°° Come combattere la fame nel mondo senza nemmeno donare 2 euro via sms °°
Pubblicato da Carmen Luciano
Siamo fin troppo abituati a sentire slogan su slogan che incitano “Dona 2 Euro”, “Invia un sms da 2 o 5 euro” ovunque.
Ce li propinano nelle pubblicità, nelle trasmissioni, alla radio, sui giornali, alle casse del supermercato..
Ma per cosa dovremmo donare soldi?
La maggior parte delle volte per sostenere associazioni umanitarie che si prefiggono lo scopo di aiutare “i bambini del terzo mondo o le popolazioni disagiate” che non hanno cibo, acqua potabile, cure ed istruzione.
Scansando le organizzazioni no profit che davvero portano un aiuto concreto a chi ha bisogno e che realmente usano le donazioni fatte dalle persone per ciò che pubblicizzano, rimane il fatto che non è raro incappare in vere e proprie truffe.
Capita di non sapere dove vadano a finire i nostri soldi, e che un buon 70% si perda per strada prima di raggiungere chi ne ha bisogno, alimentando un business illecito.
Ma il punto non è questo.
Il punto è..
Come possiamo sentirci realmente solidali con chi vive in maniera disagiata inviando semplicemente un sms da 2 euro, quando poi abbiamo speso altrettanti euro per comprare una bibita in bottiglia prodotta da una multinazionale che toglie i terreni a alle stesse popolazioni che vogliamo aiutare?
Non è un contro senso?
Ammettiamolo: donare e fare beneficenza ci fa sentire bene e più buoni.
Provate a rivivere le emozioni che sentite dopo aver fatto “un’opera buona”.
Il problema è che questo sentimento non è del tutto positivo.
Se lo si analizza meglio, indica una sorta di nostro egoismo personale.
Facciamo beneficenza più per noi stessi, per sentirci bene, che per gli altri.
Ma agli altri, sono sufficienti i nostri aiuti economici?
No.
Una popolazione ricca che con donazioni economiche aiuta una popolazione povera, fa parte di un piano mal bilanciato e non riuscito.
Se ci pensiamo, la vita di qualcun’altro dipende dalla nostra.
La ricchezza dei Paesi industrializzati genera e grava sulla povertà di quelli sottosviluppati.
Il loro sviluppo economico è quindi tenuto alle redini da chi ha BISOGNO dell’esistenza della disuguaglianza a livello mondiale per poter essere ricco.
Pertanto, la nostra donazione da 2 euro può risultare inutile.
Come possiamo allora sottrarci all’ingiustizia del vedere persone morire di fame quando nel nostro Paese viviamo nel benessere?
Sicuramente boicottando le multinazionali e le aziende coinvolte nel sottrarre terreni utili alla coltivazione per sfruttarli per la produzione di prodotti agricoli o di macelleria destinati alle popolazioni ricche.
Un altro modo per contrastare questo abuso è il decidere di non mangiare più carne.
Vi chiederete: “Cosa c’entra l’industria della carne?”.
Beh, c’entra eccome.
La maggior parte delle risorse agricole (cereali, legumi ecc) coltivate nelle zone dove la popolazione muore di fame, è destinata all’alimentazione degli animali “da carne”.
Alimenti che potrebbero essere impiegati invece per alimentare le persone.
Perchè per produrre 1 kg di carne gli animali hanno bisogno di mangiare 15 kg di cereali e di bere almeno 1500 litri di acqua.
E 15 kg di cereali potrebbero dare nutrimento a 15 persone in un giorno, invece di offrire della carne a 3 persone per un solo pasto.
Che vi piaccia o no, l’alimentazione vegan è l’unica che può salvare il pianeta dall’inquinamento e che può garantire cibo per tutti utilizzando le risorse che abbiamo in natura.
Il 20% degli abitanti del mondo consuma l’80% delle risorse del Pianeta.
Un miliardo di persone muoiono di fame, mentre un altro miliardo muore di obesità.
Tutto questo è assurdo, ingiusto e non etico.
Se ci fossimo noi al loro posto?
Se lo stomaco vuoto fosse il nostro ad esser vuoto e non il loro?
Dovremmo cercare sempre di immedesimarci nel prossimo, invece di pensare solo a noi stessi.
Non possiamo permetterci così tanto egoismo.
I nostri capricci alimentari non possono assolutamente generare così tante morti, sia umane che animali.
Pertanto, se non lo fate per gli animali in sé per sé, prime vittime dell’industria della carne, fatelo per i vostri fratelli di specie.
Decidere di non acquistare né mangiare carne vuol dire aver preso coscienza di ciò che genera questa industria nel Mondo.
Vuol dire esser consapevoli dell’importanza dei nostri gesti e delle nostre decisioni.
Vuol dire essere vicini anche se distanti a problematiche che non dovrebbero farci dormire sereni la notte.
E’ importantissimo anche preferire l’acquisto di alimenti o prodotti provenienti da un commercio equo solidale piuttosto che quelli di una multinazionale a caso.
Le multinazionali oltre a sfruttare i terreni altrui, sfruttano spesso i lavoratori e i diritti dell’uomo solo per introiti economici.
Cambiare le cose è possibile, non è utopia, ed è un dovere morale farlo.
Affinchè tutti abbiano il diritto di esistere dignitosamente al mondo.
Affinchè non ci siano più madri che piangono la morte dei loro figli denutriti.
Usa i soldi che doneresti per queste giuste cause per comprare i prodotti giusti, ovvero quelli che non hanno generato morte tra gli animali e che non contribuiscono alla fame nel mondo.
Non smettere mai di informarti,
perchè è grazie all’informazione che possiamo spezzare le nostre catene che ci tengono in schiavitù.
http://web.peacelink.it/boycott/
http://www.nocensura.com/2013/01/le-10-multinazionali-piu-pericolose-del.html
http://www.cambiamenu.it/
Informazioni su Carmen Luciano
Hai trovato i miei articoli interessanti? Ricevili direttamente via email sottoscrivendo al mio blog Think Green Live Vegan Love Animals ! ^-^Pubblicato il 14 dicembre 2013, in °°whispers in the dark°° con tag cambia menu lav, come non contribuire alla fame nel mondo senza donare soldi. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
Lascia un commento :) Cancella risposta
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
Lascia un commento
Comments 0