Archivi giornalieri: 3 Maggio 2023
°°[Pavia] Cinghialina Uccisa mentre Partoriva i suoi Piccoli°°
La vicenda di cui vi sto per parlare ha veramente del grottesco.
Sabato 29 aprile 2023, nelle aree verdi di Oltrepò nel comune di Montù Beccaria (Pavia) è stato ritrovato il corpo senza vita di una femmina di cinghiale. Qualcuno, senza alcuna autorizzazione, le ha sparato un colpo dritto al cuore e l’animale è morto sul colpo. Ne ha dato notizia la testata giornalistica La Provincia Pavese.
Se già tutto questo può generare un senso di ripugnanza in coloro che ripudiano la violenza, il dettaglio che sto per aggiungere sicuramente darà il colpo finale: la cinghialina, quando è stata raggiunta dal colpo mortale, stava partorendo.
Qualche vigliacco disumano e immeritevole del dono della vita le ha sparato a distanza mentre era intenta a partorire i suoi piccoli, e sia per questa creatura che per i cuccioli che aveva in grembo non c’è stato nulla da fare.
Un gesto vomitevole che oltrepassa i limiti della decenza e che sottolinea quanto l’essere umano possa arrivare a picchi di crudeltà e di malvagità inaudita.
Qui di seguito, la foto della povera cinghialina uccisa.


L’articolo di giornale che mi è stato segnalato.

Si pensa che l’azione sia stata compiuta da un bracconiere, uno di quegli esseri immondi che Dante avrebbe dovuto collocare fra i meandri più bassi dell’Inferno.
Il gesto deplorevole è stato segnalato e denunciato da varie associazioni animaliste, ed è già attiva la ricerca dell’ignobile autore.
Affinché si prendano al più presto doverosi provvedimenti, e per evitare che questa uccisione finisca nel dimenticatoio, ho deciso di scrivere al Comune di Montù Beccaria, al Sindaco, al Segretario e alla Polizia Locale il seguente testo, che spero vorrete inviare anche voi (con eventuali modifiche o aggiunte, se desiderate).
Gentile Comune di Montù Beccaria,
Gentile Sindaco Mary Albina Lardini
Gentile Segretario Mario Campana
Gentile Polizia Locale
ho appreso da testate giornalistiche che nelle aree verdi di Oltrepò, nel vostro territorio, sabato 29 aprile 2023 si è consumato un efferato animalicidio. Una femmina di cinghiale è stata ammazzata senza pietà mentre partoriva i suoi cuccioli. Un gesto ignobile e disumano che lascia sgomentati.
Mi domando come possa una persona che è venuta al mondo, partorita da una madre, arrivare a sparare una creatura che sta mettendo al mondo i propri figli. Un gesto vile, disgustoso, che merita di essere punito.
La presente email è per invitarvi a prendere al più presto provvedimenti affinché sia individuato l’essere che ha ucciso questa mamma e fatto morire, ancor prima di venire alla luce, i figli che aveva in grembo.
La vita è sacra e ogni essere vivente deve avere il diritto di vivere la propria.
Attendo con fiducia un vostro intervento.
Da inviare a:
protocollo@comune.montubeccaria.pv.it
polizialocale@comune.montubeccaria.pv.it
segretario@comune.montubeccaria.pv.it
Grazie a chi vorrà dare voce a chi non può difendersi.
°°[Spagna] Abolita la Corrida dei “Toreri Nani”°°
Piccoli passi in avanti, ma purtroppo non per gli animali non umani, sono stati fatti in Spagna in ambito di uno degli spettacoli ‘culturali’ più violenti al mondo: la corrida.
Il parlamento Spagnolo negli ultimi giorni di aprile ha approvato definitivamente l’abolizione delle corride con toreri affetti da microsomia, che come potete vedere dall’immagine sotto (uomo in alto a destra), facevano ridere il pubblico. In termini legislativi, si tratta del recepimento di un’importante direttiva europea che riguarda la non discriminazione di persone con disabilità in ambito di spettacoli pubblici e ricreativi.
«Sono vietati gli spettacoli o le attività ricreative in cui le persone con disabilità o tale circostanza siano utilizzate per provocare scherno, derisione o dileggio da parte del pubblico in maniera contraria al rispetto dovuto alla dignità umana», recita il testo del parlamento.

