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°° L’Importanza delle Piante °°

Quando sono diventata vegetariana nel 2002,
quando ho iniziato a rifiutarmi categoricamente di seguire tutti gli altri e di continuare a far uccidere gli animali anche per me,
sono arrivata al punto di provare invidia le piante per la loro natura e in special modo per il loro riuscire ad alimentarsi senza uccidere nessuno.
Per chi ha la sensibilità ampia quanto la superficie di un coriandolo potrà sembrare assurdo o esagerato, ma è quello che ho vissuto sul serio in quel primo periodo di transizione dove in molti mi davano contro.
Realizzare di esser diventata oggetto di curiosità e bersaglio continuo di critiche non è stato semplice.
Perchè una bambina di 12 anni che diventa vegetariana “per gli animali” non si sente spesso al giorno d’oggi, figuriamoci 14 anni fa quando di vegetarismo e veganismo praticamente non se ne parlava mai.

La sofferenza che ho provato è stata talmente tanta da farmi arrivare a chiedermi
< perchè abbiamo un intestino? Perchè dobbiamo alimentarci per forza? Perchè per il senso di fame dobbiamo sacrificare qualcuno? >.
Ho pensato alle piante, delicate ma forti allo stesso tempo ( studi hanno dimostrato che riescono a  ripararsi anche se danneggiate per oltre l’80%, n.d.r ), in grado di auto-prodursi una sostanza di nutrimento con la combinazione di acqua assorbita dalle radici e di luce solare catturata con le foglie. Ho pensato a quanto sarebbe stato bello se pure le persone avessero potuto esistere così, come le piante.
Nessuno ci pensa mai su quanto sia fortunata e sotto certi aspetti addirittura migliore di noi umani la vegetazione, visto che dalla nostra “nascita” non facciamo altro che distruggere qualsiasi cosa ci circondi. Una pianta durante la sua esistenza non grava sul pianeta, noi si.

Poi ho pensato agli animali carnivori, ovvero quella piccola minoranza con il compito innato di tenere sotto controllo il numero di esemplari erbivori, e mi sono risollevata un po: a differenza degli animali, l’uomo ha la possibilità di scegliere, dispone del libero arbitrio che può utilizzare anche per preferire la vita alla morte, come ho fatto io.

Col passare degli anni poi mi sono documentata sempre di più sul regno vegetale e la sua visione per me è totalmente cambiata.
Siamo così abituati alle cose futili che ciò che è importante davvero quasi non lo notiamo, ma io nel mio piccolo sto cercando di modificare questo aspetto.
Quando pensiamo all’impossibilità di vivere l’uomo collega subito la cosa all’assenza dei soldi ( fatti con carta e cotone derivati dalle piante, n.d.r) e invece non si rende conto che è senza alberi che producono ossigeno che noi 7 miliardi di piccoli inquinatori non potremmo sul serio vivere!

Conosciamo il nome dei marchi di moda e dei più subdoli prodotti commerciali e non sapremmo riconoscere alla stessa maniera gli alberi dalle loro foglie.
Questo è preoccupante.

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Di recente mi sto interessando alla sensibilità delle piante. Siamo esseri a tutto tondo e non statici quindi nasce spontanea la volontà di andare avanti nel cammino della conoscenza.
Ci sono studi che hanno dimostrato che i vegetali siano in grado eccome di percepire molte cose, tra le quali le intenzioni di chi si avvicina a loro e anche una sorta di dolore se vengono danneggiati. Sarebbero addirittura in grado di concentrare le energie per far crescere uno dei loro frutti se consapevoli che gli animali nelle vicinanze ne sono attratti.
Non c’è niente da rimanere stupiti nello scoprire quanta intelligenza ci circonda.
Dovremmo piuttosto stupirci di noi stessi quando pecchiamo di non ritenere sufficientemente intelligenti gli organismi che vivono su questo pianeta insieme a noi.

Questa nuova consapevolezza sulle piante sicuramente sta influenzando anche la mia alimentazione.
Sto difatti maturando la volontà di alimentarmi con i soli frutti prodotti dalle piante, in modo da evitare che esse muoiano.
Esattamente come evito la morte agli animali.
Questo pensiero/stile di alimentazione è definito “fruttariano” proprio perchè della pianta si raccoglie per scopi alimentari il frutto che essa spontaneamente produce, ed è sempre più diffuso tra coloro che scelgono di esistere senza ledere l’esistenza altrui.
A differenza di quanto erroneamente si può pensare, per frutto non si intende solo quello dolce: anche gli ortaggi lo sono, pertanto la varietà di alimenti è molto ampia.

