Archivio mensile:aprile 2020
°°[Psicologia] Sessualizzazione del Corpo Femminile nella Pubblicità°°
Nuovo appuntamento con la rubrica di Psicologia a cura della Dottoressa Ligeai Zauli, Psicologa Sessuologa.
L’argomento di oggi è la mercificazione, nonché la sessualizzazione, del corpo femminile nella pubblicità.
Quante volte abbiamo visto réclame con donne ammiccanti, con abiti succinti, promuovere cibi o altri beni?
Soprattutto per le pubblicità di alimenti di origine animale tale scelta pubblicitaria è molto gettonata.
Cosa spinge ad accostare il corpo femminile, desiderio sessuale, a corpi di animali macellati?

SESSUALIZZAZIONE DEL CORPO FEMMINILE NELLA PUBBLICITÀ
Che un corpo femminile sia piacevole da osservare lo dice anche la scienza. Uno studio americano che ha sottoposto donne e uomini ad un esperimento sull’attrazione provata di fronte ad immagini e video neutri o di natura sessuale (e perfino relative a scimmie che si accoppiano) ha dimostrato che non solo gli uomini, ma anche le donne, mostrano una certa attivazione di fronte ad un corpo femminile, a prescindere dal proprio orientamento sessuale. Per questo è sempre stato in voga utilizzare il corpo di una donna nelle pubblicità: per attirare l’attenzione della maggior parte della gente.
Tutto è partito negli anni Cinquanta, dove la donna era rappresentata come la moglie casalinga, subordinata all’uomo, remissiva ed anche oggetto sessuale, più o meno esplicito.
Qualcosa è cambiato? Sì, l’espressione, ma non di certo la forma. La dicotomia donna madre o moglie/santa versus donna non sposata/poco di buono è insita nella nostra cultura da decenni e tale stereotipo risulta ancora apparentemente indistruttibile. ll corpo della donna viene rappresentato nudo o seminudo nelle pubblicità, non perché la donna voglia esprimere la sua libertà nel mostrarlo e sia quindi una sua scelta consapevole, ma perché rappresenta un qualcosa che produce vendite. Il corpo femminile viene oggi strumentalizzato non tanto per sottolineare il ruolo casalingo e materno della donna, ma per porre il focus sui suoi connotati sessuali, questo è evidente e palese: nelle pubblicità, nelle trasmissioni dove la donna sembra puramente una decorazione.

Che sia l’acqua, uno yogurt o addirittura una pezzo di carne (quindi una parte corporea di un essere senziente ucciso) la donna che appare nelle réclame non viene mai vista come una persona e la sua dignità risulta completamente ignorata.
Tipico risulta il fenomeno della parcellizzazione dell’immagine, cioè la presentazione di una parte del corpo femminile privata del volto, al solo scopo di richiamare l’attenzione; questo fa si che il richiamo sessuale sia più esplicito ed istintivo.
Si mette in primo piano la bocca, i fianchi, i seni o le natiche e non il corpo nella sua interezza, come nelle bellissime statue Greche.
In più, come se non bastasse, i corpi mostrati fanno riferimento a certi stereotipi di bellezza: giovinezza, magrezza, con filtri e ritocchi.
Gli elementi caratterizzanti questa forma di sessualizzazione del corpo femminile, oltre alla frammentazione, sono l’annullamento della donna in quanto persona, lo sguardo provocante e gli stereotipi di genere associati anche alle bambine.
Quasi non ci si fa più caso, non è vero? Perché vedere sempre un determinato stimolo ci fa abituare, si ci assuefa ad esso.
Questo è molto pericoloso; legittimare un comportamento, alimentando stereotipi o banalizzando non fa che rendere culturalmente accettabile qualcosa che in realtà non dovrebbe esserlo.
Invece andrebbe combattuto e disprezzato, in quanto l’oggettivazione sessuale rischia di portare al meccanismo psicologico alla base di episodi di violenza e un certo stereotipo di genere poi inevitabilmente crea conseguenze anche sull’immagine maschile, costretta e vincolata in stereotipi complementari (l’uomo rude, che non parla, che non si emoziona, che non deve chiedere mai e così via).

Infine, paragonare il corpo di una donna a pezzi di animali morti è qualcosa di altamente ripugnante e spregevole per svariate ragioni.
Se per qualcuno pare un gesto goliardico, che strappa pure risate, dall’altra parte il sessismo esplicito e di bassa lega per fortuna smuove critiche e crea disgusto.
E’ possibile segnalare la pubblicità che non rispettano etica, morale e valori sul sito dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, compilando il seguente form:
http://www.iap.it/le-attivita/per-i-cittadini/inviare-una-segnalazione/
°°[Libro] Piccolo Chef Allaccia Il Grembiule! – Libera Arienti°°
Bentornat* sul mio blog!
In questo nuovo articolo vi parlo di uno dei libri scritti da Libera Arienti, collega vegan blogger che dal 2013 gestisce il blog di cucina naturale “Maison Libera“: Piccolo Chef Allaccia il Grembiule! – Viaggio alla Scoperta della Cucina Vegana.
Questo libro, pubblicato nel mese di luglio 2019, è stato pensato per avvicinare i più piccoli alla magica arte culinaria, in compagnia degli adulti dai quali ricevere aiuto e con cui condividere esperienze in cucina.
E quale migliore magia se non quella di cucinare squisiti piatti con ingredienti vegetali, saporiti e colorati?

