Archivio mensile:marzo 2014

°° BOTTICELLE ROMANE: ecco i nomi dei consiglieri che sostengono lo sfruttamento dei cavalli °°

regolamentobotticelle

 

Qual è il metodo peggiore per visitare una città?
Sicuramente quello che coinvolge esseri viventi privati della loro libertà.

Oggi parliamo di BOTTICELLE ROMANE, ovvero quelle carrozze che si possono trovare in tantissime città italiane agganciate alla groppa di uno o più cavalli.

Le botticelle sono alcune delle più tristi realtà di schiavitù legalizzata palesemente esposte agli occhi del pubblico.
Morso in bocca, paraocchi, sacco sul retro che raccoglie le feci, frustino e via..
I cavalli vengono usati dai proprietari per guadagnare con i turisti che vogliono visitare strade e guardare monumenti sprofondando comodamente il deretano nei sedili della carrozza.
Tutto questo perchè la carrozza da un che di figo o per evitare il dispendio energetico che invece comporterebbe una sana camminata a piedi (non sia mai eh!).

Così i turisti salgono a bordo della vettura lignea e si fanno scarrozzare da un povero cavallo costretto a trascinarli a destra e a manca.
Finita la corsa, se ci sono altri clienti, il cavallo è di nuovo in movimento.
Tutto questo avviene tutto il giorno, in quasi tutti i giorni della settimana e soprattutto in mesi in cui le città sono afose e l’asfalto è rovente.

Non è una novità che tanti cavalli finiscano per essere stremati dalla fatica.

Contro questa schiavitù legale per lo Stato ma moralmente inaccettabile si sono mosse da tempo tante associazioni per evidenziare che i cavalli non sono mezzi di spostamento o da traino e che meritano di avere il diritto di essere liberi e non sfruttati.

Di recente il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle aveva presentato una mozione relativa all’abolizione di queste botticelle.
In data 13 Marzo 2014 tale mozione è stata respinta dall’Assemblea Capitolina.
Determinanti sono stati il voto contrario del PD, l’astensione di SEL e le assenze di alcuni consiglieri.

Le oltre 15 mila firme raccolte dalla LAV la scorsa estate, le precarie condizioni di detenzione dei cavalli e l’opinione della maggioranza della popolazione non è stata presa in considerazione.

Da anni la LAV, ma anche la gente comune, chiede alle Giunte capitoline di porre fine a questo assurdo sfruttamento noto ai romani, meno ai turisti, ignari del fatto che i cavalli sono ex-trottatori costretti a trasportare pesi inadeguati durante i pomeriggi estivi, cocenti e afosi, di una Roma che non ha alcun bisogno di rinverdire i suoi fasti antichi attraverso tradizioni desuete e anacronistiche.

Ma vediamo insieme chiaramente chi HA RIFIUTATO L’ABOLIZIONE DELLE BOTTICELLE E CHI INVECE NE ERA FAVOREVOLE.

– Favorevoli all’abolizione delle botticelle sono stati:

Roberto Cantiani (Gruppo Misto Roma Capitale),

Ignazio Cozzoli Poli (Alleanza Popolare Nazionale – Alemanno Roma Capitale),

Gianluigi De Paolo (Alemanno – Cittadini per Roma),

Marcello De Vito (M5S),

Daniele Frongia (M5S),

Enrico Stefàno (M5S),

Luca Giansanti (Marino Sindaco – Lista Civica).

– Contrari all’abolizione delle botticelle e dunque FAVOREVOLI ALLO SFRUTTAMENTO DEI CAVALLI sono stati:

Valeria Baglio (PD),

Erica Battaglia (PD),

Mirko Coratti (PD),

Francesco D’Ausilio (PD),

Alfredo Ferrari (PD),

Marco Palumbo (PD),

Fabrizio Panecaldo (PD),

Giovanni Paris (PD),

Ilaria Piccolo (PD),

Maurizio Policastro (PD),

Antonio Stampete (PD),

Giulia Tempesta (PD),

Daniela Tiburzi (PD),

Massimo Caprari  (Centro Democratico),

Svetlana Celli  (Lista Civica Marino Sindaco).