In attesa di prossimi miei articoli inerenti al mio nuovo percorso, vi suggerisco la lettura del libro di recente pubblicazione ” Nutrizione Ayurvedica ” ( 272 pagine, Macro Edizioni ) scritto da Swami Joythimayananda, autorità mondiale nel campo dello yoga e dell’Ayurveda.
Per leggere il primo capitolo del libro, cliccate QUI.


°° 17 Aprile 2016: Referendum Abrogativo contro le Trivelle in Mare °°

Domenica 17 Aprile 2016 è una data che tutti dobbiamo segnare sull’agenda.
In tale giorno si terrà infatti  un referendum abrogativo contro le trivelle in mare.
Il referendum è stato richiesto da 9 regioni italiane: Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise.
E’ importante che tutti gli aventi diritto al voto si rechino alle urne, perchè il referendum sarà ritenuto valido solo se si raggiungerà il quorum, ovvero il 50 + 1 per cento degli elettori presenti a votare.

Purtroppo di questo evento importantissimo non se ne sta parlando abbastanza, forse perchè scomodo a qualcuno in politica che, come spesso accade in Italia, pensa di poter decidere senza mai chiedere il parere dei cittadini ( Res Publica what?)

Attualmente la legge lascerebbe la libertà di trivellare in mare alla ricerca di materie prime da estrarre (quali petrolio e sostanze gassose) e tutto verrebbe fatto passare come positivo e favorevole nei confronti della nostra economia. In realtà stando all’opinione dei parlamentari favorevoli all’abrogazione della legge e contrari al permesso di trivellare, non ci sarebbero benefici economici per l’Italia.

Nel nostro Paese non saremmo ricchissimi di petrolio e gas.
Il numero di giacimenti ammonterebbe circa a 66 unità dislocate lungo le coste adriatiche, ioniche e mediterranee
Lasciare che aziende estere ed imprenditori non italiani trivellino in mare significa permettere a quest’ultimi di calpestare in qualche modo la bellezza  del nostro paesaggio.
C’è chi, favorevole alle trivelle, afferma che le piattaforme in mare a 12 miglia di distanza non alterino in alcun modo lo scenario né l’ambiente.
C’è poi chi afferma l’esatto opposto.

Sta di fatto che un’invasione del genere non solo potrebbe ledere il settore turistico, ma anche la salute dei mari!
Pensiamo ai suoi abitanti: le trivelle potrebbe arrecare fastidio agli animali che abitano le acque. Anzi, togliamo il “potrebbe”!

Già, gli animali marini.
Della loro vita sembra non interessarsene quasi mai a nessuno, ma esistono! Ed esistono anche persone che hanno a cuore la loro vita.
Il mare è la loro casa.
Non siamo già fin troppo prepotenti sulla terraferma?
Non sappiamo nemmeno che tipo di rumori possano emettere i macchinari intenti a forare le rocce sui fondali e se siano tollerabili e non fastidiosi per i pesci.

Invece di continuare a scavare, a bucare, a forare, a trivellare ogni angolo del mondo alla ricerca di materie prime esauribili dovremmo seriamente impiegare  il nostro tempo e le nostre risorse economiche per dedicarci a fonti energetiche rinnovabili e soprattutto ecologiche.
Pale eoliche e pannelli solari sono due fantastiche invenzioni in grado di generare energia pulita per il funzionamento di quasi tutto!

Vi invito allora a stare dalla parte dell’ambiente, della natura e degli animali.
Domenica 17 Aprile 2016 accorrete numerosi alle urne e votate SI per fermare le trivelle!

Grazie

referendum

Immagine realizzata da una persona che segue il mio blog, e che ringrazio moltissimo 🙂


 

Sapevate che… l’acqua oltre ad essere un bene prezioso indispensabile per la nostra vita, ci permette di essere felici?