Il libro si apre con una introduzione a cura di due esperti: quella del dottor Luigi Cabras, Biologo nutrizionista esperto di nutrizione vegetariana e vegana, e quella di Matteo Milanesi, Psicologo e Psicoterapeuta ad indirizzo sistemico familiare. Gli esperti affrontano reciprocamente il tema dell’alimentazione vegetale, adatta a tutte le età e quindi anche ai bambini, e dell’importanza della creazione del pasto nel legame adulti-bambini.
La lettura è estremamente piacevole, scorrevole e interessante anche grazie ai tanti inserti colorati che la caratterizzano: Libera Arienti spiega ai lettori e alle lettrici come sostituire i principali ingredienti di origine animale in cucina (affrontando anche il tema importantissimo dello zucchero, del sale e delle farine) per poi passare a suggerimenti pratici per preparare in casa deliziosi primi, secondi, contorni, salse, e dolci.
Le numerose ricette, abbinate a foto a colori esemplificative, sono spiegate in modo chiaro, con un linguaggio semplice e pulito capace di avvicinare alla lettura anche i bimbi che non hanno mai sperimentato ai fornelli.
Alla fine di ogni ricetta vi è spazio per annotazioni personali e per rispondere alle domande che l’autrice pone ai giovani lettori e alle giovani lettrici. La carta di cui è fatto questo libro è piacevole al tatto, e riempire i riquadri con le proprie considerazioni è gradevolissimo!
“Piccolo Chef allaccia il Grembiule!”, come dice il sottotitolo, è un vero viaggio alla scoperta della cucina vegana, dedicato a chi vuole imparare a cucinare in compagnia con ingredienti sani e colorati.
Ne consiglio la lettura e la messa in pratica delle numerose e invitanti ricette: una delle mie preferite è quella dei cioccolatini cocco e arancia che trovate da pagina 82 a pagina 85.
Adesso che abbiamo più tempo da passare a casa potrebbe essere una bellissima idea condividere con i figli, o i fratelli e le sorelle minori, uno o più momenti di preparazione dei pasti insieme.
Piccolo Chef allaccia il Grembiule! – Viaggio alla scoperta della cucina vegana si può acquistare online su Amazon, Il Giardino dei Libri, Ibs e su prenotazione in molte altre librerie fisiche.

°°[Benevento] Recuperati i 9 Cagnolini Abbandonati°°
Da Benevento mi giunge una bellissima notizia: i 9 cagnolini abbandonati senza cibo né acqua sono stati recuperati nella giornata di ieri, domenica 19 aprile 2020.
L’appello che avevo scritto è stato condiviso sui social centinaia di volte, raggiungendo così persone della zona che si sono attivate.
Inizialmente i cuccioli erano 11. Uno è morto nei giorni scorsi (la causa del decesso non è chiara), un altro è stato ritrovato investito da un’auto e un altro ancora è stato recuperato da una persona che lo ha adottato, ha raccontato una persona che per qualche giorno gli ha portato del cibo.
La volontaria che ieri si è impegnata a toglierli dall’aperta campagna e dai pericoli della strada dove erano stati abbandonati ha messo al sicuro tutti quelli che rimanevano.

In serata sono stata contattata tramite messaggio su Facebook e ho ricevuto degli aggiornamenti: i piccoli sono 6 femmine e 2 maschi.
Sono attualmente in stallo da una persona che ha spazio recintato. Hanno ricevuto ciascuno una fialetta di antiparassitario e del medicinale vermifugo per la sverminazione. Poi, mi spiegavano, verranno vaccinati.
Ciò che serve, adesso, è la pappa e le cure: sono tanti cuccioli, futura taglia medio-grande, e hanno bisogno di mangiare molto e di essere messi in salute.


Ringrazio Lina Viscariello e le altre volontarie del posto che hanno recuperato questi cuccioli ❤
Spero troveranno ciascuno una famiglia che li riempia di coccole e che provveda al loro benessere.
Nel frattempo che sono in stallo, possiamo contribuire anche a distanza con una donazione.
Qui di seguito allego il post creato con richiesta di aiuto.
Grazie a chi vorrà sostenere queste persone che fanno tantissimo per gli animali ❤

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