[ fonte: comunicato LAV. 19/03/2014 ]

 

Sinceramente, mi auguro che TUTTI COLORO CHE HANNO OSTACOLATO L’ABOLIZIONE DI QUESTA SCHIAVITU’, TUTTI COLORO CHE GUADAGNANO SULLA DETENZIONE DELLE BOTTICELLE E TUTTI I CLIENTI INSENSIBILI CHE OPTANO PER VISITARE ROMA A BORDO DI ESSERI VIVENTI SCHIAVIZZATI, POSSANO NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE AVERE UNA CARROZZINA PERSONALE SU CUI GIRARE ALLEGRAMENTE PER LE STRADE.

E’ vergognoso che l’essere umano debba in ogni modo ledere la libertà al prossimo! Se avete un paio di gambe, USATE LE VOSTRE!

°° Palio di Fucecchio (Fi): Il Cavallo “Ora Basta” si infortuna durante la corsa di Primavera °°

Sono iniziate ieri le “Corse di Primavera” del Palio di Fucecchio, in provincia di Firenze, che ogni anno coinvolgono decine di cavalli montati dai fantini per la competizione.
L’evento non poteva concludersi in modo peggiore:
durante la penultima corsa ( l’undicesima per esattezza, avvenuta alle ore 17:00)
uno dei cavalli , un mezzo sangue chiamato “Ora Basta” montato da Colombati, ha sbattuto contro un altro cavallo fratturandosi l’arto anteriore.
L’animale è stato trasportato alla Clinica Veterinaria del Dott. Del Rosso a Galleno.
Da quanto si può leggere sull’articolo pubblicato dal giornale internet GoNews.it , il cavallo “con tutta probabilità non potrà più correre ma si cercherà comunque di ristabilirlo“.

Intanto nel paese di Fucecchio iniziano a circolare voci sul presunto abbattimento del cavallo avvenuto, si dice, previa eutanasia per ” le troppe ferite gravi riportate”.

Della morte di “Ora Basta” ancora non ne abbiamo certezza in quanto non è ancora stato pubblicato alcunché di ufficiale sui siti internet gestiti da chi organizza il Palio.
La certezza che però abbiamo è quella che
IL PALIO rimane e rimarrà sempre uno spettacolo, un evento dove la vita dei cavalli è a rischio.
Perchè nonostante le barriere di protezione, nonostante tutte gli accorgimenti che si possano avere per prevenire gli incidenti, quest’ultimi capitano lo stesso.
Nessun provvedimento può assicurare al 100% l’incolumità degli animali usati e quella dei fantini stessi.

E la sorte dei cavalli che si feriscono e che non possono più competere in gara, è sempre la solita: l’uccisione.

Era accaduto lo stesso imprevisto nel 2006 quando il cavallo della contrada “Le Botteghe” si è infortunato.
L’animale è stato poi abbattuto per le lesioni e per le ferite riportate.

Stessa sorte toccherà forse a “Ora Basta”, altra vita sfruttata per motivi ludici dall’uomo.

Mi chiedo e vi chiedo se sia giusto che degli animali debbano essere utilizzati per partecipare ad eventi organizzati dagli umani rischiando di ferirsi e di essere uccisi.
Chi chiede il parere dei cavalli in merito?
Se per le persone che guardano lo spettacolo e per chi lo organizza il Palio è una tradizione da rispettare e portare avanti, non lo è sicuramente per i cavalli che vorrebbero vivere tranquillamente la loro esistenza senza essere obbligati a correre a suon di frusta e calci nell’addome.

Colgo l’occasione per invitare chi ieri era nella Buca di S.Andrea a godersi lo “spettacolo” e tutti coloro che fanno parte del Palio a
prendere il nome del cavallo infortunato ( e forse ucciso) come un consiglio spassionato: ORA BASTA!

Basta con le tradizioni che implicano l’uso degli animali.
Basta mettere in pericolo la vita dei cavalli.
BASTA!
Dal punto di vista etico il Palio non è accettabile.


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                 ( Foto: manifestazione contro un Palio in Italia )

Rimango in attesa delle notizie sulla sorte del cavallo
e pertanto questo post sarà soggetto ad aggiornamenti.

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