°° Bombyx Mori : quando il filo della vita si spezza per produrre la Seta °°
Quando si parla di tessile derivato dagli animali quasi sempre si pensa alla lana filata e dunque alle pecore.
Purtroppo le pecore non sono le uniche creature sfruttate dall’uomo per la realizzazione di tessuti con i quali essi confezionano abiti.
Ci sono altre vittime, leggerissime, di una pesante uccisione di massa.
Spesso dimenticate.
Parlo delle farfalle.
Le farfalle, animali che rientrano nei miei 4 preferiti nonostante li ami tutti, sono insetti bellissimi e leggiadri.
In loro la natura ha racchiuso incantata perfezione.
Rimango innamorata tutte le volte che vedo volteggiare nell’aria questi esserini variopinti.
Osservarli posarsi sui fiori e scegliere quelli più belli è un vero spettacolo che solo un occhio attento e sensibile rimane ad ammirare.
Le farfalle sono vittime della moda crudele dell’uomo in quanto vengono uccise per produrre un materiale costosissimo: la seta.
La specie preferita da chi le alleva è quella “Bombyx Mori”.
Le farfalle Bombyx Mori ( in foto un esemplare ingrandito ) sono di colore bianco panna.
Sapevate che il pigmento delle ali delle farfalle varia in base a cosa mangiano quando sono larve?
Questa specie di farfalla quando è in stato di bruco si nutre solo di foglie di gelso ed è originaria della Cina Settentrionale.
Quando il bruco è pronto per crearsi il bozzolo dove riposerà all’interno per trasformarsi in farfalla, inizia a far fuoriuscire dalla bocca una bava prodotta da delle ghiandole che al contatto con l’aria si solidifica.
Il baco impiega 3-4 giorni per preparare il bozzolo formato da circa 20-30 strati concentrici costituiti da un unico filo ininterrotto dopodiché si trasformerà in crisalide e poi questa in farfalla.
Ogni singolo filo misura dai 300 ai 900 metri ed è dunque di “seta grezza”.
In natura, dal bozzolo dopo qualche tempo uscirebbe la falena.
Purtroppo tutto questo non avviene in quanto il bozzolo, con all’interno il bruco che si prepara alla trasformazione, viene gettato in acqua bollente.
Dal momento che viene immerso in acqua, l’animale all’interno muore.
Il filo viene poi tolto dalla vasca d’acqua e lasciato asciugare, per poi essere avvolto e indirizzato verso la filatura o verso la colorazione.
La seta è uno dei tessuti più costosi al mondo, ma è anche uno dei tessuti più crudeli al mondo.
Il numero di animali uccisi per la sua produzione non è quantificabile.
Sapere che la farfalla Bombyx Mori in natura non esiste più e che non potrebbe più sopravvivere libera in quanto sono andate perse le proprietà di adattamento dell’animale è veramente triste.
Per opporsi a questa uccisione di massa ingiusta, basta un semplice gesto: non acquistare la seta.
Il boicottaggio rimane l’unico metodo efficace per combattere le produzioni che si sorreggono sulla morte degli animali.
Siamo abbastanza dotati di intelletto da esser capaci di impiegare altre materie prime per realizzare tessuti con i quali coprirci.
Non c’è la necessità e il reale bisogno di uccidere degli esseri viventi per confezionare accessori o abiti da mettere qualche volta.
Boicottate la seta e tutti i capi d’abbigliamento con dicitura “SILK” sull’etichetta.
Pubblicato il 16 aprile 2014, in ° Critiche °, °°aiuta gli animali°° con tag baco da seta, bombyx mori, il mondo degli animali, la crudeltà della moda, produzione seta, seta, sfruttamento e uccisione animale per la moda, silk, tessile animale, uccisione farfalle per la seta. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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