°° Casa Editrice La Coccinella: “La Fattoria” – Lettura Specista e Diseducativa Per Bambini °°
Cosa c’è di più schifoso dello sfruttare gli animali?
Raccontare ai bambini che quello sfruttamento è giusto, normale e a favore del benessere dell’animale sfruttato.
Oggi vi mostro una cosa che mi ha letteralmente INORRIDITO.
Mi è stata segnalata la presenza in vendita di un libro pubblicato dalla casa editrice La Coccinella intitolato ” La Fattoria” ( scritto da Reidet Katja ) contenete delle vere e proprie nozioni di specismo che a mio avviso avviano i piccoli d’uomo a vedere negli animali qualcosa da cui trarre profitto e non qualcuno da rispettare.
Vi prego di leggere attentamente quanto pubblicato nel libro.
<< Ma non preoccuparti, la mucca non sente male, mentre soffre se il latte non viene tolto regolarmente >>.
Che frase disgustosa.
Il bambino o la bambina che leggono questo libro cosa penseranno?
Che l’uomo magnanimamente aiuta la mucca a non soffrire togliendole il latte e, visto che c’è, lo usa per trasformarlo in qualcosa di commestibile per non buttarlo via.
Peccato che non venga spiegato ai bambini la VERITA’ sul perchè quella mucca è li sotto una tettoia e non libera.
Ai bambini non viene detto che la mucca in allevamento viene messa incinta con inseminazione “manuale“. Un addetto inserisce nella sua vagina liquido seminale del maschio per renderla gravida. Non ci credete? Godetevi l’orrendo spettacolo.
Ai bambini non viene detto che la mucca ha le mammelle che “producono” latte perchè , dopo esser stata violentata da una mano maschile, aspetta in grembo suo figlio.
Non viene detto loro nemmeno che quel figlio non berrà mai il latte che gli spetta perchè verrà nutrito artificialmente 3 mesi per poi essere ucciso.
La mucca sente male eccome con i macchinari appesi ai suoi capezzoli per ore intere che la mungono mentre sta in piedi nel capanno.
E’ infatti noto che le mucche soffrono di mastiti e la secrezione di pus è molto frequente.
Ai bambini nessuno dirà mai che quella mucca piangerà la scomparsa del proprio cucciolo e che dopo anni passati ad essere ingravidata, a partorire e a farsi mungere verrà trascinata di peso al macello perchè ormai “improduttiva”.
Se non sapevate tutte queste cose vuol dire che siete stati bambini cresciuti nell’inganno da parte degli adulti.
Anche per me la mucca faceva il latte, la gallina l’uovo e gli animali erano cibo, fino a quando non ho aperto gli occhi scoprendo che erano tutte pesanti prese per il culo per camuffare la malvagità gratuita che il genere dis-umano riversa sugli altri ospiti di questo pianeta.
Vedere nel 2014 la diffusione di questa visione contorta e stereotipata degli animali mi fa una rabbia pazzesca.
L’autrice del libro Reider Katja, da donna, non si vergogna minimamente di far credere ai più piccoli che è normale schiavizzare una femmina di specie diversa?
Che razza di femmina umana è una che non prova compassione per la maternità negata alle altre?
Ma se venisse ingravidata lei a mano? Se venisse lei attaccata a un macchinario che le prosciuga via anche l’ultima goccia di latte?
Se fosse il suo di figlio a finire ucciso a 3 mesi?
Come può una casa editrice come quella de La Coccinella pubblicare queste cose diseducative facendole passare per educative?
Urge con estrema priorità di mettere in chiaro a chi ha ancora la mente offuscata dall’ignoranza che gli animali non sono oggetti.
Smettiamola di propagandare che la loro presenza sulla Terra sia strettamente legata alla nostra necessità e ai nostri inutili bisogni.
Queste persone non possono permettersi lanciare messaggi sbagliati ai bambini per facilitarli a divenire adulti del futuro schiavi del sistema che si erge sullo sfruttamento animale, e pure sul nostro..
Pertanto vi invito a scrivere una mail di protesta alla casa editrice .
Potete fare copia incolla della mia oppure scriverne una di vostro pugno, mantenendo toni educati.