Secondo il Dottor Wallace J. Nichols,ricercatore associato presso l’Accademia delle Scienza della California e fondatore e co-direttore di Ocean Revolution, SEE the WILD, e LiVBLUE, l’acqua è in grado di regalare benefici incredibili al nostro fisico, alla nostra mente e anche alla nostra anima. Lo racconta nel suo libro BLUE MIND, in arrivo ad Aprile in tutte le migliori librerie.
Potete leggerne l’introduzione messa a disposizione da IlGiardinoDeiLibri.it cliccando qui




°° Soffri di Stress? Adotta un Animale Abbandonato ! °°

Una vita frenetica piena di impegni, troppo lavoro, poco tempo a disposizione per potersi dedicare a se stessi o altri problemi di carattere familiare e sociale possono portarci a vivere situazioni di stress.
Lo stress non è assolutamente da sottovalutare, in quanto è in grado di trasformare le nostre abitudini e di far mutare il nostro comportamento, portandoci a sentire sensazioni negative e un vuoto misto a sfiducia in noi stessi.

C’è chi, sentendo questo peso addosso, preferisce rivolgersi ad un professionista per trovare una soluzione. Un modo efficace sicuramente per vedere la luce fuori dal tunnel.
Altre persone invece optano per il supporto morale degli amici, che oggigiorno è una vera fortuna dal momento che condividere con gli altri cosa proviamo ha effetti terapeutici.

Ma chi non ha la possibilità di pagare delle visite da uno specialista o non ha amici per ricevere un supporto?
Beh, se non si hanno amici umani, si possono instaurare bellissime amicizie anche con esseri di specie diversa: gli animali!

Gli animali infatti hanno un enorme potere terapeutico nei nostri confronti, e come afferma lo psicologo Marco Pacori nel suo nuovo libro ” Il Linguaggio Segreto dei Sintomi ” ( 225 pagine, Sperling & Kupfer) sono in grado addirittura di combattere lo stress quotidiano!
Non a caso sono i protagonisti della Pet Therapy, terapia finalizzata al recupero mentale di soggetti particolarmente sensibili attraverso le coccole da destinare a cani, gatti, cavalli e tanti altri.
Questo tipo di terapia è ormai diffuso in tutto il mondo, e a giovarne sono sia i bambini che gli adulti e gli anziani.

Se sentite un piccolo vuoto nella vostra vita allora non vi rimane che prendere una decisione saggia: adottare un amico a quattro zampe!

Per adottare un animale della specie che si sente più adatta per vivere con noi basterà rivolgersi ad una delle tantissime associazioni di recupero dislocate in Italia.
Cani e gatti sono gli animali più facili da adottare perchè i gattili e i canili sono comunali, ma si può scegliere di regalare un futuro diverso anche ai roditori, come coniglietti e ratti, sempre più diffusi nelle famiglie italiane e purtroppo anche loro vittime di abbandono.

Le adozioni sono gratuite: basterà fornire i propri documenti e compilare un modulo di affido. In alcuni casi invece i rifugi richiedono un controllo pre-affido.
Niente paura! Serve solo come ulteriore garanzia affinchè i volontari e le volontarie sappiano che l’adozione è davvero sicura.
Diffidate SEMPRE invece da chi vorrebbe vendervi gli animali, magari online e su siti di annunci: nella maggior parte dei casi si tratta di cuccioli allevati all’estero e prenderne uno significherebbe sostenere un traffico di piccoli schiavi.

Da amante dei gatti ( gli animali li amo tutti ma i gatti sono proprio la mia passione! ) vi consiglio di adottarne almeno uno se…

– adorate gli animali indipendenti
– amate cercare ed essere cercati
– vi piacciono le coccole e il rumore delle fusa
– sin da piccoli avete sognato di dormire con accanto un batuffolo di pelo caldo! 🙂

Se si preferisce un gattino piccolo, di solito sono adottabili nei mesi caldi ( aprile/settembre) quando le cucciolate sono vere e proprie emergenze.
Se invece si vuole regalare una vita migliore ad un adulto che rischia di non avere mai una famiglia che lo ami, passate direttamente in gattile e cercate il vostro colpo di fulmine! ❤

Un bacio da me e da Russell, il mio compagno di vita a 4 zampe capitato per caso, e per fortuna, sul mio cammino :-*

bacio


 


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