Uno spettacolo increscioso, quello di esseri umani dall’altezza ridotta, fatti esibire in arena con tori spaventati, istigati, feriti. Pensare che si sia dovuti giungere al 2023 per vederne la fine mette i brividi.
La decisione parlamentare spagnola è stata applaudita dalle associazioni che difendono i diritti umani e le persone con disabilità.
Lascia però enormemente amareggiati il rugginoso antropocentrismo presente anche in queste “svolte di civiltà”: se utilizzare dei toreri affetti da microsomia è un atto contrario alla dignità umana, è un atto contrario alla dignità animale anche mettere in arena degli animali che non hanno alcuna intenzione di essere ‘toreati’ e ammazzati per far divertire il pubblico.

Essendo la cultura ispanica base della mia formazione universitaria, mi sono spesso ritrovata a dover difendere gli animali e la loro vita esternando la mia opinione antispecista ad alcuni docenti spagnoli (non tutti, fortunatamente) a favore di questa ‘tradizione’ del proprio paese.
Nello scambio di idee, pacato, è emersa una forma mentis davvero antropocentrica, in cui l’animale (allevato appositamente per finire nelle plazas de toros) verrebbe onorato, omaggiato, sublimato con una morte istrionica.
“I tori comunque devono morire, e questo è un modo molto poetico, e bello, di rendere grazia alla loro morte”.
Un “comunque” che desta sconforto.
È qui che bisogna ancora lavorare molto. Servono energia, dedizione ed educazione al rispetto e all’empatia, e servirà anche tempo, ma arriveremo a comprendere e a far comprendere che nessun animale esiste sulla terra per servirci in alcun modo. Nessun animale nasce per “morire comunque” nelle nostre mani.
Far venire al mondo delle creature destinandole a perire per il nostro divertimento è brutale, inaccettabile, disumano.
“Ma la carne dei tori non viene sprecata, viene data in beneficenza” mi è stato risposto quando ho fatto notare che nessuno merita di essere tormentato e ucciso pubblicamente per far sollazzare uomini e donne vestiti a festa che pagano per assistere alle sevizie di innocenti.
Un classico: la facciata benefica per ripulire le macchie scarlatte che lascia la violenza gratuita.
In una società civile non si farebbe beneficenza con il corpo martoriato di qualcuno, se ne farebbe in altro modo, ma non in questo.
Per far capire il concetto a chi vede negli esseri umani la specie prescelta sulla Terra e negli animali delle esistenze alla nostra mercé, bisogna prendere come esempio gli esseri umani.
Se dei ragazzi (vista l’età dei tori mandati a morire nelle arene) venissero feriti, mutilati su richiesta (nelle plazas la gente può chiedere taglio delle orecchie e della coda dei tori) e ammazzati con tutt’intorno una folla pagante ed esultante, lo definiremmo spettacolo culturale?
E se dopo averli uccisi conficcando uno spadino nel loro cranio i corpi di questi ragazzi, che hanno cercato di difendersi nonostante il dolore fisico, venissero fatti a pezzi e sporzionati (dietro le arene ci sono solitamente dei mattatoi) e dati in pasto a qualche tribù cannibale, la definiremmo beneficenza?

Questo scenario distopico desta la nausea, giusto?
È la stessa nausea che sale a persone che non vedono differenza fra le specie senzienti che esistono al mondo.
È la stessa nausea che sale quando vediamo delle creature volontariamente menomate (i tori entrano nelle arene con banderillas conficcate nel corpo, dopo essere stati a digiuno e messi al buio, e sembrerebbe con gli occhi sui quali viene messa della vasellina per offuscarne la vista) finire tormentate per il pubblico giubilo.
È stata abolita una caratteristica vergognosa della corrida,
ma noi attendiamo impazientemente l’abolizione totale di questa incivile mattanza, definita oltraggiosamente tradizione e cultura.
Carmen
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