Archivi giornalieri: 1 Maggio 2020

°°La Famiglia Me Lo Impediva: Finalmente Adesso Sono Vegan°°

Vi ricordate la storia della ragazza a cui avevo attribuito il nome di fantasia Erika, che 5 anni fa ci raccontò di come la sua scelta di smettere di alimentarsi con animali e derivati veniva ostacolata dalla sua famiglia?

A distanza di tutto questo tempo Federica, il suo vero nome, mi ha scritto per dirmi che finalmente ha conquistato la sua indipendenza e il diritto di alimentarsi come desidera.

Felicissima per la sua conquista, ho deciso di intervistarla di nuovo per parlare del suo vissuto, e di come la sua vita sia cambiata.

Come hai vissuto il divieto di diventare vegana da parte della tua famiglia?
Ero piccola, avevo circa 16 anni, diciamo che col senno di poi credo che si trattasse di un modo per la famiglia di “proteggermi” da una scelta ancora poco gettonata, dato che ancora oggi, nonostante le persone Vegan siano sempre in costante aumento, c’è ancora tantissima disinformazione che io nel mio quotidiano cerco di combattere, perché è davvero una bellissima scelta. Un atto di gentilezza che non solo fa del bene agli animali, ma anche alla propria salute, e a quella del pianeta, che purtroppo stiamo distruggendo senza nemmeno accorgercene. Quindi una scelta assolutamente tutto fuorché estremista. Magari esistessero gli estremisti che ti dicono di non far del male a nessuno…

In che modo hai ottenuto la libertà di scelta?
Ho ottenuto la libertà di scelta diventando indipendente, vivo in Inghilterra da ormai circa 2 anni e mezzo, lavoro come assistente di volo e, se vengo considerata abbastanza grande e matura per gestire un aereo di 189 persone, allora posso essere considerata altrettanto matura e responsabile per fare una scelta di vita considerata ancora, purtroppo, diversa. Quindi di fatto, nel momento in cui ho visto in TV i disastri che abbiamo causato all’Australia con miliardi di animali morti a causa degli incendi, mi sono detta “non posso stare con le mani in mano. Devo assolutamente fare qualcosa.” e lì un giorno mi sono imposta dicendo a mia madre “mamma, da oggi smetterò di mangiare carne, per sempre.” Chiaramente all’inizio non è stato facile, come per nessuno credo, ma col tempo ci hanno fatto l’abitudine. Una persona che mi ha supportato, sebbene non sia Vegan, è mia sorella, che non mi ha guardata come una marziana bensì ha capito che la mia era una scelta fatta sia con la testa che con il cuore. Avevo paura di dirlo al mio ragazzo per paura che lui mi vedesse negativamente diversa, invece no, mi apprezza ancora di più. La prova lampante che lui potrebbe davvero essere la persona giusta.

Cosa hai provato quando sei diventata vegana?
Quando sono diventata veg ho iniziato a vedere le cose in maniera diversa. Mi sono sentita un po’ sola all’inizio perché quello che riuscivo a vedere io, ovvero la poca sostenibilità e la sofferenza animale, non era vista dalla maggior parte delle persone che mi circondavano, come se nessuno si ponesse il problema. Chiaramente ci tengo a precisare che io non voglio assolutamente puntare il dito verso nessuno, io non credo che molte persone siano cattive o vogliano la sofferenza nei confronti degli animali, semplicemente veniamo cresciuti in una società dove purtroppo solo poche cose vengono ritenute giuste e, se noi non siamo d’accordo con esse, allora veniamo bollati e ritenuti sbagliati, pazzi, estremisti, e chi più ne ha più ne metta. Quindi, praticamente, il cambiamento più grande l’ho visto quando ho cominciato ad accorgermi di cose a cui, quando ancora non conoscevo cosa ci fosse dietro al business degli animali, non pensavo minimamente.

