu’ etica possibile.
Permettergli di strapazzare dei pesci rossi facendo intendere che gli animali sono inferiori a noi umani dovendo subire le nostre decisioni, è incitamento allo specismo.
E cari miei lettori, lo SPECISMO è il virus piu’ letale che infetta l’intera umanità.
Lo specismo cronico si radica nell’individuo umano limitando l’espansione degli orizzonti e l’apprendimento etico.
Lo spinge a credersi superiore alle altre forme di vita presenti sul Pianeta Terra e a permettersi di fare ciò che vuole su di esse.
Inoltre, chi ne è infetto, ha scarsa capacità di mettersi nei panni altrui.
Non prendiamoci in giro: a chi piacerebbe vivere per il resto dei propri giorni in una stanza chiusa, con un gigante che ci guarda dalle finestre?
E che ci da del cibo e stop?
A NESSUNO!
E allora provate a immedesimarvi in quei poveri pesci rinchiusi in un acquarietto angusto, costretti a nuotare nella stessa acqua e a vivere un’esistenza vuota e infelice.
Provate un po a comprendere che razza di vita sia quella, e se sia il caso di definirla VITA.
E non ce ne frega veramente nulla se il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) ha trovato l’acquario adatto: ci stia chi ha condotto i test rinchiuso da qualche parte.
Se vi sta a cuore l’apprendimento dei bambini che conoscete, alla pari del diritto di esistere degli animali, sarete d’accordo col fargli vivere esperienze realmente a contatto con la natura.
Stare a contatto con la Natura non vuol dire metterla in gabbia o limitarla in 4 pareti.
Vuol dire uscire fuori dalle mura domestiche e osservare.
Portate i bambini al parco con un laghetto.
Documentatevi sulla tipologia di specie presenti nel laghetto e acquistate del cibo gradito ai pesci.
Poi, portate i bambini a far vedere come nuotano liberi e, gettando qualche manciata di alimento specifico, come si procacciano il cibo per sopravvivere.
Questo vuol dire EDUCARE.
Perchè gli animali si rispettano, da lontano, senza interferire con la loro vita o peggiorarne l’andamento.
Non si può pretendere di avere in casa animali che non possono interagire con noi.
Non stiamo parlando di cani e gatti, per esempio, abituati al contatto dell’uomo.
Stiamo parlando di pesci che sicuramente non verranno mai a dormire sotto le coperte con noi e che non possiamo portare a spasso col guinzaglio.
Reputo pertanto “Il Mondo Sommerso” un gioco diseducativo nei confronti degli animali acquatici che vengono tenuti reclusi e usati come giocattoli.
Questo tipo di gioco spinge i bambini ad avvicinarsi agli animali in maniera scorretta e del tutto specista , non tenendo conto del DIRITTO DI LIBERTA’ inalienabile di ciascun essere vivente.
Della stessa casa produttrice, ” Il Mondo Sotto di Noi “, dove al posto dei pesci le vittime sono le formiche.
Vi invito ad optare per giochi migliori che non comportino la sofferenza degli animali, e suggerisco alla Clementoni un nome da dare ad un vero gioco etico: “ Il Mondo Non E’ Solo Nostro “.
Pubblicato il 2 dicembre 2013, in ° Critiche ° con tag giochi diseducativi clementoni, giochi specisti diseducativi per bambini, il mondo acquatico clementoni, il mondo sotto di noi clementoni, scienza e gioco clementoni. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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