Mail tipo:
” Gentile Casa Editrice La Coccinella,
vi scrivo questo messaggio per esternarvi il mio totale disgusto per il vostro libro per bambini intitolato “La Fattoria” scritto da Reider Katja.
All’interno ho trovato alcune frasi veramente scandalose come quella che dice << Ma non preoccuparti, la mucca non sente male, mentre soffre se il latte non viene tolto regolarmente >>.
Sappiamo tutti la reale condizione di non-vita alla quale sono obbligate le mucche, sappiamo tutti che la produzione del latte dalle loro mammelle è esclusivamente data dal fatto che sono ingravidate, sappiamo tutti che l’uomo non è il loro benefattore in quanto le sottrarrebbe dal dolore di non essere munte.
Le mucche hanno il latte perchè hanno un figlio da allattare, punto.
Insegnare ai bambini il contrario è assolutamente diseducativo.
Reputo questo articolo a dir poco scandaloso e offensivo nei confronti di animali che vivono reclusi un decimo della vita che potrebbero spendere sul pianeta, sfruttati fino all’ultima goccia e mandati al mattatoio quando non sono più utili.
E’ veramente vergognoso che la crudeltà inferta su questi esseri viventi venga fatta passare per qualcosa di normale a bambini che saranno gli adulti del futuro.
Come potete essere complici di questo pubblicando informazioni errate che possono far nascere nella mente dei bambini stereotipi che andranno a discapito degli animali?
Inviterò tutti i miei conoscenti , amici e parenti a non comprare nessun tipo di articolo da voi pubblicato e venduto.
Saluti. ”
Da inviare a : trade@coccinella.com .
In alternativa, eccovi altri recapiti:
Indirizzo: via Belfiore 5 – 20145 Milano
Tel. +39 02438116.1
Fax +39 02436923
Vi invito a diffondere questa protesta più possibile e a boicottare questa azienda fino a quando non deciderà di smettere di diseducare i bambini.
Grazie.
Pubblicato il 18 settembre 2014, in ° Critiche ° con tag casa editrice la coccinella, disinformazione, disinformazione per bambini, la fattoria libro per bambini Reider Katja, stereotipi sulla condizione degli animali. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 4 commenti.
Non mi meraviglio di vedere simili casi, per quanto siano orridi e terribili…soprattutto per una persona che dispone di sensibilità tale da capire immediatamente i segnali evidenti di violenza e sfruttamento animale.
Del resto chi ha voluto (e vuole utilizzare) una pratica ipnotica e subdola per farsì che “questo” o “quello” sia “normale”…altro non può che agire sull’educazione infantile.
Come non pensare e riflettere a tutti i libri di storia che narrano guerre ed atrocità infinite e terribili durante tutta la storia umana, come per farci credere che ciò sia un atto dovuto. Mi sono sempre chiesto perchè Alessandro il Grande sia stato identificato come un grande condottiero, quando invece leggendo la biografia si percepisce un onnipotenza terrificante mista a morte immensa indefinita. Idem per altri esponenti storici quali imperatori romani, greci o rinascimentali fino ai giorni nostri. Non mi meraviglierei se un giorno non lontano Hitler venisse identificato come grande statista.
Gli esempi sono ovunque e in più campi culturali.
La sottomissione ad un sistema corrotto e psicotico inizia dalle radici.
Opporsi è mai quanto obbligatorio e urgente.
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Splendido commento, Roberto!
A Carmen: questo libro DISeducativo è un altro esempio di crudeltà culturale.
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Non mi stupisce affatto che nessuno risponda.
Ho imparato, fra l’altro, che un ignorante:
a) Ignora e TI ignora;
b) Non gliene può fregar di meno di voler conoscere;
c) Nel caso in cui dovesse replicare fornisce sempre la stessa risposta. “Io ho ragione, tu hai torto.” —> Con variazioni del tipo “Sei tu che sbagli, non io” – “Ma che cavolo dici?!?” – “Ah ah ah ah” <— Classica risata – tono perculigno – della serie "mi fai pena e sghignazzo" (altro).
Voler dialogare con un ignorante? Una fatica boia. E basta.
Un bacio e un abbraccio, SBA ❤
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