Da quanto tempo lo sei adesso, e cosa ne pensi di questo stile di vita?Ora sono completamente vegan da poco tempo, credo che non sia passato nemmeno un mese, inizialmente sono diventata vegetariana all’inizio del 2020 cercando comunque di consumare il meno possibile i derivati, in modo tale da fare una transizione facile. Di fatto, cercavo di essere più accondiscendente nei confronti della mia famiglia che si sforzava di non cucinare animali per me, fino a fargli capire anche che l’industria dei derivati era strettamente collegata a quella carne, purtroppo.

Cosa consiglieresti a chi viene ostacolato dalla famiglia?
Consiglio vivamente a chi viene in qualche modo ostacolato dalla famiglia di cercare di avere un dialogo con loro e, se necessario, di andare insieme dal proprio medico di famiglia o da un nutrizionista specializzato in questo tipo di alimentazione (anche se comunque va detto che l’essere vegan è uno stile di vita che va oltre il proprio modo di mangiare). Chiedere un po’ di fiducia ai propri genitori ma soprattutto dimostrarsi maturi e indipendenti anche nella vita, non solo per questo tipo di scelta, altrimenti penseranno che sia semplicemente uno sciocco capriccio. Difatti, bisogna farlo in modo intelligente, bisogna informarsi tantissimo, leggere, mostrare studi che rivelano quanto questa scelta sia ben ponderata. Bisogna farlo in maniera gentile, magari cucinando noi stessi delle buonissime ricette che poi faremo assaggiare alla nostra famiglia e ai nostri amici, sempre con il sorriso.

❤️


A Federica vanno i miei complimenti per la sua forza di volontà e un ringraziamento speciale per aver voluto condividere con voi lettori e lettrici questo felice epilogo. Sono sicura potrà essere d’incoraggiamento a chi ancora oggi vive in famiglia un clima di repressione nei confronti delle proprie volontà.


Carmen.

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°°[Livorno] Furto al Ristorante Vegan La Casina di Alice°°

Nella notte fra il 29 e il 30 aprile qualcuno è entrato nel ristorante vegano La Casina di Alice, uno dei migliori locali di Livorno apprezzatissimo anche da chi non segue la filosofia di vita vegana. Il mattino successivo il personale si è trovato davanti un triste scenario: oggetti manomessi, buttati a terra, in disordine, e apparecchiature sparite.

<<Hanno portato via strumenti tecnologici che utilizzavamo per scattare foto>> mi ha riferito Giulio La Rosa, titolare del locale, quando l’ho contattato per esprimergli la mia solidarietà <<e in più altre cose. Il valore della refurtiva è di circa mille euro>>.

Un gesto vile e immorale in un periodo economicamente difficile dove i piccoli imprenditori, in qualsiasi settore, stanno cercando di andare avanti a fatica. Con il lockdown i ristoranti, incluso La Casina di Alice, hanno dovuto chiudere al pubblico con una perdita economica non indifferente.
Sempre positivi nonostante le avversità, Giulio La Rosa e il suo staff si sono rimboccati le maniche introducendo la consegna a domicilio, portando così le proprie prelibatezze direttamente a casa.

Anche quest’altro colpo non ci voleva. “Piove sempre sul bagnato!”, è stato il commento dei gestori del locale che hanno mostrato attraverso la propria pagina Facebook in che condizioni hanno trovato il loro ambiente di lavoro.

Nonostante tutto, continuano a farsi coraggio e a pensare che le cose si risolveranno.

E noi, solidali, gli auguriamo che questo triste atto diventi presto solo un brutto ricordo.

Personalmente non vedo l’ora di poter tornare a Livorno per gustare un’altra deliziosa cena preparata da Nicola Manga Chef, servita dal gentilissimo staff nella graziosa atmosfera shabby chic che La Casina di Alice vanta.

Se abitate a Livorno sappiate che avete la fortuna di poter ordinare antipasti, primi, secondi, contorni, dolci o addirittura menu completi da asporto. Seguite la pagina del ristorante per rimanere aggiornati sulle novità.

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